Curry da spettacolo al Barclays Center. Sixers travolti dai Jazz, ok i Clippers

Delle tre sfide della notte, gran parte dell’attenzione era concentrata sul big match del Barclays Center tra Brooklyn Nets e Golden State Warriors, Kevin Durant vs Stephen Curry. A spuntarla sono stati i Figli della Baia, vincenti 117-99 al termine di un’altra serata extra lusso del #30 (37+7 reb e 5 ast in 29′, con 12/19 al tiro e 9/14 da tre, 37.esima partita da 9+ triple e quinta da 35+ punti in meno di 30′), tanto da meritarsi l’acclamazione del pubblico avversario (‘MVP, MVP‘); un Curry supportato da Andrew Wiggins (19), Jordan Poole (17+4 reb e 4 ast) e Draymond Green (11+8 ast e 6 reb). Nei Nets, il top-scorer è stato James Harden (24), mentre è incappato in una serata no KD (19+5 reb e 6/19 al tiro). Una partita equilibrata fino alla pausa lunga (63-58); poi, nel terzo periodo, gli Warriors volano via (35-18 il parziale), toccando poi un massimo vantaggio di +28 a metà quarto periodo (113-85).

Ci si attendeva un match combattuto anche alla Vivint Arena di Salt Lake City, dove gli Utah Jazz hanno ospitato i Philadelphia 76ers. Dopo un primo quarto chiuso sul 28-30 Jazz, i padroni di casa hanno spazzato via gli avversari, rifilandogli un parziale complessivo di 38-67 nei due quarti centrali, per poi chiudere la contesa sull’85-120. Sei i giocatori in doppia cifra nella squadra di coach Quin Snyder, con Bojan Bogdanovic a svettare (27+6 reb), seguito da Jordan Clarkson (20+7 reb) e da Rudy Gobert (15+17 reb e 4 blk); nei Sixers, invece, si ‘salvano’ Shake Milton (18 e 7/19 al tiro) e Tyrese Maxey (16).

Infine, allo Staples Center di Los Angeles, i Clippers (stesso record dei Jazz, ovvero 9-5) hanno avuto la meglio sui San Antonio Spurs di coach Gregg Popovich, con il punteggio di 92-106. Una partita a lungo combattuta, che ha vissuto la sua fase decisiva tra la seconda metà del terzo periodo e la prima parte del quarto quando, dal 69-69 (con 5’49” da giocare nella terza frazione) si è passati al 73-91 Clippers (8’55” alla fine); un gap che i texani non sono più stati in grado di ricucire. Sugli scudi Paul George (34+9 reb), ben spalleggiato da Reggie Jackson (21+6 reb, pur con 5/17 da tre); negli Spurs, non sono bastati Dejounte Murray (26+12 reb+9 ast e 3 stl) e Derrick White (19).

 

Di seguito, il riepilogo della notte:

GOLDEN STATE WARRIORS (12-2) @ BROOKLYN NETS (10-5) 117-99

PHILADELPHIA 76ERS (8-7) @ UTAH JAZZ (9-5) 85-120

SAN ANTONIO SPURS (4-10) @ LOS ANGELES CLIPPERS (9-5) 92-106

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone