Cleveland-Atlanta, la preview: per gli Hawks ritorna l'incubo LeBron

E’ l’immagine più ricorrente quella che vediamo, o almeno quella che ricordano con maggior amarezza i tifosi Hawks. Non un nemico come gli altri, non un semplice uomo da marcare: parliamo di un giocatore che quando legge Hawks si trasforma in un toro circondato dal rosso. Eppure di contromisure coach Budenholzer ne ha provate quest’anno ma i risultati sono simili a quelli degli anni passati. Si ritrovano Cavs e Hawks in un contesto di Playoff dopo essersi lasciati su una serie di ECF chiusa senza troppa storia con uno sweep tanto sonoro quanto doloroso. Il 4-0 era il risultato meno pronosticabile dopo la straordinaria RS di Atlanta e dopo il grave infortunio subito da Kevin Love nella serie precedente contro i Celtics. La prima novità di queste semifinali sarà proprio il californiano, assente nella serie dello scorso anno ma molto presente nei 3 precedenti nell’ultima regular season. Lo sweep arriva anche in questa stagione, con 3 incroci tra le due squadre e 3 vittorie per i Cavaliers di Blatt prima e Lue poi. Il primo match è datato 21 novembre, con l’ex coach del Maccabi a cercare di tenere unito uno spogliatoio con evidenti problemi. 97-109 alla Quicken Loans Arena di Cleveland, con James che chiude con un onesto 9/15 dal campo ma sfiorando la tripla doppia (19+11+8). C’è molta più storia, invece, nel secondo incontro, quello giocato il primo aprile alla Philips Arena di Atlanta, GE, quandosi decide solo dopo un overtime: 110-108 il finale con James ancora ad un passo dalla tripla doppia (29+16+9). Passano 10 giorni e per l’ultima volta Cavs e Hawks si affrontano: 94-109 per Irving, Love e soci. Stavolta LBJ esagera: 34 punti con 13/16 dal campo, 3/4 da 3, 6 rimbalzi e 6 assist. Playoff in vista e beast ove già attivata.

La regular season ci ha raccontato questo ma in uno sport diverso come la post season possono cambiare tante cose. La durezza mentale degli Hawks è la caratteristica migliore emersa nella serie contro Boston (vinta 4-2), al di là di quelle tecniche. Un anno di esperienza in più insieme per ogni giocatore, partendo da Bazemore, ora al centro delle rotazioni di coach B, passando per Dennis Schröder fino ad arrivare al consolidamento del ruolo di leadership di Teague e Millsap. Insomma, ci si aspetta qualcosa di lontanamente scontato, paradossalmente quasi come lo scorso anno, quando gli Hawks erano padroni anche del fattore campo. Da una parte la voglia di rivincita, la fame di vittoria di Atlanta, ma dall’altra una macchina che, se ha voglia, può distruggere qualsiasi ostacolo. Una squadra che, durante la serie contro i Pistons, ha faticato il giusto spingendo sull’acceleratore nei momenti opportuni e non lasciando nessun tipo di spazio di manovra agli avversari. Cleveland, inoltre, ha dalla sua il fattore “riposo” avendo archiviato la pratica Detroit in 4 gare. Dunque, gli Hawks hanno due gare nella gambe in più ma questo aspetto può essere letto anche come un maggior ritmo di gara. Nella serie giocata lo scorso anno, la vera spina nel fianco di una difesa più rodata ma con delle falle è stato Jeff Teague con 21.5 punti di media, il 43% dal campo e quasi 5 assist a sera. Ci si aspetta sicuramente di più da Horford e Millsap, visti entrambi sottotono e nervosi. La chiave della serie per gli Hawks sarà la difesa, non tanto e non troppo su LeBron quanto sui compagni che proverà ad innescare: si cercherà di portare Horford fuori dal pitturato facendo giocare Love da 5 e sfruttando James da 4 contro Paul Millsap. La difesa sugli esterni, dunque, come JR Smith, Irving, Dellavedova sarà fondamentale per l’equilibrio della serie. Per Cleveland, invece, sarà essenziale non far entrare in ritmo i tiratori di Atlanta come Korver, Bazemore, lo stesso Teague e allo stesso tempo mettere in ritmo i propri tiratori, cercando di coinvolgere da subito uno scatenato Kyrie Irving, reduce da una eccellente serie contro i Pistons. La serie avrà inizio lunedì 2 maggio at the Q per poi proseguire il 4 maggio ancora in Ohio prima di spostarsi per il terzo (6 maggio) e il quarto atto (8 maggio) in Georgia. Eventuale gara 5 è prevista il 10 maggio, gara 6 il 12 e gara 7 il 15.

Abbiamo citato l’incubo LeBron e vi dobbiamo delle spiegazioni: in regular season ha chiuso a 27.3 punti di media con 11 rimbalzi e quasi 8 assist. Nelle scorse ECF (4 gare) ha fatto registrare in media 30.3 punti, 11 rimbalzi e 9.3 assist, flirtando con la tripla doppia a sera e stampando quell’iconica schiacciata in gara 2 staccando quasi dalla linea del tiro libero. Nelle ultime 8 gare di Playoff giocate contro gli Hawks, James ha messo a segno 32 punti, 9.6 rimbalzi, 7.6 assist, 2 rubate, quasi una stoppata a gara, tirando con più del 50% dal campo (50.2). Se non è un incubo questo, non esistoo gli incubi.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone