Sixers ko in Gara-4 con gli Wizards e in apprensione per Embiid. Mitchell guida i Jazz sul 3-1

Nella notte di Playoff NBA, due le sfide in programma. Non riescono a chiudere lo sweep i Philadelphia 76ers (sarebbe stata la prima volta da 36 anni a questa parte), che cadono alla Capital One Arena con i Washington Wizards per 114-122 e devono anzi preoccuparsi delle condizioni di Joel Embiid, uscito per un problema al ginocchio destro a 36″ dalla fine di un primo quarto che lo aveva visto protagonista (8+6 reb+2 ast e 1 stl). Ospiti che partono forte (16-5 a 7’28” dalla prima pausa), ma Washington reagisce prontamente e chiude i primi 12′ sotto solo di 3 lunghezze (31-28). Dopo un secondo e una buona metà di terzo quarto in grande equilibrio, i ragazzi di coach Brooks provano la fuga, presentandosi agli ultimi 12′ sul +12 (80-92).

I Sixers, comunque, non mollano e rientrano con un break di 14-3 (94-95 con 8’43” da giocare), per poi impattarla sul 106-106 con un tap-in di Green (4’15” dal termine) e tornare un’ultima volta avanti con un 1/2 di Simmons poco dopo (109-108 con 2’47” sul cronometro). Negli ultimi 150″ di gioco, Washington piazza il 5-14 che chiude i conti. Sugli scudi Bradley Beal (27), Rui Hachimura (20+13 reb) e Russell Westbrook, alla 12° tripla-doppia in carriera nei Playoff (19+21 reb e 14 ast). Tobias Harris (21+13 reb e 5 ast) è stato il migliore nei Sixers.

Fanno un passo importante verso le Semifinali di Conference gli Utah Jazz, corsari al FedEx Forum di Memphis anche in Gara-4 (120-113), portandosi così sul 3-1 nella serie contro i Grizzlies. La sfida parte sul filo dell’equilibrio, con il primo periodo a chiudersi sul 34-31 Jazz ed il secondo con gli ospiti avanti di 5 lunghezze (59-54). Al rientro dagli spogliatoi, la squadra di coach Snyder prova a cambiar marcia, in particolare sospinta da Gobert e Mitchell (13 ed 8 nel periodo), toccando per la prima volta in partita la double-digit di vantaggio (64-54 dopo 36″ di gioco); Memphis cerca di non far scappare gli avversari, ritornando sul -1 con un libero di Dillon Brooks (70-69 a 7’15” dall’ultimo intervallo, e 11 nel periodo per il #24).

Ma i Jazz accelerano nuovamente, aiutati anche dagli 11 nel periodo di Clarkson in uscita dalla panchina; e al 36′ il tabellone recita 100-87 per la franchigia con il seed #1 nella Western Conference, con un parziale di 41-33 nella terza frazione. Ma il match non è affatto finito. Sfruttando anche un black-out offensivo degli ospiti, che non segnano dal campo per quasi 7′ (tirando nel complesso 3/21 nel periodo), e un Melton improvvisamente on fire (15 negli ultimi 12′), i Grizzlies ricuciono il distacco fino al -2 (106-104 con 5’30” da giocare). Gli unici tre canestri dal campo di Utah sono le triple dell’ex Conley (2 volte) e di Bogdanovic, fondamentali poiché valgono il +10 Jazz a 2’40” dalla fine (116-106); Memphis prova a rispondere ancora (116-110 a 1’02” dalla sirena), ma i liberi di Gobert e Mitchell fanno calare il sipario sulla partita.

Il #45 ospite è il top-scorer di serata (30+8 ast), supportato in particolare da Jordan Clarkson (24+6 reb) e da Rudy Gobert (17+8 reb). Nelle fila dei padroni di casa, non bastano i ventelli dei vari Ja Morant (23+12 ast e 6 reb), Jaren Jackson Jr. (21+6 reb) e Dillon Brooks (21), oltre alla doppia-doppia di Jonas Valanciunas (14+12 reb).

 

Di seguito, il riepilogo della notte:

EASTERN CONFERENCE

PHILADELPHIA 76ERS (1) @ WASHINGTON WIZARDS (8) 114-122 (3-1)

WESTERN CONFERENCE

UTAH JAZZ (1) @ MEMPHIS GRIZZLIES (8) 120-113 (3-1)

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone