Parte l'NBA 2020/21: Nets a valanga su Golden State, ai Clippers il derby angeleno

Nella notte italiana ha preso il via la stagione 2020/21 della NBA. Due le sfide in programma, con molti elementi di interesse. Il tip off al Barclays Center, dove i primi Brooklyn Nets con Kyrie Irving e Kevin Durant contemporaneamente sul parquet, e di Steve Nash in panchina, erano opposti ai Golden State Warriors di Stephen Curry, privi però oltre che di Klay Thompson anche di Draymond Green (problema ad un piede).

In campo non c’è praticamente stata partita. I padroni di casa, trascinati proprio dal grande ex e dal #11 (rispettivamente 22+5 reb e 3 stl e 26, con un complessivo 17/32 dal campo, 5/9 da tre), con l’apporto dalla panchina dell’ottimo Caris LeVert (20+9 reb e 5 ast), volano via sin dal primo quarto, toccando il +21 ad 1’25” dalla prima pausa (17-38).

Gli Warriors, nonostante gli sforzi di Curry (20+10 ast ma 2/10 da 3) e del rookie Wiseman (19+6 reb), non rientrano mai nel match e, al contrario, nella ripresa crollano, precipitando fino ad un massimo di -38 a 6’09” dalla fine (78-116). Dopo 48′ di gioco, quindi, il tabellone recita un inequivocabile 99-125 per i Nets, che portano a casa la prima W della stagione. Non ha giocato Nico Mannion, nemmeno presente in panchina per Golden State.

Il secondo match in programma era il più atteso, allo Staples Center di Los Angeles, tra i Lakers Campioni in carica e i Clippers, chiamati ad una stagione di riscatto. E la squadra del debuttante coach Tyronn Lue (inteso ovviamente sulla panchina Clippers) rovina la festa a LeBron e compagni, impegnati prima della partita nella consueta cerimonia di consegna degli anelli.

L’avvio dei Clippers è infatti bruciante: 16-5 dopo 4’03”, addirittura 39-17 ad 1’57” da fine primo periodo, che si conclude sul 39-19 (8 a testa per Ibaka e Leonard). I ragazzi di coach Vogel, comunque, non tardano a scuotersi e nella seconda metà di seconda frazione piazzano un break di 15-27 (17-35 in totale il quarto, con 9 punti per Caldwell-Pope e 7 per James) che vale il -2 alla pausa lunga (56-54).

Match riaperto dunque, ma che non resta a lungo in equilibrio. Negli ultimi due minuti e mezzo del terzo periodo i Clippers riallungano, grazie ad un break di 12-2 che regala l’89-78 con cui si va all’ultimo intervallo. Un break aperto da Kennard e gestito poi da George, con 10 punti di fila (15 nel periodo). Il #13 continua a fare la differenza anche nel quarto conclusivo (11 a referto), tra cui un 3+1 e il canestro che indirizza definitivamente la partita (111-94 a 4’17” dalla conclusione). Ai Lakers non basta un periodo da 31 punti e gli 11 a referto di Kuzma per rientrare.

Il match termina sul 116-109 per i Clippers, che ringraziano Paul George (33+6 reb e 13/18 al tiro, 5/8 da tre), supportato da Kawhi Leonard (26 e 10/26 al tiro) e da Serge Ibaka (15+6 reb). Non bastano ai Lakers i soliti LeBron James (22+5 reb e 5 ast) ed Anthony Davis (18+7 reb), oltre alle buone prestazioni di Dennis Schroder (14+12 reb e 8 ast), Montrezl Harrell (17+10 reb) e Kyle Kuzma (15).

 

Il riepilogo delle sfide della notte, 22 dicembre 2020:

GOLDEN STATE WARRIORS (0-1) @ BROOKLYN NETS (1-0) 99-125

LOS ANGELES CLIPPERS (1-0) @ LOS ANGELES LAKERS (0-1) 116-109

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone