HOU@GSW, Top&Flop, gara-1: Curry e Harden prestazioni da MVP, insufficiente Thompson

TOP

STEPH CURRY: mai banale la sua presenza fra i migliori in campo. Anche perché prestazioni del genere alle sue prime finali di conference non sono scontate. 59% dal campo, 54% da tre, 2/3 ai liberi per un totale di 34 punti, per sopperire alle mancanze troppo evidenti mostrate da altri suoi compagni nella metà campo offensiva. Poi, se ci sfodera anche la tenera scenetta con la figlia in conferenza stampa…

JAMES HARDEN: un briciolo di esperienza in più per il Barba, che a questo punto già ci era arrivato con i Thunder. Percentuali anche per lui ottime, specialmente per il tipo di gioco, dietro i 28 punti messi a referto. Prestazione completa, con una tripla doppia sfiorata (11 rimbalzi, 9 assist), peccato per la tripla che poteva seriamente animare il finale di partita. Ma, almeno lui, è proprio sulla buona strada.

NBA: Houston Rockets at Golden State WarriorsSHAUN LIVINGSTON: è lui il vero e proprio outsider, il protagonista che non ti aspetti. Guida la rimonta dei Warriors nel primo tempo con 16 punti e 5/6 dal campo (chiuderà con 18), riuscendo a trovare diverse soluzioni offensive frutto di ottimi movimenti, sia in transizione sia con la difesa schierata. Trovare la panchina nei momenti di difficoltà è sempre una manna dal cielo.


FLOP

KLAY THOMPSON: tira troppo male e la squadra ne risente tantissimo. 6/18 dal campo e 1/7 da tre: gli unici meriti sono quelli di aver servito un paio di volte Livingston con i tempi giusti. Proprio adesso c’è bisogno del miglior Thompson e Curry di certo non può metterne sempre 30 a partita. Né tantomeno può sempre materializzarsi il carneade dalla panchina.

ANDREW BOGUT: in assoluto, un fattore determinante solo in contumacia. Senza di lui, i Warriors girano molto meglio e Kerr può approfittare della mancanza di Howard a larghi tratti della partita per tenere fuori l’australiano. Non si fa notare granché per quel quarto d’ora che calca il parquet. Chiude a zero punti, infatti.

JASON TERRY: tra lui e Jones, penalizziamo JET, perché ha troppa esperienza per essere così passivo in partite del genere. Ancora non aggiusta significativamente la mira dall’arco ed è una cosa che non si può permettere, dal momento che molte volte sarà lui a ricevere l’extra-pass o lo scarico sulla penetrazione di Harden.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone