NBA Playoff: Le stelle più affamate di anelli, le stelle "invecchiate", le stelle mancate

Chi si aspettava dei Playoff senza individualità a fare la differenza, si sbagliava di grosso. In effetti in qualunque sfida, in ogni serie di questa post-season ci sono state prove davvero che hanno modificato l’esito di ogni singolo match.

STEPHEN CURRY

Non si può non partire dall’MVP della lega che sta andando a corrente alterna, ma si sta riprendendo ampiamente nelle ultime partite. Curry sta giocando partite buone e altre meno buone, ma bisogna pur dire che i Warriors sono riusciti indenni in alcune situazioni proprio grazie al loro n.30 ( per informazioni chiedere a Davis che non è riuscito a stoppare un tiro ad occhi chiusi dall’angolo nella prima serie contro i Pelicans). Se poi consideriamo che questa è la terza post-season per Stephen, allora mettetevi comodi sul divano di casa vostra e aspettatevi davvero di tutto.

LeBRON JAMES

Lbj è forse quello più costante, quello più abituato a poter e dover vincere l’anello. In questi Playoff LeBron si è trovato di fronte ad un bivio che sicuramente ha inciso nella sua testa: l’infortunio di Kevin Love. Con la defezione dell’ex Minnesota sono cambiate moltissime cose, il “prescelto” dell’Ohio ha dovuto caricarsi davvero tutto sulle sue spalle e anche se ce ne è come di spazio sul suo groppone, tutto è diventato irrimediabilmente più difficile. Dopo aver battuto gli eroici Celtics di “Gigione” Datome, questi Bulls sembravano davvero un grosso grattacapo. LeBron ha cominciato a prendere le misure e anche grazie all’assenza per infortunio di Gasol nell’ultima gara, è diventato senza dubbio il dominatore della serie nonostante un grandioso Derrick Rose (chiedere anche a lui dove è finito il pallone in gara 5 a 40 secondi dalla fine dopo la stoppata di Lebron).

JAMES HARDEN

Il Barba è sicuramente la stella più deludente di questi playoff in Nba. Nonostante la sua squadra sia approdata al secondo turno, da Harden ci si aspettava qualcosa di più. Troppi quarantelli nella stagione per aspettarsi solo ” discrete” prestazioni. Paul e Griffin fino a gara 4 l’hanno totalmente annullato rubandogli la scena con prestazioni super e oltre anche ciò che si aspettava. In gara 5 Harden ha messo apposto sia la sua barba che le sue cifre con una stupenda tripla doppia. Preludio di un botto finale o incidente di percorso?

PAUL PIERCE

Paul Pierce è la vera sorpresa per l’intera lega, nessuno si sarebbe mai aspettato un’esplosione dell’ex Celtics vista anche una non esaltante regular season con i suoi Wizards. E invece si sa i campioni escono fuori nel momento del bisogno, del vero bisogno. The Truth viaggia con medie e percentuali davvero ottime per un vino “invecchiato” come lui e quel tiro decisivo in gara 3 contro Atlanta, rimarrà negli occhi e nelle menti di molti per tanto tempo. La bellezze estasiante, quella “bassa” velocità delle sue esecuzioni stanno facendo innamorare di nuovo l’intero mondo NBA di Pierce che dopo Brooklyn sembrava un giocatore ormai finito.

JOHN WALL

La stella mancante è proprio John Wall perché nel momento decisivo la fortuna gli ha girato le spalle. Assoluto protagonista sia della stagione che del primo turno di playoff, John Wall ha subito un infortunio grave alla mano sinistra che l’ha costretto a stare lontano dal parquet forzatamente. Eh si perché con lui “sano” in campo parecchi addetti ai lavori dell’Nba sono convinti che in finale di Conference Washington ci sarebbe andata a mani basse. E’ comunque una stella Nba e merita di essere annoverata in questa lista, perché in gara 5 stanotte lui era lì e le fratture non sono sparite: erano rimaste proprio dove erano poche ore prima.

 

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone