I Nuggets stendono i Grizzlies, Randle fa godere i Knicks. Nets di rimonta a Boston, bene Warriors, Kings, Suns e Twolves

La notte NBA ha visto la disputa di dieci partite, con riflettori in particolare puntati sulla Ball Arena di Denver, per lo scontro al vertice della Western Conference tra Nuggets e Memphis Grizzlies. Ad aggiudicarsi la partita sono stati i padroni di casa (97-113), grazie ad un parziale di 6-27 nei primi 7′ del quarto periodo ed alle prove dei vari Michael Porter Jr. (26+8 reb), Jamal Murray (22+9 ast e 5 reb) e Nikola Jokic (18+18 reb e 10 ast), iniziando a mettere una seria ipoteca sul seed #1, visto che il margine sui Grizzlies (27+10 ast per Ja Morant) si allarga ora a 6 partite. Si avvicinano i Sacramento Kings, che battono di misura (127-128) i Los Angeles Clippers, ottengono la 5° W di fila e vanno ad una sola partita dalla franchigia del Tennessee. Al Golden 1 Center, i padroni di casa sprecano un +13 di vantaggio a metà quarto conclusivo, con Paul George a firmare due volte il +1 Clippers (la seconda a 33.1″ dalla fine); dopo un errore di Fox, gli ospiti perdono un pallone sanguinoso e sull’azione seguente Covington manda in lunetta Sabonis, che fa 2/2 (e 127-128) con 7″ da giocare; sull’ultima azione, stavolta George sbaglia la tripla della vittoria. Per i Kings sugli scudi De’Aaron Fox (33+7 reb e 7 ast), Domantas Sabonis (23+10 reb e 7 ast) e Harrison Barnes (20+7 reb); ai Clippers (5° ko consecutivo) non bastano PG13 (28+8 ast e 7 reb), Russell Westbrook (27+10 ast) ed Eric Gordon (21).

Quinto successo di fila anche per i Campioni in carica. I Golden State Warriors devono sudarsela, ma alla fine la spuntano al Chase Center sui New Orleans Pelicans (25+6 reb e 5 ast per C.J. McCollum), sconfitti 99-108. Top-scorer un Klay Thompson sempre più decisivo (27), coadiuvato dall’ottimo Jonathan Kuminga (19+7 reb e 4 stl) e da un Jordan Poole meno preciso di altre sere ma cecchino dalla lunetta (18+7 ast e 3/13 al tiro e 12/12 ai liberi). Difendono il seed #4 dall’assalto dei californiani i Phoenix Suns, corsari allo United Center di Chicago grazie ad un secondo tempo da 65-40 di parziale (125-104 il finale). Devin Booker è il migliore (35+6 ast e 5 reb); ottime ‘spalle’ Josh Okogie (25) e Kevin Durant (20+9 reb e 6 ast); ai Bulls non sono sufficienti DeMar DeRozan (31+6 ast) e Zach LaVine (27). Mantenendoci nel Wild West, da sottolineare anche i successi di Minnesota Timberwolves e Oklahoma City Thunder. I primi espugnano la crypto.com Arena di Los Angeles (110-102 ai Lakers), vanificano la gran prestazione di Anthony Davis (38+5 reb) e si portano ad appena mezza partita dal 6° posto dei Dallas Mavericks; migliore dei suoi Rudy Gobert (22+14 reb), seguito a ruota da Anthony Edwards (19+5 reb e 4 stl). I secondi, invece, battono 103-130 al Paycom Center gli Utah Jazz (20+10 reb per Lauri Markkanen e 16+3 reb per Simone Fontecchio), tenendo vive le speranze di Play-In (distanti 1.5 partite). Nella serata dei Thunder brilla Aaron Wiggins (27), supportato dai vari Jalen Williams (20+6 reb e 4 stl), Luguentz Dort (19+4 stl) e Josh Giddey (18+13 ast e 6 reb).

Spostiamoci ad Est, dove le partite maggiormente degne di attenzione si sono giocate al TD Garden di Boston e alla Miami-Dade Arena. Nella casa dei Celtics, i ragazzi di coach Mazzulla subiscono una bruciante rimonta da parte dei Brooklyn Nets, capaci di risalire dal -28 (23-51 a 7’23” dalla pausa lunga) al +10 finale (115-105), per la rimonta più grande vista finora questa stagione. Mikal Bridges (38+10 reb) è il trascinatore degli ospiti, con i vari Cam Johnson (20+5 reb), Dorian Finney-Smith (17+9 reb) e Spencer Dinwiddie (17+8 ast) a fare la loro parte; lato Celtics, non bastano stavolta Jaylen Brown (35+5 reb) e Jayson Tatum (22+13 reb e 5 ast). Pazzo il finale in quel di Miami, dove i New York Knicks battono 122-120 gli Heat e portano a casa la W consecutiva numero 8, avvicinando il seed #4 dei Cavs (-1 partita) ed allontanando il seed #7, occupato proprio dai floridiani (+4.5 partite). Una sfida combattuta, che ha visto le due squadre arrivare all’ultimo minuto di gioco sul 116 pari. Un 2+1 di Randle porta gli ospiti sul 119-116 (56″ dal termine), prima di 4 punti in fila di Herro (119-120 con 23″ da giocare); l’ultima azione Knicks vede Randle rischiare per ben due volte di perdere il pallone, prima di lasciar andare una tripla fuori equilibrio, che va a bersaglio (1.1″ alla sirena) e fa festeggiare New York. Lo stesso #30 è l’MVP (43+9 reb), supportato da Jalen Brunson (25+8 ast) e da Immanuel Quickley (21); gli sforzi dei vari Jimmy Butler (33+8 reb e 5 ast), Tyler Herro (29+8 reb e 6 ast) e Bam Adebayo (18) non sono abbastanza per la squadra di coach Spoelstra.

Completiamo il quadro con le vittorie di Atlanta Hawks ed Orlando Magic. La franchigia della Georgia supera 111-129 alla State Farm Arena i Portland Trail Blazers, avvicinando proprio gli Heat, ora lontani solo mezza partita. Da sottolineare il career-high di Dejounte Murray (41+6 ast e 5 reb), spalleggiato da Trae Young (23+11 ast e 7 reb), mentre il solito Damian Lillard (33+8 ast) e Cam Reddish (25) non riescono ad evitare il terzo ko di fila ai Blazers. I Magic, infine, espugnano 117-106 il parquet dello Spectrum Center di Charlotte, abbattendo gli Hornets con una gran serata di Paolo Banchero (31+6 reb e 5 ast e 13/26 dal campo). A Charlotte non bastano i ventelli di Kelly Oubre Jr. (29+10 reb) e di Terry Rozier (22+6 ast).

Di seguito, il riepilogo della notte:

ORLANDO MAGIC (27-37) @ CHARLOTTE HORNETS (20-45) 117-106

PORTLAND TRAIL BLAZERS (29-34) @ ATLANTA HAWKS (32-31) 111-129

BROOKLYN NETS (35-28) @ BOSTON CELTICS (45-19) 115-105

NEW YORK KNICKS (38-27) @ MIAMI HEAT (33-31) 122-120

PHOENIX SUNS (35-29) @ CHICAGO BULLS (29-35) 125-104

UTAH JAZZ (31-33) @ OKLAHOMA CITY THUNDER (29-34) 103-130

MEMPHIS GRIZZLIES (38-24) @ DENVER NUGGETS (45-19) 97-113

NEW ORLEANS PELICANS (31-33) @ GOLDEN STATE WARRIORS (34-30) 99-108

LOS ANGELES CLIPPERS (33-33) @ SACRAMENTO KINGS (37-25) 127-128

MINNESOTA TIMBERWOLVES (33-32) @ LOS ANGELES LAKERS (30-34) 110-102

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone