Donovan lo lascia in panchina nel finale, LaVine non ci sta: "Uno come me deve giocare in quei momenti"

È stata una serata da dimenticare per i Chicago Bulls, beffati a cinque secondi dalla fine da una prodezza di Suggs che ha consegnato il successo per 107-108 agli Orlando Magic. Ma lo è stata in particolare per Zach LaVine, una delle star della franchigia dell’Illinois, che ha concluso il match con un tabellino deprimente: quattro punti, 1/14 al tiro e un disastroso -19 di plus/minus nei 25 minuti disputati.

Da qui la scelta ci coach Donovan di lasciare l’ex Timberwolves in panchina nel finale per dare spazio al giovane Ayo Dosunmu. Una decisione per cui il giocatore non ha nascosto il suo disappunto nel post partita: “Devo assolutamente giocare meglio di così, ma non puoi lasciare uno come me in panchina in simili occasioni. Avrei dovuto esserci io in campo. Non mi è piaciuta la scelta del coach, ora penso solo a mettermi alle spalle questa partita ma sarà dura da digerire”.

L’allenatore dei Bulls ha invece risposto: “Questi sono i momenti in cui devo prendermi la responsabilità di fare ciò che ritengo sia meglio per la squadra, non per il giocatore, e penso che sia stata la scelta corretta. A tutti può capitare una serata storta, so che Zach avrebbe voluto giocare nel finale, ma quel quintetto stava funzionando bene e ci ha dato anche la possibilità di vincere dopo una lunga rimonta”.

Dodicesima ad est con un record di sei successi e dieci sconfitte, Chicago avrà ora qualche giorno di riposo prima di affrontare consecutivamente due delle principali contender al titolo della Eastern Conference, i Boston Celtics (martedì) e i Milwaukee Bucks (giovedì).

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone