Celtics più vicini ai PO, Bucks certi del sesto posto. Invariata la corsa ad Ovest, cadono i Pelicans a Houston

Jason Kidd a rapporto con i suoi ragazzi (foxsport.com)
Jason Kidd a rapporto con i suoi ragazzi (foxsport.com)

BROOKLYN NETS @ MILWAUKEE BUCKS 73-96: al Bradley Center il passato incontra il presente e in particolare Jason Kidd affronta la sua ex squadra, i Brooklyn Nets, in un giorno molto speciale. Il 13 aprile del 2012 la NBA approvava il “trasferimento” della franchigia dal New Jersey a Brooklyn e, dunque, potremmo quasi dire che oggi è il compleanno dei nuovi Nets. La partita apparentemente non avrebbe nulla da dire ma vincere significherebbe per i Nets staccarsi dal gruppone invischiato nella lotta per l’ottavo posto e per i Bucks staccare definitivamente il pass per i PO come sesta forza ad Est. Un primo tempo molto combattuto, giocato ad armi pari (+2 Bucks dopo 24 minuti) e con un MCW in particolare serata di grazia in termini di visione di gioco. Un paio di passaggi illuminanti permettono a Middleton, Antotokounmpo e Henson di fare il vuoto sotto canestro quando Lopez siede in panchina. Dall’altra parte lo stesso Lopez continua con un ottimo finale di stagione, coadiuvato da Jack, autore di un tiro in controtempo pazzesco. Nel secondo tempo si sprigiona forse l’arma in più dei Milwaukee Bucks: Ersan Ilyasova! Dopo i primi 24′ tranquilli, il turco passa dalla prima alla quarta in un nulla e stenderà praticamente da solo Brooklyn. Chiuderà con 21 punti, 3/6 dall’arco e 8/12 dal campo, risultando decisivo nella spallata del terzo quarto (30-18). Nell’ultimo periodo i Nets cedono anche fisicamente e Giannis, che ne ha più di tutti, si concede anche un po’ di spettacolo. Finisce 73-96 Bucks grazie ad un secondo tempo di pregevole fattura e per la 28esima volta i Milwaukee Bucks accedono ai Playoff. Sono matematicamente sesti, il che vuol dire che se gli accoppiamenti restano tali, l’avversaria sarà Chicago con fattore campo ovviamente a sfavore. Brooklyn, invece, che voleva festeggiare diversamente il suo terzo compleanno, si fa scavalcare da Boston e agguantare dai Pacers in una lotta che decreterà un vincitore solo negli ultimi giorni di RS.

BROOKLYN NETS (37-43): Johnson 9, Young 9, Lopez 12 + 10 RT, Brown 4, Williams 4, Bogdanovic 9, Plumlee 11, Jack 11, Clark, Morris, Jefferson 4.

MILWAUKEE BUCKS (40-40): Antetokounmpo 13, Ilyasova 21, Pachulia 4, Middleton 16, Carter-Williams 12, Dudley, Mayo 17, Henson 6, Bayless, Ennis, Plumlee 2, Gutierrez 2, O’Bryant 3.

 

Delly chiuso da Thomas e Sullinger (cavstheblog.com)
Delly chiuso da Thomas e Sullinger (cavstheblog.com)

CLEVELAND CAVALIERS @ BOSTON CELTICS 78-117: back-to-back defeat per i Cleveland Cavaliers che nel matinee hanno riaffrontato i Boston Celtics a distanza di pochi giorni. Possiamo effettivamente parlare di una sconfitta dei Cavaliers? Da un lato sì, perchè il punteggio parla chiaro, dall’altro no, perchè coach Blatt ha preferito non schierare James, Irving, Love e JR Smith. Proprio alla luce di quanto successo in Wisconsin, a Cleveland questa sconfitta probabilmente non dispiace, perchè consente ai Boston Celtics di agguantare il settimo posto ad Est e, conseguentemente, permette ai Cavs quasi di scegliere chi affrontare nel primo turno di PO. Non a caso l’accoppiamento attuale 2nd-7th sarebbe proprio tra Cleveland e Boston. La partita è irreale: da un lato i Celtics vogliosi di vincere, dall’altro una intera second unite chiamata a fare qualcosa in più degli straordinari (Miller 24 minuti, Dellavedova 31 minuti). A stendere Cleveland, comunque, c’hanno pensato Thomas e Turner, con l’aggiunta di altri 5 giocatori in doppia cifra. Un secondo quarto incredibile caratterizzato da un parziale di 34 a 9 per i padroni di casa segna già le sorti della gara, quelle che in fondo “sperava” coach Blatt. Allo stesso modo, però, il coach ex Maccabi cercava buone risposte dalla sua panchina e in realtà ha trovato molto poco se non da Shumpert e Jones, oltre al solito Thompson. Boston vince e si porta sul 38-42 con un +1 sia su Brooklyn che su Indiana. Intanto si rivede il nostro Gigi Datome: 8:40 per lui con 2/3 dal campo e un perfetto 2/2 da 3, per un totale di 6 punti.

CLEVELAND CAVALIERS (51-29): Marion 8, Thompson 14, Mozgov 9, Shumpert 15 + 10 RT, Dellavedova 7, Harris 9, Jones 14, Miller 2, Perkins.

BOSTON CELTICS (38-42): Turner 15, Bass 6, Zeller 10, Bradley 12, Smart 7, Thomas 17, Crowder 9, Sullinger 11, Olynyk 10, Jerebko 10, Datome 6, Pressey 4.

 

AD vs DH! (pelicandebrief.com)
AD vs DH! (pelicandebrief.com)

NEW ORLEANS PELICANS @ HOUSTON ROCKETS 114-121: al Toyota Center si incontrano due squadre dagli opposti interessi perchè i Rockets sono già ampiamente qualificati per la post-season, mentre i Pelicans continuano la battaglia senza esclusioni di colpi contro i Thunder per l’ultimo posto disponibile ad Ovest. La gara è più che piacevole anche grazie alla presenza di 2 giocatori coinvolti in quella che è stata ribattezzata MVP Race. Harden, convinto che spetta a lui il premio di miglior giocatore della RS, ospita dunque AD, Anthony Davis, ultimo nella lista di MVP ma pur sempre tra i primi 5. Un primo quarto molto solido per New Orleans che gioca un buonissima pallacanestro fatta di circolazione e tiri ben costruiti. Il risultato alla fine dei primi 12 minuti dice Pelicans 28 Rockets 22. Nel secondo periodo il vantaggio si allunga fino ai 9 punti, prima che il Barba allacci sul serio le scarpe e inizi a “cucinare”. Quincy Pondexter fa quello che può ma le penetrazioni di Harden sono letteralmente inarrestabili. Si va negli spogliatoi sul punteggio di 52-55. Da quegli stessi spogliatoi escono dei Pelicans diversi rispetto a quelli visti ad inizio gara: l’approccio non è lo stesso, l’intensità non è la stessa e il risultato si vede. Un secondo tempo numericamente impressionante per gli uomini di coach McHale (69 punti realizzati) che grazie al solito trentello di Harden, ad una coriacea prestazione di Howard (doppia doppia) e ad un panchina che produce ben 49 punti riescono a ribaltare e a vincere un partita che si era incanalata sui binari sbagliati per i padroni di casa. Fortunatamente per New Orleans la situazione in classifica non cambia, vista la sconfitta di OKC sul campo dei Pacers e, dunque, entrambe rimangono con un record di 43-37.

NEW ORLEANS PELICANS (43-37): Pondexter 13, Davis 27, Asik 13 + 10 RT, Gordon 13, Evans 12, Anderson 15, Cole 2, Holiday 17, Cunningham 2, Ajinca. Fredette, Douglas, Babbit: N.E.

HOUSTON ROCKETS (54-26): Ariza 4, Jones 6, Howard 19 + 11 RT, Harden 30, Terry 12, Dorsey 2, Smith 15, Brewer 20, Prigioni 12. Capela, Johnson, McDaniels, Papanikolau: N.E.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone