Maurice Harkless: l'arma segreta dei Blazers rivelazione

Se per caso vi stiate chiedendo come sia possibile che i Portland Trail Blazers, dopo aver praticamente smantellato il roster che l’anno scorso li ha portati ai playoff e vincere la Northwest Division, conservando il solo Lillard del quintetto titolare, ad avere un record di 4 vittorie e 2 sconfitte, sappiate che all’interno di qualunque risposta si voglia dare c’è il nome e cognome di Maurice Harkless.

Mar 17, 2013; Milwaukee, WI, USA; Orlando Magic forward Moe Harkless (21) during the game against the Milwaukee Bucks at the BMO Harris Bradley Center. Milwaukee won 115-109. Mandatory Credit: Jeff Hanisch-USA TODAY Sports
Il nome certamente non è tra quelli più conosciuti dell’intera lega: draftato nel 2012 come 15esima scelta dai Philadelphia 76ers è stato poi scambiato con gli Orlando Magic il 10 agosto dello stesso anno nella trade a 3 squadre che ha portato Bynum ai Sixers e Howard ai Lakers.
L’anno da rookie di Harkless, small forward statunitense dal passaporto di Porto Rico, classe 1993 e con provenienza St.John’s College, fu più che positivo: 8.2 punti di media a partita, 11esimo nella classifica realizzatori tra i rookie, 4.4 rimbalzi e 1.2 rubate a serata, insomma un buon impatto nel mondo NBA per un ragazzo arrivato non con tutte le luci dei riflettori puntate. La stagione da sophmore qualche problema in più glielo ha creato, complice l’arrivo di Victor Oladipo, a cui coach Vaughn preferiva affiancare giocatori di maggior esperienza, il rendimento rimase buono ma leggermente in calo.

Portland Trail Blazers forward Maurice Harkless, left, grabs a loose ball over Sacramento Kings forward Quincy Acy during the second half of an NBA basketball preseason game in Portland, Ore., Monday, Oct. 5, 2015. (AP Photo/Craig Mitchelldyer)

La scorsa stagione, invece, ha visto Harkless trasferirsi dalla Florida all’Oregon, destinazione Portland, in cambio di una chiamata al secondo giro al draft 2020. Ai Trail Blazers lo scorso anno lo spazio era naturalmente ridotto all’osso con Batum, Afflalo, CJ McCollum e Matthews davanti a lui: solo 45 presenze, 15 minuti di media e poco più di 3 punti a partita in media.
In queste prime 6 partite della nuova stagione le cifre di Harkless, in uscita dalla panchina con una straordinaria produttività, sembrano quelle di un altro giocatore: mercoledì, nella vitoria di Portland contro i Jazz in quel di Salt Lake City, ha fatto scrivere la prima doppia doppia a suo nome in carriera con 15 punti e 10 rimbalzi, e nella notte ha messo a segno altri 10 utilissimi punti nella ancor’più inaspettata vittoria contro i Grizzlies, in soli 23 minuti di media sta migliorando le sue cifre dell’anno da rookie ad Orlando ed ha 8.8 punti in media con 5.4 rimbalzi.
“E’ il miglior periodo che vivo da quando gioco” ha dichiarato Harkless dopo la partita con Memphis “Mi sento bene e continuo a sentirmi meglio giorno dopo giorno”.
Quello che è certo e di cui ci si sta accorgendo in questo inizio è che Portland sta sorprendendo, con tutti i suoi effettivi messi in campo, tutti coloro che a inizio anno la ritenevano una squadra derelitto, in attesa solo di accaparrarsi qualche chiamata alta al draft.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone