Jackson e Smart protagonisti nelle W di Pistons e Celtics. Golden State non si ferma mai, brutto stop dei Pelicans a Portland

MIAMI HEAT @ DETROIT PISTONS 98-99 – Vittoria al cardiopalma per i Detroit Pistons contro i Miami Heat in quel di Motown. L’inizio di gara è tutto dei padroni di casa che tirano 7/7 in un primo quarto da 24-29, con Drummond (doppia doppia da 11 punti e 17 rimbalzi) e Reggie Jackson (29 e 11 assist) protagonisti. Il secondo periodo, invece, è tutto di marca Heat grazie ai 17 punti (su 24 personali) di un grande Wade che mette la sua firma in calce al 31-21 che porta all’intervallo lungo. Ospiti che continuano a giocare bene anche dopo il riposo con Dragic che, a 4:17 dalla fine, appoggia al vetro il 95-83 che sembra chiudere ogni discorso. A questo punto, però, si accende Reggie Jackson che guida la rimonta dei suoi. prima mettendosi in proprio con un paio di iniziative niente male, poi servendo a Caldwell-Pope il pallone per la tripla del 98-97 a 1:10 dalla sirena. Con 16 secondi ancor sul cronometro è Wade a prendersi la responsabilità di chiuderla per gli Heat: il jumper dalla media, però, è un mattone che sbatte sul tabellone, Jackson raccoglie palla e vola in contropiede a siglare il 98-99, al termine di un incredibile 21-5 piazzato dai Pistons. Ci sarebbero, in realtà, ancora cinque secondi ma la tripla di Wade va lunga sul secondo ferro e consegna la W ai padroni di casa.

Miami Heat: Deng e Whiteside (12 rimb.) 13, Haslem 6, Wade 24, Dragic 21, Chalmers 9, Walker 3, Andersen 2, Ennis 7;

Detroit Pistons: Butler 9, Tolliver 15, Drummond 11 (17 rimb.), Caldwell-Pope 19, Jackson 29 (11 rimb.), Lucas III, Meeks e Anthony 2, Williams 3

BOSTON CELTICS @ TORONTO RAPTORS 117-116 – E’ un buzzer beater di Marcus Smart a consegnare la vittoria al supplementare ai Celtics nella serata dell’Air Canada Center contro i Raptors. Il primo quarto è tutto dei canadesi, protagonisti di un 15-24 griffato Hansbrough che firma 10 dei suoi 18 punti nei primi 12 minuti. Fuochi d’artificio nel secondo parziale con gli ospiti che entrano finalmente in partita con un impressionante 32-23, viatico al 47 pari alla pausa di metà gara. Un copione che si ripete anche al rientro dagli spogliatoi con il 34-23 che porta le firme di Thomas (top scorer dei suoi a quota 25) e Tyler Zeller (20 punti e doppia doppia sfiorata). Nell’ultimo quarto, però, le prospettive si ribaltano e grazie ai colpi di Williams e DeRozan (38 punti con 14/25 dal campo) i Raptors rientrano in partita fino al 104 pari a 6.9 secondi dalla fine. E’ Thomas a prendersi l’ultimo tiro dei regolamentari, esibendosi, però, in un indecoroso “air ball”. Si va al supplementare dove continua a brillare la stella di DeRozan (18 punti a cavallo tra quarto quarto e overtime) cui risponde Marcus Smart con la tripla del 114-113 a poco più di 30 secondi dalla fine. Imitato, dall’altra parte, da Lou Williams che mette la bomba del 115-116 a 4 secondi dalla fine. Finita? Macché. Rimessa da metà campo, penetrazione a velocità supersonica di Thomas, sulla palla vagante si fionda Smart che appoggia a fil di sirena il 117-116.

Boston Celtics: Turner 18 (10 ass.), Bass 11, Zeller 20, Bradley 7, Smart 15, Thomas 25, Crowder 3, Olynik 16, Jerebko 2;

Toronto Raptors: Ross 4, Hansbrough 18, Valanciunas 12 (14 rimb.), DeRozan 38, Vasquez 8, Williams 27, J.Johnson 9

GOLDEN STATE WARRIORS @ DALLAS MAVERICKS 123-110 – I Golden State Warriors sono ormai una macchina perfetta che non si ferma mai. Nemmeno all’American Airlines Center di Dallas dove i Mavericks vengono regolati con una prova maiuscola che non ammette discussioni. Con uno Steph Curry che, per una volta, sembra uno normale (11 punti con 4/12 dal campo), sono gli altri a prendersi il proscenio: in particolare Barnes (13 punti) e Iguodala (18), protagonisti del 59-48 con cui si arriva all’intervallo lungo. Il terzo quarto si apre con una doccia fredda per iMavs, con Rondo costretto ad abbandonare il campo per un’iperestensione al ginocchio sinistro, mentre sul parquet prosegue lo show dei figli della baia, con il 31-28 di parziale nel periodo. Gli ultimi 12 minuti si caratterizzano soprattutto per l’espulsione di Livingston (battibecco prolungato con Carlisle) e il tentativo di rimonta dei padroni di casa che cozza, inevitabilmente, contro l’organizzazione avversaria, con i Warriors che rispondono colpo su colpo: il 123-110 finale è solo la logica conseguenza

Golden State Warriors: Barnes 13 (10 ass.), Green 5, Bogut 8 (11 rimb.), Thompson 21, Curry 11, Iguodala e Speights 18, Livingston 9, Ezeli e Barbosa 10;

Dallas Mavericks: Jefferson 13, Nowitzki 18, Chandler (13 rimb.) e Stoudemire 10, Ellis e Barea 14, Rondo, Villanueva, Powell e James 4, Aminu 7, Harris 6, Felton 2

NEW ORLEANS PELICANS @ PORTLAND TRAIL BLAZERS 90-99 – Brutta sconfitta al Moda Center di Portland per i Pelicans impegnati con i Thunder nella corsa per l’ottavo posto a Ovest. L’inizio degli ospiti, tuttavia, è positivo con i Blazers che, però, trovano buone risposte dai panchinari, in particolare McCollum, Kaman (doppia doppia da 16 punti e 11 rimbalzi) e Blake. All’intervallo lungo il vantaggio dei padroni di casa è di 12 punti (44-56). Nel terzo quarto Davis, Evans e Gordon guidano la rimonta ospite sintetizzata dal 28-19 di parziale. I figli dell’Oregon, però, non sembrano poter mai perdere il controllo delle operazioni e, nell’ultimo e deciso periodo, piazzano con i soliti Lillard e Aldridge il 22-9 che decide l’incontro. Finisce 90-99.

New Orleans Pelicans: Pondexter e Asik 3, Davis 19, Evans 21, Gordon 22, Ajinca 4, Cole 10, Anderson 6, Douglas 2;

Portland Trail Blazers: Batum 7, Aldridge 21 (12 rimb.), Lopez (12 rimb.) e Blake 8, Afflalo e Leonard 5, Lillard 19, Kaman 16 (11 rimb.), McCollum 10

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone