HOU@GSW, Gara-1- Kerr: "E' stata una partita a scacchi"

Gara-1 tra Rockets e Warriors è andata in archivio, con la vittoria dei Figli della Baia per 106-110, di fronte alla bolgia gialla della Oracle Arena. Ovvia la soddisfazione dei dominatori della regular season, mentre, dall’altra parte della barricata, oltre al ko, si guarda alle condizioni di Howard. Partiamo dai Warriors. Coach Kerr parla delle difficoltà di una partita, divenuta una sorta di partita a scacchi, soprattutto per il fatto che ad entrambe piace giocare con un quintetto piccolo, oltre ad avere grandi tiratori. Kerr, quindi, esalta la prova di Livingston (career-high ai Playoff, con 18 punti): “E’ stato terrificante. Ci ha tenuti in partita nel secondo quarto, quando eravamo in grossa difficoltà“. Il diretto interessato replica così: “I miei compagni stavano provando a creare gioco. Io sono stato capace di realizzare un paio di tiri, andando avanti presto. Comunque credo che abbiamo alcuni dei migliori play della Lega. Ovviamente Steph, che ha ricevuto tante attenzioni; lo stesso vale per Klay. Poi c’è Draymond, che è un passatore sottovalutato. Abbiamo più giocatori in grado di colpire, di mettere palla a terra e di creare assist per i compagni“. Questo è il pensiero dell’MVP, parlando anche del grande rivale, Harden: “E’ un tipo di basket che piace, diverte. Entrambi sappiamo che dobbiamo spingere la squadra alla vittoria e fare del nostro meglio per avere impatto sulla partita“. Gli fa eco coach Kerr: “E’ davvero divertente veder giocare così sia Steph che James“.

 

Dal canto suo, invece, il Barba si lamenta per la rimonta concessa agli avversari nel secondo periodo: “Non si possono concedere ad una squadra come i Warriors layup facili e tanta fiducia. Purtroppo questo è quello che abbiamo fatto nel secondo quarto“. Come detto in precedenza, in casa Rockets molta dell’attenzione era catalizzata dalle condizioni di Dwight Howard, scontratosi con Josh Smith nel primo quarto e dolorante al ginocchio destro. L’ex Magic è passato dalla paura e dalla frustrazione (“Fa male. Ho provato a giocare ma non sono riuscito ad aiutare i miei compagni come volevo“), alla speranza di esserci lo stesso in Gara-2. Questo è quello che spera coach McHale, il quale, altrimenti, si ritroverebbe con delle rotazioni alquanto problematiche. “Fortunatamente, Dwight sta bene e ci permette di giocare con il quintetto alto. Non avevamo questa opzione con lui fuori“. Sulla partita, l’HC di Houston si rammarica per alcuni dettagli che hanno fatto la differenza: “Credo di averle provate tutte contro di loro. Abbiamo avuto alcune palle perse, abbiamo fatto alcuni errori. Loro hanno cercato di scappar via, ma noi non abbiamo mollato. Ci hanno dato una possibilità. Come detto, però, abbiamo sbagliato troppi tiri al ferro. Non siamo stati perfetti a rimbalzo e ci sono state un sacco di piccole cose che avremmo potuto fare meglio“.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone