Doncic non basta, passano i Clippers. Colpo Hawks a Philadelphia

In una serie che non aveva finora conosciuto l’espressione ‘fattore campo’, nella decisiva Gara-7 ecco che i Clippers piazzano il colpo decisivo, battendo i Dallas Mavericks con il punteggio di 111-126. Allo Staples Center di Los Angeles, il match comincia all’insegna dell’equilibrio ma, a prendersi la scena da subito, sono le due stelle più attese, Leonard da un lato e Doncic dall’altro. L’ex Spurs e Raptors apre la sua prestazione mettendone 13, spalleggiato da Batum e Mann (7 a testa); dall’altra parte della barricata, però, è immediatamente Luka Magic Show, con lo sloveno autore di 19 punti; buono anche l’apporto di Porzingis (8 nel periodo). Al 12′, i texani conducono 38-35. La musica cambia abbastanza nei secondi 12′. Nei Clippers, mentre Kawhi abbassa i suoi ritmi, si accende George (13 nel periodo), è sostanziale l’apporto dei vari Mann, Batum e Morris; così gli angeleni toccano il +9 (54-63 e 2’42” da giocare). Dallas, però, resta in scia grazie alle magie di Doncic (10 nel periodo) e all’energia sotto canestro di Finney-Smith. Così, alla pausa lunga, il tabellone recita 62-70 Clippers. Da sottolineare l’11/20 da tre della squadra di coach Lue, che tira con un True Shooting Percentage irreale pari all’81%.

Inizio di ripresa di marca Dallas, con un 10-2 firmato Hardaway Jr., Finney-Smith e Marjanovic, per l’aggancio a quota 72 (1’57” giocati); il parziale diventa di 19-6, con un’altra tripla di Finney-Smith ed un canestro dalla media di Porzingis per l’81-76 (6’53” all’ultima pausa). Qui, improvvisamente, i Mavs finiscono la benzina, faticando in difesa e in attacco, dove cominciano a mancare le alternative ad un Doncic stanco; dall’altro lato, invece, i gregari fanno faville. Morris è un cecchino implacabile da oltre l’arco (11 nel periodo), Batum un fattore, così come Kennard, che piazza due triple sul finale di quarto importanti; Leonard poi mette il suo (9) e il super parziale dei Clippers viene praticamente di conseguenza (4-24), per il +15 all’ultima pausa (85-100). Le sensazioni diventano conferme ad inizio quarto periodo: Dallas spara a salve da tre, stanca e sfiduciata; i Clippers, invece, volano sulle ali dell’entusiasmo e di un Leonard super, che firma il +19 (87-106 dopo 2’40” di gioco).

I californiani, però, sembrano alzare un po’ presto il piede dall’acceleratore ed un paio di giocate irreali di Doncic valgono il -7 (107-114 con 2’06” da giocare); a chiudere definitivamente la contesa, però, ecco due bombe in back-to-back firmate Jackson-Morris (107-120 a 1’16” dalla sirena). Finisce 111-126. Nei Clippers risaltano il 50% dal campo (41/82, 20/43 da tre) e il 100% ai liberi (24/24); come prestazioni individuali, quelle di Kawhi Leonard (28+10 reb+9 ast e 4 stl), Marcus Morris (23+5 reb e 7/9 da tre) e Paul George (22+10 ast+6 reb e 3 stl, pur con 5/15 al tiro). Ai Mavericks non basta un Luka Doncic epocale (46+14 ast e 7 reb, con 17/30 al tiro) e le doppie-doppie dei vari Dorian Finney-Smith (18+10 ast), Kristaps Porzingis (16+11 reb) e Boban Marjanovic (14+10 reb), pagando un 27.8% da tre (10/36).

Comincia con una sorpresa la serie di Semifinale ad Est tra Philadelphia 76ers ed Atlanta Hawks, con gli ospiti che portano a casa il primo punto grazie ad un 128-124 sul parquet del Wells Fargo Center. I primi 5′ sono equilibrati (17-16 con 6’54” da giocare); nei minuti successivi, invece, di equilibrio ce n’è ben poco, dato che Atlanta (12 nel periodo di Young) piazza un 25-11 e chiude la prima frazione sul 42-27. Il canovaccio favorevole alla squadra di coach McMillan prosegue nel secondo quarto. Guidata ancora dalla sua stella (altri 13 a referto), Atlanta tocca un massimo vantaggio di +26 (53-27 dopo 2’38” di gioco), per poi andare negli spogliatoi avanti di 20 (74-54), nonostante gli sforzi del duo Harris-Embiid (13 e 8 a referto nel periodo). Un primo tempo da record (nei Playoff, di franchigia) per gli Hawks: maggior numero di punti (74) e maggior numero di triple a segno (13).

Al rientro in campo, Atlanta sembra in pieno controllo delle operazioni, rispedendo gli avversari sul -25 (91-66 a 5’14” dall’ultima pausa); ma Phila (11 per Embiid nel periodo) prova a restare in corsa (99-83 al 36′). La situazione non pare mutare nel quarto conclusivo, dato che Atlanta viaggia ancora in piena double-digit passata la boa di metà frazione (114-97 con 5’21” sul cronometro). I Sixers (altri 11 di Embiid), però, trovano la reazione che pare riaprire la partita, con un break di 4-18 che culmina con un layup del #21 di casa per il 118-115 (1’01” alla fine). Bogdanovic risponde da 3 (121-115), Harris riporta il gap a -3 (121-118 e 28.7″ da giocare); i cinque punti in fila di Collins, però, fanno calare il sipario sulla contesa. Negli Hawks, il top-scorer è Trae Young (35+10 ast); bene anche John Collins (21) e Bogdan Bogdanovic (21+5 ast); 9+2 reb in 18′ (2/4 al tiro e 4/4 ai liberi) per Danilo Gallinari. Nei Sixers, non bastano Joel Embiid (39+9 reb), Seth Curry (21), Tobias Harris (20+10 reb) e Ben Simmons (17+10 ast e 4 stl).

 

Di seguito, il riepilogo della notte:

WESTERN CONFERENCE (PRIMO TURNO)

DALLAS MAVERICKS (6) @ LOS ANGELES CLIPPERS (3) 111-126 (3-4)

EASTERN CONFERENCE (SEMIFINALI DI CONFERENCE)

ATLANTA HAWKS (5) @ PHILADELPHIA 76ERS (1) 128-124 (1-0)

*In grassetto, la franchigia qualificata al turno successivo.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone