Anche Silver contro Trump: "Le sue parole sono uno stimolo per continuare il nostro lavoro"

Hanno fatto parecchio scalpore le recenti dichiarazioni, nemmeno a dirlo, di Donald Trump. Parlando di immigrazione, il presidente degli Stati Uniti avrebbe infatti definito “Paesi di me***” le nazioni cosiddette del terzo mondo. Parole, quelle del tycoon americano, che non sono passate inosservate nel mondo NBA, da sempre in prima linea contro il razzismo e ogni altra forma di discriminazione.

Il commissioner NBA Adam Silver ha scelto il Martin Luther King Day per commentare le parole del discusso presidente. Intervenuto al National Civil Rights Museum, il commissario ha dichiarato: “Penso che le parole del presidente siano un promemoria ed un grande incentivo per continuare a lavorare sulle questioni che possiamo risolvere insieme come lega. Lo sport è un’occasione unica per unire le persone e sono un posto in cui c’è un raro senso di uguaglianza. Siamo orgogliosi che nella NBA i giocatori vengano valutati per ciò che fanno vedere in campo, a prescindere dalla loro storia personale, nazionalità o etnia. Per me queste parole sono anche uno stimolo per capire quanto sono importanti i programmi che questa lega sta portando avanti da decenni”. Un discorso forte e chiaro, quello di Silver, che ribadisce la posizione della lega riguardo questi delicati e irrisolti temi.

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone