Marco Belinelli. Moda, design e...Michael Jordan

Marco Belinelli è già carico per la nuova stagione che giocherà con la maglia degli Charlotte Hornets e si racconta in una breve intervista rilasciata per “IlSole24ore” durante l’inaugurazione del negozio NikeLab ST18 a Milano.

Il 30enne azzurro giocherà per la squadra di cui Michael Jordan è proprietario. “Ci ho parlato in estate al telefono. Avevo i brividi. L’avevo incontrato e gli avevo stretto la mano quando avevo tipo 16 anni. Ora lavoriamo insieme. Mi ha chiamato anche dopo l’infortunio alla mascella patito in giugno, per sapere come stavo”.

Marco Belinelli nel nuovo store NikeLab ST18 inaugurato a Milano. (foto "IlSole24ore)
Marco Belinelli nel nuovo store NikeLab ST18 inaugurato a Milano. (foto “IlSole24ore)

Poi svela la sua passione per la moda e il design. “Ho giocato in sette squadre in dieci anni, ho cambiato un sacco di case. E’ stato normale occuparsi dell’arredamento. Casa mia è piccola ma ben organizzata, mi piace. Sono un tipo da total black”. Sulla moda nell’NBA aggiunge: “Ci sono giocatori che hanno qualcuno che cura la loro immagine, io no. Sono uno a cui è sempre piaciuto vestirsi bene. Sarà che sono di Bologna.”

Poi l’inevitabile commento sulla stagione che sta per iniziare: “Ho ancora le mie chance. Ho vinto con San Antonio l’anello, ma vorrei vincere ancora.” E’ il modello da seguire non può che essere King James che ha portato il titolo a Cleveland a 31 anni. “Ha giocato delle finali pazzesche, come intensità e come maturità. L’avevo detto che vinceva, ci ho beccato». Il pronostico sul titolo lo vede schierarsi con le due finaliste della passata stagione: “Sicuramente Cleveland e Golden State sono ancora le favorite. La Western Conference rimane più forte con San Antonio e Oklahoma City, ma vedo bene anche New York”.

La chiusura è dedicata al passaggio di Kevin Durant in maglia Warriors. “Sinceramente non mi è piaciuto, sarei rimasto con Russel (Westbrook) per batterli quest’anno. È andato via per vincere facile, ma secondo me inserirsi nel sistema di gioco di Golden State non è così scontato. Russel invece è un agonista nato, se se ne andassero tutti resterebbe solo lui, a combattere.”

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone