Lakers, lite di Anthony con alcuni tifosi dei Sixers: "Oltrepassato il limite. Inaccettabile"

Altra serata negativa per i Los Angeles Lakers, nettamente sconfitti al Wells Fargo Center di Philadelphia per mano dei Sixers, vittoriosi 87-105. A caratterizzare la partita contro Embiid e compagnia, però, è stato anche un episodio avvenuto nel quarto periodo, a 7′ circa dalla fine. Dopo un canestro di Tobias Harris e un fallo fischiato a Georges Niang, Carmelo Anthony ha avuto un acceso battibecco a distanza con un paio di tifosi locali, seduti nelle prime file.

L’aria si è fatta subito tesa, con il veterano dei Lakers trattenuto dagli arbitri e poi portato via da Joel Embiid, intervenuto per calmare il collega. La partita è rimasta ferma per alcuni minuti, fin quando la sicurezza, guidata anche dallo stesso Anthony, ha allontanato i suddetti tifosi. “Mi piace quando i fan urlano, sostengono a gran voce la propria squadra, fanno trash talking con gli avversari; ma ci sono limiti che non devono essere superati” – ha detto ai microfoni dei giornalisti un arrabbiato Melo – “Oggi (ieri ndr) sono state dette cose inaccettabili, e quando superi il limite devi assumerti la responsabilità di quel che potrebbe avvenire dopo, ed è quello che è successo“.

Anthony sottolinea che quanto verificatosi non è stato assolutamente in linea con le sue precedenti esperienze a Philadelphia: “Faccio questo da 19-20 anni e questo è un ottimo posto dove venire a giocare; so come sono i fan qui. Ma ci sono determinate cose che non vanno assolutamente portate ad un evento sportivo, che non devi assolutamente dire. Se fossimo fuori e, imbattendomi in te, mi dicessi certe cose, allora potrebbe essere tutta un’altra storia“.

Coach Frank Vogel prende ovviamente le difese del suo giocatore: “Un linguaggio ed un comportamento inaccettabili da parte di quei tifosi, semplice. Per gestire al meglio determinate situazioni dovrebbero esserci uno standard di comportamento più elevato e sanzioni più pesanti“. Ha parlato dell’accaduto anche Joel Embiid: “Ho soltanto provato a calmare la situazione; la cosa andava per le lunghe e volevo solo finire la partita ed andare a casa. Si, volevo solo calmare tutto, in modo da poter continuare a giocare e finire la partita“.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone