Bryant non basta contro Davis. Houston torna alla vittoria e Indiana si prende la sua vendetta.

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Houston Rockets – Minnesota Timberwolves 113-101

I Rockets tornano in campo dopo la prima sconfitta stagionale subita sabato, e lo fanno nell’incontro speciale svoltosi a Mexico City, dove hanno avuto ragione dei Timberwolves grazie alla solita prestazione sopra le righe di Harden e Howard. Inizia Wiggins, che sfrutta il mismatch su Harden e schiaccia, a cui risponde un Papanikolaou in versione assistman, che per due volte lascia a Howard solo il compito di metterla dentro con comodità (19-17). Muhammad mette il turbo, scattando fin dalla rimessa in gioco e non fermandosi fino al canestro avversario, dove arriva con una imponente schiacciata. A chiudere la prima metà a favore dei Rockets ci pensano però sempre Howard e Harden: prima Superman stoppa con prepotenza Wiggins, poi Harden finta penetrazione e tiro per poi lasciare partire una parabola dalla media distanza che porta Houston sul 53-49. A inizio terzo quarto Howard sbaglia l’impossibile, andando a schiacciare da solo e mancando clamorosamente il canestro, con la palla che viene rispedita indietro. Il centro dei Rockets si fa perdonare subito dopo con l’attacco in penetrazione arricchito da uno spin prima del canestro. I Timberwolves non ci sono più in campo e allora prima la tripla di Papanikolaou, poi il tiro dalla lunga distanza di Howard e infine la schiacciata di Ariza chiudono definitivamente i giochi.

Houston Rockets: Ariza 19, Motejunas 8, Howard 22 (10 rimbalzi), Harden 23 (10 assist), Canaan 5, Terry 9, Papanikolaou 14, Black 10, Daniels 3.

Minnesota Timberwolves: Wiggins 15, Young 6, Pekovic 11 (13 rimbalzi), Martin 12, LaVine 8, Brewer 18, Dieng 8, Bennett 2, Williams 2, Muhammad 9, Hummel 8, Budinger 2.

Indiana Pacers – Miami Heat 81-75

Nella rivincita delle scorse finali di Conference terza sconfitta per gli Heat e terza vittoria per i Pacers, che si aggrappano ancora una volta alla forza di Hibbert, unico rimasto del quintetto e autore di una prestazione da 16 punti e 13 rimbalzi.  Inizia bene Miami con l’attacco in post seguito dal layup di Wade portando gli Heat in vantaggio per tutta la prima metà di gara, quando è Roy Hibbert a far finire il secondo quarto sul 41-41 con un importante lavoro sotto canestro. Proprio il centro di Indiana sembra impossibile da marcare per la difesa di Miami e con un gancio cielo dalla lunga distanza manda avanti i Pacers. Nell’ultimo quarto le due squadre cominciano a macinare gioco, con Miami che soffre su tutti i rimbalzi ma viene tenuta in piedi dal solito Wade. I Pacers fanno una lunga falcata verso un vantaggio definitivo prima con la stoppata di Hibbert su Deng e poi con il sottomano di Copeland. Nel finale Miami avrebbe la chance di mandare la partita all’overtime, ma un’ingenuità di Mario Chalmers (che commette fallo in attacco a 20” dalla sirena) regala la vittoria ai Pacers.

Indiana Pacers: Copeland 17, Scola 6, Hibbert 16 (13 rimbalzi), Hill 9 (10 rimbalzi), Sloan 15, Allen 6, Rudez 2, Price 7, Mahinmi 3.

Miami Heat: Deng 5, Williams 15, Bosh 9, Wade 20, Cole 9, Chalmers 7, McRoberts 4, Napier 3, Ennis 3.

Los Angeles Lakers – New Orleans Pelicans 102-109

Altra grande prestazione di Anthony Davis che risulta fondamentale nella vittoria dei Pelicans contro i Lakers, che vanno sempre più giù nonostante i consueti 33 punti di Bryant. Proprio Kobe fa partire bene i suoi con lo spin e il tiro dalla media distanza e le due triple, prima su assist di Hill e poi dal nulla, nonostante il piazzamento degli avversari (14 per lui solo nel primo quarto). Nel secondo quarto, per risollevare i Pelicans, non può che pensarci Davis: Prima il layup in penetrazione, poi la stoppata su Boozer e infine la schiacciata in alley-oop che fissa il punteggio sul 46-50. New Orleans inizia la seconda metà come aveva finito la prima, ancora l’assist di Evans, ancora per l’alley-oop di Davis. Proprio Evans allunga il vantaggio dei suoi con una tripla senza marcatura, a cui fa seguito la stoppata di Davis su Kobe. A chiudere il match è la tripla di Anderson, laddove i Pelicans diventano irraggiungibili.

Los Angeles Lakers: Johnson 10, Boozer 16, Hill 10, Bryant 33, Lin 15, Davis 8 (11 rimbalzi), Henry 2, Clarkson 8.

New Orleans Pelicans: Evans 19, Davis 25 (12 rimbalzi), Asik 7 (13 rimbalzi), Gordon 7, Holiday 17, Babbitt 3, Anderson 17, Rivers  8, Ajinca 6.

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone