ACCADE OGGI: 8/2/1992: Cedric Ceballos vince lo SDC di Orlando con la Blindfold Dunk!

Esistono momenti in cui l’uomo riesce a superare sé stesso, le sue paure, le sue ansie, le sue preoccupazioni, ma anche la sua fantasia, i suoi pensieri, i suoi limiti. Di casi ce ne sarebbero a centinaia ma oggi vogliamo raccontarvi di un giovane sognatore non ad occhi aperti ma con una benda sugli occhi. Siamo nel 1992 e ad Orlando, Florida, va in scena la 41esima edizione dell’All Star Weekend. Alla Orlando Arena (poco fantasiosi o semplicemente senza sponsor i nomi dell’epoca) si gioca l’ASG forse più sentito di tutti i tempi. Magic Johnson torna a giocare dopo aver annunciato il suo ritiro per via della contrazione del virus dell’HIV e, nonostante tutto, viene omaggiato da tutti con il titolo di MVP della partita delle stelle. Un’emozione unica per i 14.272 presenti a palazzo quella sera, ma non paragonabile a quella provata la notte precedente, quando durante lo Slam Dunk Contest (SDC) si assistette a qualcosa di mai visto prima.

The Blindfold Dunk by Cedric Ceballos! (basketablllists.com)
The Blindfold Dunk by Cedric Ceballos! (basketablllists.com)

I nomi sono importanti al concorso del ’92: troviamo Larry Johnson, stella di Charlotte, Nick Anderson, padrone di casa in quanto vestiva la maglia dei Magic, il folletto di NY John Starks, Doug West da Minnesota, The Reign Man, Shawn Kemp, Stacey Augmon (che però non prenderà parte alla gara) ed infine Cedric Ceballos dei Phoenix Suns. I grandi nomi, come spesso succede, non brillano in contesti del genere e l’eliminazione di Shawn Kemp prima e John Starks poi lasciano perplessi ma fino ad un certo punto. La gara delle schiacciate si dimostra particolarmente vivace grazie alla elevata fantasia dei personaggi meno attesi! Nei primi 4 turni nessuno riesce a raggiungere la schiacciata perfetta ed il voto perfetto, con il solo Johnson che si avvicina di più a quota 50 (49.6). La star degli Hornets totalizza nelle prime due fasi un punteggio di 98, dimostrando di avere una elevazione, una forza e una potenza impressionante. Vince con facilità i primi due turni ed in finale incontra la guardia dei Phoenix Suns, l’hawaiano Ceballos. Fino ad allora non aveva impressionato con la maglia arancio-viola ma fu solo questione di tempo perchè gli ultimi due anni a Phoenix e gli esordi in maglia Lakers fecero di lui un giocatore pericolossissimo e dalle percentuali dal campo incredibili per una small forward. Lo scettro di miglior schiacciatore, però, spetterebbe a Granmama (soprannome ereditato per una serie di spot Converse in cui il pover LJ era una nonnina piuttosto severa) per quanto fatto vedere finora. Ed invece succede proprio quello che non ti aspetti: le schiacciate di Johnson non impressionano o semplicemente non riescono come dovrebbero e Ceballos ha la strada spianata verso un titolo inaspettato. Ma inaspettata è anche la sua ultima schiacciata: sebbene servisse un voto anche basso per poter battere l’ala degli Hornets, Cedric volle lasciare al pubblico di Orlando un ricordo indelebile, una fotografia che non scorderanno mai. La mente, quasi perversa per il livello inarrivabile di fantasia, si fa bendare, conta i passi, va verso il canestro opposto, si gira, riconta i passi prima di spiccare il volo e schiacciare poderosamente, facendo venir giù l’Orlando Arena. Una schiacciata cieca, ribattezzata in seguito Blindfold dunk, che resta nella storia dello SDC per due motivi: il primo è l’innovativa idea di schiacciare al buio, senza poter guardare il canestro; il secondo è la splendida e commovente dedica che lo stesso Ceballos fa a Magic Johnson, protagonista iridato di quel weekend da urlo. Che Ceballos abbia potuto vedere comunque attraverso quella benda nera è lecito pensarlo ma noi, incurabili romantici del Gioco, ci lasciamo cullare dalla inimmaginabile fantasia che sono determinati eroi hanno.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone