Infortunio al ginocchio destro per Zion Williamson. Tremano Knicks e compagnia

Nella notte, per il campionato NCAA, era in programma la classicissima tra Duke e North Carolina, vinta alla fine dai Tar Heels per 88-72. La partita di Zion Williamson, davanti ad un parterre de roi annoverante tra gli altri gente del calibro come Barack Obama, è durata la miseria di una trentina di secondi.

Il freshman dei Blue Devils, infatti, durante il primo possesso ha subito letteralmente l’esplosione della scarpa sinistra, provocando una torsione innaturale e brusca del ginocchio destro. Zion ha lasciato il parquet senza più far ritorno dagli spogliatoi. A fine partita, coach Mike Krzyzewski non si è mostrato eccessivamente preoccupato, parlando di un infortunio in apparenza non grave, con la tabella di recupero che verrà stilata nella giornata di oggi.

Più che altro, Krzyzewski ha voluto porre l’accento sul come dovrà sostituire un giocatore che sta viaggiando a 22.4 punti, 9.2 rimbalzi e 2.3 assist a partita, tirando con il 68.3% dal campo: “Dobbiamo inventarci un game plan basato sul fatto che Zion non giocherà. La speranza è chiaramente che lui ritorni abbastanza presto, ma il suo recupero sarà attentamente monitorato“. Il focus, ovviamente, è puntato sul torneo NCAA, fulcro della March Madness, che partirà il 19 Marzo prossimo.

L’infortunio di Williamson ha chiaramente fatto ‘gelare il sangue’ alle tante squadre NBA interessate a lui, e alle prese con un tanking più o meno selvaggio per assicurarsi la possibilità di pescare la pick #1 alla Lottery 2019. Comunque, nell’immediato sono arrivati tanti messaggi di vicinanza al 18enne nativo di Salisbury, North Carolina. A partire da LeBron James (“Spero che il giovane ragazzo sia ok. La sua scarpa è letteralmente esplosa“), e Barack Obama (“Zion Williamson sembra un giovane eccezionale, oltre che un grandissimo giocatore di basket. Gli auguro una pronta guarigione“).

Non mancano le polemiche, vertenti come sempre sullo status di dilettanti dei giocatori NCAA e dell’obbligo di giocare almeno un anno al college prima di dichiararsi eleggibili per il Draft. I più critici sono stati Isaiah Thomas (“Permettiamo a questi ragazzi di dichiararsi per il draft Nba appena usciti dal liceo. Questi ragazzi si giocano troppo per perdere tempo al college, soprattutto quando hai una legittima chance di diventare professionista e guadagnare tanto. Un infortunio può cambiare tutto“) e Donovan Mitchell (“Qualcosa deve cambiare. Giravano un sacco di soldi attorno a questa partita, e nessuno dei giocatori in campo vede un centesimo. E ora Zion si fa male“).

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone