I Clippers inchiodano Houston, Toronto perde DeRozan e la partita, mentre i Celtics cadono ancora

CHICAGO BULLS @ BOSTON CELTICS 109-102
Con un opinabile tenuta a mezze maniche di colore grigio, i Celtics ricevono Chicago al TD Garden. E i padroni di casa partono fortissimo: la penetrazione di Rondo dopo 8’, con relativo appoggio al vetro dalla altissima parabola, vale i due punti del 16-21. Nel primo tempo sicuramente meglio Boston, con Sullinger che si fa valere nel pitturato nonostante le presenze più che intimidatorie di Noah e Gasol, stavolta non impeccabili in fase difensiva. Si va così a riposo sul 54-60 in favore dei biancoverdi. Al rientro dagli spogliatoi, i Bulls ritrovano Rose: è sua la tripla con cui si apre il terzo quarto che vale il 57-62. L’MVP del 2011 è inarrestabile: penetra e segna, si arresta in transizione dall’arco e segna ancora. Così i Bulls riescono ad impattare a quota 68, grazie ai 12 punti di Rose del terzo quarto. Le squadre iniziano a viaggiare punto a punto; uno strappo prova a darlo Butler, con un floater appena dentro il pitturato dal lato frontale del canestro, che a meno di 4’ dalla sirena porta i suoi sul 100-97. La risposta è affidata a Sullinger che con un gioco da tre punti concretizzato rimette le cose a posto. Ma qui l’attacco dei Celtics comincia a perdere lucidità (con uno sfondamento un po’ dubbio fischiato proprio a Sullinger) e da 100-102 a 90’’ dalla fine, Boston non troverà più il canestro per il resto della partita: sarà un jumper di Noah a chiuderla definitivamente.
CHICAGO BULLS:
Dunleavy 4, Gasol 15 (15 reb), Noah 15 (14 reb), Butler 22, Rose 21, Hinrich 3, Mirotic 13, Brooks 15, McDermott 1, Snell.
BOSTON CELTICS: Green 10, Sullinger 23 (10 reb), Olynyk 4, Bradley 18, Rondo 8, Zeller 6, Bass 16, Turner 13, Thornton 4, Pressey.

thestate.com
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DALLAS MAVERICKS @ TORONTO RAPTORS 106-102
La capolista dell’Est ospita il miglior attacco della Lega: il risultato non poteva non essere spettacolare. I Raptors partono a razzo, con un parziale di 0-10 che si conclude con il canestro in volo di Terrence Ross sull’ottima alzata di Lowry. I Mavericks si ritrovano dopo la sbandata: Parsons pareggia a quota 15 e Barea addirittura manda i suoi sul +5 con una tripla (20-15, 2’39’’). Nel secondo quarto, Dallas comincia ad attaccare alla sua maniera e dopo soli tre minuti e mezzo siamo già sul 56-45, quando però accade l’irreparabile: sulla partenza, DeRozan scivola sul parquet probabilmente non asciugato a dovere e si infortuna alla caviglia sinistra, senza fare più ritorno nella partita. Tocca così a Lou Williams e Amir Johnson caricarsi il peso delle soluzioni offensive dei canadesi e i due assurgono pienamente al compito: a metà del quarto periodo, Toronto si ritrova a -4 dagli avversari (87-83). Dall’altro lato però, c’è Monta Ellis: prima un canestro in penetrazione, poi passa dietro un blocco per guadagnarsi quel mezzo metro necessario per sparare dall’arco; Dallas in un amen va sul +11. I Raptors, trascinati da Lowry, non gettano la spugna, e riescono ad andare sul 101-98 a 25’’ dalla sirena. Sulla rimessa di Dallas, la difesa di casa si fa trovare impreparata ed Ellis riesce a trovare ancora la via del canestro: quanto basta per mettere due possessi fra le due squadre e chiudere definitivamente i giochi all’Air Canada Centre.   
DALLAS MAVERICKS:
Parsons 16, Nowitzki 15, Chandler 11 (10 reb), Ellis 30, Harris 8, Wright 4, Barea 5, Crowder 3, Aminu 14.
TORONTO RAPTORS: Ross 7, A. Johnson 20, Valanciunas 8 (13 reb), DeRozan, Lowry 25, Patterson 10, Williams 16, Vasquez 14, J. Johnson 2, Hayes.

LOS ANGELES CLIPPERS @ HOUSTON ROCKETS 102-85
I Clippers banchettano al Toyota Center di Houston, trovando finalmente una vittoria su un avversario di spessore che può dare una bella iniezione di fiducia ai ragazzi di Rivers; dall’altro lato, continua a farsi sentire inevitabilmente l’assenza di Dwight Howard. Ma ad ogni modo, partono meglio i texani: pick&roll fra Harden e Black, col Barba che serve il suo centro di riserva con un passaggio schiacciato sotto le gambe di DeAndre Jordan, per il 5-12. La risposta è un altro pick&roll, stavolta tra Paul e Griffin: meno spettacolare, con il 32 losangelino che deve fare i conti con la difesa di Motiejunas, ma i due punti arrivano lo stesso (19-21, 2’18’’). Nel secondo quarto, Jamal Crawford comincia a tirare a modo suo: senza un perché ma con percentuali altissime. Così con un arresto-tiro e una tripla anomala, manda i Clippers sul +10 dopo 3’. Harden non ci sta: punta il canestro, con una finta si libera favolosamente di Barnes, subisce il contatto di Griffin e concretizza il conseguente gioco da tre punti. I problemi per Houston si fanno più seri, quando A fine primo tempo, Canaan pesta il piede di Paul in penetrazione e si procura una brutta distorsione alla caviglia sinistra che non gli permetterà di tornare sul parquet. Dopo l’intervallo lungo, i Rockets già non ci sono più: confusi in attacco, inermi in difesa sotto i colpi di Blake Griffin. Il punto esclamativo lo mette prima un gioco da quattro punti che Crawford concretizza (con una tripla da 8 metri) per il +18 Clippers (83-65, fine terzo quarto) e poi un alley-oop splendido tra Paul e Jordan.
LOS ANGELES CLIPPERS:
Barnes 2, Griffin 30 (10 reb), Jordan 7 (13 reb), Redick 15, Paul 10, Crawford 21, Turkoglu, Hawes 7, Davis 2, Farmar 4, Bullock 3, Cunningham 1, Udoh.
HOUSTON ROCKETS: Ariza 13, Motiejunas 6, Black 11, Harden 16, Canaan 13, Papanikolau 2, Dorsey 4, Garcia 8, Terry 2, Daniels 2, Johnson 8.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone