Doncic sempre più da record, Embiid e i Sixers interrompono l'imbattibilità interna dei Celtics. Ok Nuggets e Cavs

Quattro partite nella notte NBA. Cominciamo il nostro (breve) tour dall’Arena Ciudad de Mexico, dove Dallas Mavericks e Detroit Pistons si sono sfidati nell’ambito degli ‘NBA Mexico City Games‘. A spuntarla per 122-111 sono stati i texani, guidati manco a dirlo da un Luka Doncic che non smette di far parlare di sé: per lo sloveno, a questo giro, arriva la tripla-doppia #8 in stagione (41+12 reb e 11 ast), diventando il primo giocatore a realizzarne una in un match giocato al di fuori degli States e del Canada, oltre che il primo di sempre prima dei 21 anni a totalizzare più di una tripla-doppia con 40+ punti a referto. Bene nei Mavs anche Seth Curry (30 (11/15 dal campo e 6/9 da tre)+7 reb) e Kristaps Porzingis (20+8 reb); inutili per la squadra di coach Casey le prove di Andre Drummond (23+15 reb) e di Derrick Rose (19).

Il big match della notte è andato in scena al TD Garden di Boston, dove i Celtics hanno visto terminare la propria imbattibilità interna dopo 10 vittorie consecutive. A stendere i ragazzi di coach Stevens sono stati i Philadelphia 76ers, vincenti al termine di una sfida molto equilibrata con il punteggio di 115-109. Sugli scudi negli ospiti Joel Embiid (38+13 reb e 6 ast), coadiuvato da Tobias Harris (23+8 reb e 7 ast); non bastano ai Celtics i vari Kemba Walker (29+8 ast), Enes Kanter (20+9 reb) e Gordon Hayward (19+5 ast), quest’ultimo subito in campo nonostante il colpo al naso subito l’altra notte da Doug McDermott contro gli Indiana Pacers.

Tornano a vincere i Denver Nuggets che, al Pepsi Center, si sbarazzano dei Portland Trail Blazers (99-114). I padroni di casa (20+11 reb e 6 ast per Nikola Jokic, 20+5 reb per Jerami Grant) piazzano l’allungo decisivo tra fine terzo ed inizio quarto periodo con un break di 4-19, grazie al quale passano da un vantaggio minimo (78-79 a 2’47” dall’ultima pausa) ad un più rassicurante +16 (82-98 a 7’24” dalla fine). In una serata non eccelsa per il duo Lillard-McCollum (28 punti+13 ast e 4 reb in due, tirando 11/27 dal campo e 5/16 da tre), i migliori nei Blazers sono stati Hassan Whiteside (33+11 reb e 4 blk) e Carmelo Anthony (20+9 reb in ben 37′).

Si fermano nuovamente i San Antonio Spurs, reduci da due vittorie consecutive. All’AT&T Center, dopo un overtime (117-109), passano a sorpresa i Cleveland Cavaliers. A lungo in vantaggio nel corso del match (massimo vantaggio +13 (58-45 dopo 1’29” di gioco nel terzo quarto)), gli ospiti sono riusciti ad evitare il ko nei regolamentari con una tripla di Kevin Love a 7.5″ dalla fine (103-103), per poi spuntarla nei 5′ extra (14-6 il parziale). Proprio il prodotto di UCLA è stato il trascinatore dei Cavs (30+17 reb), ben supportato da Collin Sexton (28) e da Jordan Clarkson (25). DeMar DeRozan (21) e la doppia-doppia di LaMarcus Aldridge (18+10 reb) non hanno evitato alla squadra di coach Popovich la L #15 della stagione; per Marco Belinelli 9 punti (4/5 dal campo) e 1 rimbalzo in 20′.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone