Hall of Fame 2016, introduzione anticipata per Iverson?

Allen Iverson introdotto nella Hall Of Fame già nel 2016? Molto più di un’ipotesi, stando alle indiscrezioni che trapelano dagli Stati Uniti. La voce ha iniziato a circolare già dalla cerimonia di qualche giorno fa quando, in occasione della sua entrata nel pantheon dei grandi del basket, Dikembe Mutombo ha provveduto a ringraziare nel suo discorso Larry Brown, allenatore ai tempi in cui il centro africano militava ai Philadelphia 76ers, per avergli dato la possibilità di giocare con ‘The Answer’.

Discorsi e ringraziamenti a parte, tuttavia, sorgerebbe un problema di carattere tecnico. Per essere introdotti nella Hall Of Fame, infatti, devono passare almeno cinque anni dal ritiro dall’attività agonistica. L’ultima partita giocata da A.I. in Nba risale alla stagione 2009/2010 (ovviamente in maglia Sixers dopo trascorsi non propriamente memorabili con  Nuggets, Pistons e Grizzlies), cosa che lo renderebbe pienamente eleggibile fin da ora. Tuttavia, l’anno dopo, Iverson ha giocato 10 partite in Turchia con il Besiktas, circostanza che escluderebbe una sua nomina almeno fino al 2017, anno in cui presumibilmente anche Shaquille O’Neal avrà l’onore di trovare il suo posto al Naismith Memorial di Springfield.

Tuttavia pare che gli organi deputati alla decisione, in particolare la Commissione del Nord America presieduta da John Doleva, siano intenzionati a considerare irrilevante la breve parentesi europea di Iverson, con la possibilità di avviare immediatamente l’iter per l’introduzione nella HOF del figlio di Hampton: “Sarà una decisione presa attraverso una votazione e non certo influenzata da motivi di marketing”, ha dichiarato lo stesso Doleva.

Un caso destinato a fare, come si suol dire, giurisprudenza. A breve, infatti, dovrà pronunciarsi su un caso simile, quello di Rasheed Wallace. Ritiratosi nel 2010 dopo la serie di finale persa dai suoi Celtics contro i Lakers, Sheed, dopo due anni sabbatici, è rientrato nel 2012/2013 con i New York Knicks, giocando 21 partite prima che un infortunio lo convincesse a ritirarsi definitivamente. Sarà anche questa considerata una circostanza di poco conto conto oppure Wallace si troverà costretto ad attendere fino al 2018 per vedersi riconosciuto lo status di leggenda?

 

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone