Altro disastro per i Cavs, cadono anche Golden State e Spurs

Ben nove sfide nella notte NBA.

La partita di cartello è stata ovviamente Houston Rockets-Cleveland Cavaliers anche se la realtà non ha fatto fede alle aspettative. Infatti si è trattato dell’ennesimo brutto KO per i giocatori dell’Ohio, che ne escono con le ossa rotte sul -32. Ancora una volta assenza di difesa, attacco stagnante e impegno minimo.

Fin dal primo quarto gli ospiti indirizzano la partita sui propri binari chiudendo i primi 12′ sul +12, ma è nel secondo quarto che, guidati da un Chris Paul quasi da tripla doppia, chiudono già la contesa andando all’intervallo lungo sul +25. Ad inizio secondo tempo, i Cavs provano una timida reazione ma è soltanto un fuoco di paglia. Infatti i Rockets continuano a bombardare dall’arco (40%) e seppur l’attacco di James e soci cominci ad ingranare, la difesa fa acqua a tutte le parti. Nel finale la panchina dicoach D’Antoni, con Gerlad Green su tutti, respinge ogni tentativo dei padroni di casa e così si chiude la sfida sul 120-88.

 

Vittoria interna per i Clippers contro i Chicago Bulls. Ottimo esordio per Tobias Harris che chiude come miglior realizzare, a quota 24, al pari di Danilo Gallinari che sfiora la doppia doppia (9 rimbalzi). A fare la differenza però è stato, nel terzo quarto, il solito grande apporto dalla panchina di Lou Williams (21 punti e 6 assist). A Chicago non basta tutto il qintetto in doppia cifra con Zach LaVine che chiude a quota 21 punti e 9 rimbalzi.

 

I Pistons fermano, tra le mura amiche, la corsa dei Miami Heat. Per gli ospiti super prestazione del neo All Star Goran Dragic che scrive sul tabellino ben 33 punti perchè dall’altro lato la coppia Griffin-Drummond sembrerebbe già aver ingranato alla grande. Per il primo doppia doppia da 23+20 mentre per l’ex Clippers 16+9+7. A loro si è poi aggiunto un Ish Smith ins erata di grazia e Miami non ha potuto nulla.

 

Victor Oladipo guida i suoi al successo contro i 76ers. Partita equilibrata, punto a punto, fino alla metà dell’ultimo quarto quando l’ex Magic ha preso in mano la situazione chiudendo con 19 punti e 9 rimbalzi. A Phila non bastano le “solite” doppie doppie di Embiid (23+10) e Simmons (10+11) considerando l’apporto minimo dalla panchina che non ah permesso di chiudere la partita.

 

Sconfitta per i Golden State Warriors in quel di Denver che si conferma essere in un buon momento e  che infatti si porta all’ottavo posto ad Ovest. La partita è stata equilibrata fino agli ultimi 12 minuti dove i padroni di casa hanno messo in scena un vero e proprio capolavoro confezionando un quarto quarto da 25-38, frutto anche di un 42% da oltre l’arco. Per Durant sono arrivati comunque ben 31 punti ma è stata la panchina a render le cose più difficili a Steve Kerr (Livingston il migliore con 8 punti). Per Denver invece cinque uomini in doccia cifra con Will Barton che ne scrive 25 a referto.

 

Gli Utah Jazz vincono in quel di San Antonio 120-111. In una serata in cui LaMarcus Aldridge è in stato di grazia (31  punti), lo è ancor di più Ricky Rubio che piazza contro il suo connazionale Gasol il proprio carrer high. Per l’ex Minnesota infatti sono arrivati ben 34 punti e 9 assist i quali, grazie alla doppia doppia di Gobert da 11+10, hanno permesso di sbancare l’At&T Center.

 

 

 

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone