BBVA Compass Rising Star Challenge - La rappresentativa USA cade contro il Team World.

Team World – Team USA 121-112

Quintetti rivoluzionati dai forfait della vigilia: per il team World ci sono Schroder, Antetokounmpo, Wiggins, Mirotic e Gobert, che fronteggiano Payton, Oladipo, Caldwell-Pope, Zeller e Noel. Botta e risposta sin dall’inizio, con Noel e Antetokounmpo che vanno a schiacciare completamente isolati. Il team World fa valere le sue individualità grazie al grande lavoro di Niko Mirotic, che prima insacca con un tiro dal perimetro e poi serve con un passaggio no-look Wiggins, che non esita ad attaccare il canestro (9-4). Festival della schiacciata e della difesa inesistente a 4′ dalla palla a due: al coast to coast di Gobert rispondono prontamente Zeller e Noel. Gli stranieri tentano la prima mini-fuga con la tripla di Mirotic, la schiacciata di Wiggins ed in mezzo la stoppata di Antetokounmpo (18-11). Tanta confusione e troppi tiri sbagliati a metà del primo tempo, con Burke ed Exum che si danno battaglia con penetrazioni da una parte e dall’altra rimettendo un minimo di ordine. Torna in partita definitivamente il team USA grazie alla schiacciata di LaVine, che si dimostra pronto per la gara di domani sera e fissa il punteggio sul 31-30 a 9′ dalla fine. La squadra statunitense punta però troppo alla spettacolarità e se Covington schiaccia con grande potenza, ecco che dall’altra parte i vari Bogdanovic e Papanikolaou mettono dentro punti più elementari ma anche più funzionali. Se fino ad ora le difese erano state indecenti, le due franchigie si superano smettendo totalmente di farlo e si trova lo spazio per svariate schiacciate in contropiede di Plumlee e triple senza marcature da una parte e dall’altra, che fanno volare il punteggio sul 42-42. Gobert decide allora di salire sul piedistallo schiacciando in alley-oop prima, sbagliando la rimessa subito dopo ed infine stoppando poderosamente l’attacco avversario, facendo partire il contropiede che porterà alla tripla di Bogdanovic. Il primo vantaggio statunitense arriva a 4′ dall’intervallo, con Caldwell-Pope che prima segna in penetrazione e poi realizza, a cui però segue la tripla pregevole di Wiggins che fa segnare 53-51. Sale quindi in cattedra Victor Oladipo, 8 punti in pochi minuti e mano davvero calda per la guardia di Orlando. La risposta di Wiggins, leggermente in ombra in alcuni momenti del primo tempo, non manca e fa segnare un’ottima tripla ed una schiacciata in alley-oop su un geniale assist di Schroder da rivedere più volte. Ultimi secondi da brividi per il match: prima Giannis serve con un passaggio no-look da paura Schroder ed immediatamente arriva il cambio di fronte con schiacciata prepotente di Zeller (69-67).

Spettacolo al ritorno in campo per il Team Usa, che vede Plumlee servire LaVine per l’alley-oop direttamente dalla rimessa laterale, a cui risponde subito Antetokounmpo in penetrazione. I ragazzi a stelle e strisce cominciano a prendere il largo, ma la risposta di Wiggins con la schiacciata in windmill è da sottolineare in modo molto positivo. Si rimette in gioco il team degli stranieri: le schiacciate di Wiggins prima e di Gobert poi trovano poco contrasto, anche se costruite molto bene (88-87). Proprio il francese decide di dare una svegliata al match, caduto in torpore per troppi minuti, stoppando prima Noel e poi realizzando dall’altra parte con l’ennesima schiacciata che mette alla prova la solidità del canestro. I ritmi inevitabilmente calano drasticamente in questa metà di secondo tempo, con l’unica costante chiamata Oladipo che accelera quando gli pare e piace e mette a segno due rapide esecuzioni, a cui risponde però il tiro dal perimetro di Bojan Bogdanovic (103-96). Dominante davvero Dieng, che magari non sarà il più spettacolare, ma il lavoro sotto canestro soprattutto offensivo è sempre da apprezzare, portando tanti punti al Team World. Finalmente anche gli avversari ritrovano ritmo e punti, grazie soprattutto alle giocate di Burke, che prima segna in penetrazione e poi serve Oladipo portando il risultato al 108-104 a 3′ dalla fine. Botta e risposta tra le due compagini: prima la tripla di LaVine, poi il tiro dalla media di Mirotic ed infine la penetrazione di Burke. L’accoppiata europea Schroder-Gobert taglia le gambe agli avversari, con la schiacciata del tedesco seguita da quella del francese, che pochi istanti prima aveva stoppado ancora una volta Plumlee. L’ultima parola su una partita già chiusa la dice Giannis Antetokounmpo mettendo l’ultima schiacciata in alley-oop su assist di Schroder e chiudendo sul 121-112.

Team World: Antetokounmpo 12 (10 rimbalzi), Mirotic 16, Gobert 18 (12 rimbalzi), Wiggins 22, Schroder 13, Dellavedova 4, Exum 4, Papanikolaou 2, Dieng 14, Bogdanovic 16.

Team USA: Caldwell-Pope 8, Noel 4, Zeller 12, Oladipo 22, Payton 2, Plumlee 13, Burke 17, LaVine 22, Muhammad 10, Covington 2.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone