Love vs Green, la chiave tattica è tutta qui

E’ probabilmente il ruolo più mutato nella storia del gioco, negli ultimi anni. Ed è proprio lì che potrebbe aversi una delle chiavi della serie, che vedrà ancora una volta affrontarsi i Cleveland Cavaliers e i Golden State Warriors con l’anello in palio.

Procedendo con ordine, le scelte nella posizione di ala grande non sono mai state in dubbio da Kerr e Lue. I californiani si affideranno come di consueto a Draymond Green; i Cavs cavalcheranno un Kevin Love tutto sommato in forma. Le dimensioni sono tutte a favore dell’ex Minnesota, che può contare su una maggiore altezza (204 cm contro 208) e un peso più elevato (104 chili contro 118). Un aspetto tutto sommato da non sottovalutare, qualora una strada percorribile si riveli il gioco in isolamento, una soluzione che Cleveland gli richiede in alcuni momenti della partita. In particolare all’inizio, quando la squadra in generale vuole che si metta velocemente in ritmo.

I due sostanzialmente non hanno bisogno di presentazioni, dal momento che sono da tempo tra i migliori giocatori della Lega nel ruolo. Kerr ha dato un ruolo ancora più centrale nel gioco dei Warriors a Green, che sfruttando le sue ottime doti di passatore è diventato una macchina da triple doppie quest’anno. Il tiro da tre, nonché la più probabile determinante di tutta la serie, è discreto, ma è soprattutto in difesa che l’ala miete i migliori successi. Mani veloci e tempi di recupero ottimi lo hanno reso perfetto per la filosofia di gioco di GSW, che cambia sistematicamente su ogni blocco. Arma a doppio taglio, però, come spesso sottolineato: in questo, la presenza di Love potrebbe creare molti più problemi. Il Beach Boy, infatti, può contare su un tiro dall’arco potenzialmente mortifero e sicuramente più affidabile: 41% in RS e 39% in post-season, mentre Green ha toccato il 38% in RS calando al 34% ai Playoff. Per cui è una soluzione che la difesa non gli deve concedere. Un compito non impossibile per uno dei difensori più rognosi e poliedrici della Lega, se non fosse che Lue adora giocare con Frye da ala e Love da centro, una soluzione che Bogut – se presente – potrebbe gestire con più difficoltà.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone