Lakers sconfitti dai Grizzlies. LeBron James: "Odio perdere in questo modo"

Nuovo stop per i Los Angeles Lakers. Nella notte, al FedEx Forum di Memphis, a spuntarla per 95-108 sono stati i Grizzlies, con i californiani che tornano ad un record esattamente del 50% (13-13). Un LeBron James molto seccato si è presentato ai microfoni di TNT, nonostante la 100.esima tripla-doppia in carriera (20+11 ast+10 reb e 4 stl): “Odio perdere in questo modo” – sottolinea LeBron – “Sono davvero frustrato a causa di questa sconfitta, per il modo in cui è arrivata e per come stiamo giocando. La squadra può fare meglio di così“.

In difesa credo che non ci siamo comportati male, anzi. Quando concedi 108 punti e 27 di questi vengono fuori da palloni persi, vuol dire che la nostra difesa è stata buona. In attacco, però, non siamo stati altrettanto bravi“, ha aggiunto James. Questo il pensiero di coach Frank Vogel: “Il secondo quarto è stato il momento nel quale la nostra energia è calata. Sono aumentate le palle perse, non siamo andati bene a rimbalzo ed eravamo lenti su ogni pallone vagante. Non sono sorpreso purtroppo, ci è già accaduto altre volte quest’anno e dobbiamo evitare che si ripeta in futuro. Dobbiamo continuare a giocare e a spingere sull’acceleratore“.

Si passa poi ad Anthony Davis (22+8 reb): “Questi ragazzi (riferendosi ai Grizzlies, ndr) entrano in campo già sapendo di essere degli underdog, soprattutto senza le loro star. E noi stessi dobbiamo giocare con questa mentalità, come se fossimo underdog. E va detto che in questa fase della stagione, per il modo in cui stiamo giocando, in molte partite probabilmente lo siamo“. “Quando hanno le loro star fuori, contro questi ragazzi dobbiamo essere ancora più concentrati, poiché giocano senza coscienza, senza pensieri. Vogliono batterci, battere i Lakers, LeBron, AD, Melo, chiunque. Vogliono batterci e poter dire di averne messi 25, 30 o qualunque altra cifra contro di noi“, ha aggiunto.

Si torna a LeBron, in tema di turnover (palle perse): “Alcune possono essere evitate, altre semplicemente accadono. Alcuni sono finiti fuori dal campo, altri hanno perso il controllo del pallone; se si è effettivamente vista la partita, si capisce che può capitare anche ai migliori di noi. I palloni persi in gioco, dai quali possono derivare punti per gli avversari, sono quelli che ci preoccupano maggiormente“. Chiusura dedicata agli esperimenti di coach Vogel: “Non è affatto facile. Quintetti ‘strani’ e minuti in campo con ragazzi ai quali sei poco abituato. Ogni volta che scendi in campo, con chiunque, devi dare il massimo e cercare fare quello di cui è capace il compagno che vai a sostituire; se è stato in grado di creare un vantaggio o, al contrario, se non ha giocato bene, devi dare il tuo contributo. Sicuramente è stata una sfida“.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone