Heat, Wade: "Un canestro alla Kobe. Uno dei più complicati che abbia mai realizzato"

La notte NBA è stata assolutamente nel segno di Dwyane Wade. Flash, all’ultimo valzer nella sua carriera, si è tolto una grandissima soddisfazione, trascinando i suoi Miami Heat ad una vittoria sia di prestigio che molto importante per tener vive le chance di Playoff ai danni dei Golden State Warriors Campioni in carica.

Gli Heat avevano bruciato un vantaggio allargatosi fino a +24 nella seconda parte di secondo quarto, subendo la rimonta di Curry e compagni, andati anche più di una volta sul +4, l’ultima con due liberi di Bell a 18″ dalla fine (124-120). Flash, però, ha messo a segno prima la tripla del -1; poi, sulla sirena e totalmente fuori equilibrio, la bomba che ha fatto esplodere letteralmente l’American Airlines Arena.

Ricordo quando Kobe segnò quel game winner su di me a Los Angeles” – commenta a caldo Wade – “Tirò dalla punta dell’arco, la palla colpì il tabellone ed entrò. Io pensai, come diavolo è possibile? Grazie Kobe, per avermi indicato la via. Mamba Mentality!“.

Poco più tardi, davanti ai giornalisti, il 37enne ha aggiunto: “È un momento speciale per me. La squadra aveva un bisogno disperato di questa vittoria per continuare a credere nei Playoff, abbiamo continuato tutti a combattere. Mi sono ritrovato in situazioni del genere una marea di volte nella mia carriera e il pallone spesso non è andato dentro. L’unico tiro del genere che ha trovato il fondo della retina, invece, l’ho preso su una sola gamba, con il pallone all’altezza del petto. Incredibile. Un privilegio, quindi, esserci riuscito di fronte al mio pubblico“.

È stato un momento entusiasmante” – continua Wade – “Per me è particolare, perché i giovani che sono con me in squadra hanno sentito spesso i racconti di quello che ho fatto in carriera, ma spettacoli del genere non si verificano tutte le sere. Ho fatto vedere ai ragazzi che ogni tanto riesco ancora a decidere una partita“.

È uno dei canestri della vittoria più complicati che abbia mai messo nella mia carriera. Un canestro senza senso, ma è qualcosa di speciale, soprattutto per coronare il mio ultimo anno nella Lega. Sono felice di essere in grado di ritagliarmi ancora momenti da protagonista“, ha concluso Wade.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone