Lakers, LeBron stende gli Warriors con 56 punti: "Prestazione alimentata dalla disperazione"

Ennesima serata for the ages per LeBron James. In una sfida tra due squadre in difficoltà, sebbene con una classifica completamente diversa, The King ha trascinato i suoi Los Angeles Lakers al successo sui Golden State Warriors, timbrano una prova da 56 punti nel 116-124 finale. Angeleni che interrompono una striscia negativa di quattro L consecutive (erano sette nelle precedenti otto uscite), mentre dall’altro lato non vedono la luce i ragazzi di coach Steve Kerr, a loro volta alla quarta sconfitta di fila, l’ottava nelle ultime dieci partite, ed ora scavalcati dai Memphis Grizzlies al 2° posto nella Western Conference.

Ma torniamo al grande protagonista della notte della Crypto.com Arena. James ha, come detto, realizzato una partita da 56 punti, con anche 10 rimbalzi, 3 assist e una stoppata, tirando 19/31 dal campo, 6/11 da tre e 12/13 ai liberi. A 37 anni, 2 mesi e spiccioli, il nativo di Akron è diventato il più anziano di sempre a realizzare un 50+10 reb, unico di sempre con un cinquantello prima dei 21 anni e dopo i 35; ancora, la sua prestazione è la migliore da quando gioca con i Lakers e la seconda di sempre per un giocatore over 37.

Una prestazione alimentata dalla disperazione“, ha detto LeBron ai microfoni di Lisa Salters, di ESPN, aggiungendo di aver visto la sua squadra ‘ispirata‘ e dicendosi felice di aver fatto una cosa del genere davanti al proprio pubblico, prima di intraprendere una fase della stagione con ben 10 partite in trasferta nelle prossime 13. “Per noi è importante aver ottenuto una vittoria simile davanti ai nostri tifosi, se lo meritavano. Ultimamente non abbiamo giocato granché bene ed è stato bello regalargli una partita del genere“, ha continuato.

“I miei compagni, seguendomi nel tragitto dal campo agli spogliatoi, mi hanno chiesto come ci si sente a metterne 56. Sinceramente, gli ho risposto che in questo momento non mi interessa per niente, che l’unica cosa davvero importante è che abbiamo vinto. Gli ho detto la prima cosa che mi è venuta in mente” – ha proseguito LeBron – “Il nostro non era un buon momento, venivamo da quattro sconfitte consecutive e la nostra stagione è stata finora altalenante. Avevamo bisogno di una vittoria così, giocando bene contro una squadra molto forte“.

Alla domanda sul come risulti ancora così efficace alla sua età, James ha replicato: “Bisogna essere capaci di sapersi adattare. Se non riesci ad avere una mentalità che ti spinga a crescere sul come trovare modi di aiutare la squadra, allora rimarrai dietro. Non voglio dire di aver cambiato il mio modo di giocare negli anni, ho sempre voluto invece che il mio stile di gioco fosse in grado di adattarsi a qualunque stile di qualunque epoca. E sento che il mio stile di gioco si adatterebbe al meglio a qualsiasi epoca della storia del basket, sin dal momento in cui il grande James Naismith l’ha creato“.

Non poteva mancare l’opinione di coach Frank Vogel. “Non ci sono parole, davvero. Una prestazione pazzesca del migliore di tutti i tempi, a mio parere. LeBron è un giocatore semplicemente straordinario. La sua volontà e in particolare tutto quello che ha fatto in questa fase della sua carriera per migliorare il suo gioco in termini di tiro costituisce un vero esempio“, ha sottolineato l’head coach dei Lakers.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone