Nba Recap, PG13 e Kawhi battono i Celtics. Vittorie per Toronto, Dallas e Denver

Undici le partite nella notte Nba che ha fatto registrare tra tutte le notizie, sicuramente l’esordio stagionale dal primo minuto di Kawhi Leonard e Paul George contro i Boston Celtics.

Un match che ha avuto bisogno del tempo supplementare per essere deciso, tra due formazioni che sicuramente arriveranno in fondo in questa stagione Nba.  Una partita intensa e combattuta che ha visto sicuramente come protagoniste le due stelle di LA (25+8 assist per George, 17 per Leonard) e Tatum (30 punti alla sirena con 12/24 dal campo) ma che è stata risolta dai gregari della panchina di coach Doc Rivers. Bravi i padroni di casa a rimanere in partita anche sul -10 dell’ultima frazione, meno intraprendenti nello sfruttare l’ultima azione che ha poi aperto le porte al supplementare. Essenziali nella vittoria le prestazioni di Lou Williams e Patrick Beverley (14 punti + 16 rimbalzi). Vince LA dopo un overtime 107 – 104 ma onore ai Celtics che saranno sicuramente protagonisti tra qualche mese in post season.

Ancora decisivo Luka Doncic nella notte contro i Golden State Warriors: il giocatore sloveno si regala un’altra serata da assoluto protagonista, seppur contro la dilaniata squadra di Steve Kerr, chiudendo già al primo quarto con cifre irreali (22 punti, 5 rimbalzi,5 assist), arrotondando verso la tripla doppia in 14 minuti restanti concessi da coach Carlisle. Poco da commentare sulla partita, finita già dopo la prima frazione con un pesantissimo 44-16.  Buone le prove di Porzingis e Hardway nel match che i Mavs stravincono all’American Airlines Center con il punteggio di 142-94.

Altra serata da Mvp per Giannis Antetokounmpo che mette a referto l’ennesimo 30+10 della sua incredibile stagione e trascina i suoi Bucks alla nona vittoria negli ultimi 10 incontri. Giannis è spaziale, perfetto dal mid- range (11/11 al termine della gara), in un match complicato nell’ultima frazione di gioco in cui Milwaukee, concede ben 44 punti agli avversari. Bravi gli uomini di coach Budenholzer a gestire il vantaggio accumulato nel terzo quarto (38-22) e a reagire alla sfuriate offensive di Trae Young e Hunter (25 punti e career high per lui). Continua a correre Milwaukee che vince sul campo di Atlanta 135-127.

Dopo 3 vittorie consecutive, si interrompe la striscia di risultati utili per Orlando che cade contro i Raptors. Tanta sfortuna per i Magic che vedono uscire per lo stesso infortunio (problema alle caviglie) sia Vucevic che Gordon. Van Vleet e Siakam sono gli autentici trascinatori in casa Toronto: la squadra di Nick Nurse è ancora imbattuta in casa in questa stagione, gran parte del merito è dei due eroi delle Finals del 2019. Vincono i Raptors 113-97.

Altra sconfitta per i New York Knicks che cadono in trasferta contro i Sixers. Match molto intenso tra le due formazioni , con gli ospiti in vantaggio anche di 17 lunghezze nell’arco dei 4 periodi. Embiid trascina letteralmente i suoi alla rimonta in ultimo quarto da 35-25 (doppia doppia per il centro di Phila da 23 punti e 13 rimbalzi), recuperando in extremis la partita. Attimi di tensione tra l’All Star dei Sixers e Marcus Morris protagonisti di un faccia a faccia dopo uno scontro di gioco. Buona prova anche per Ben Simmons (18 punti + 13 assist) che ricorderà sicuramente questa partita per aver messo a bersaglio la sua prima tripla in Nba. Per New York buone prove per Morris, Randle e Ntikilina. Vince Phila al Wells Fargo Center 109-104.

Periodo nero per gli Spurs di Gregg Popovich che cadono malamente per la settima volta consecutiva. Gravi problemi difensivi per i texani che subiscono per 138 punti dai Wizards trascinati dal solito immancabile Bradley Beal (33 punti alla sirena). Nonostante l’ottima prova di DeMar DeRozan che scollina oltre quota 30 e la prima partita in doppia cifra anche del nostro Marco Belinelli, San Antonio subisce ben 75 punti negli ultimi due periodi, un dato preoccupante e allarmante. Bertans e Smith fanno la voce grossa nella metà campo offensiva per Washington (21 punti per entrambi alla sirena), che vince 138-132.

Cade Houston dopo ben 8 vittorie consecutive per mano di Denver che gioca una partita ordinata e senza sbavature, tenendo la squadra di Mike D’Antoni sotto quota 100 punti realizzati. Jokic gioca una partita solida (27 punti e 12 rimbalzi), i compagni di squadra sono pronti ad assisterlo e soprattutto a resistere alle sfuriate del Barba, apparso meno lucido rispetto alle ultime uscite. Per Harden partita da 27 punti, 7 rimbalzi e 7 assist, in leggero calo rispetto alle ultime prestazioni. Capela e Westbrook non riescono a mettere una pezza alla serata non irresistibile del loro compagno di squadra, in una partita dal ritmo basso e con pochi possessi. Vince Denver 105-95.

Vince Utah che si vendica subito contro Minnesota, vittoriosa solo qualche sera fa a Salt Lake City. Percentuali oscene al tiro pesante per i T-Wolves (14-45 alla sirena finale) che trovano invece di fronte il duo Bogdanovic – Mitchell in serata più che positiva dal punto di vista offensivo. A decidere la gara è il parziale di 12-0 che Utah ha fatto registrare nel quarto periodo, a cui Minnesota non ha saputo rispondere. Ottima prova da 22 punti per Andrew Wiggins al rientro dopo 3 partite, serata incolore per Towns che mette a referto solo 14 punti, in un match difficile per lui dal punto di vista dei falli spesi. Utah vince contro i T-Wolves 103-95.

Negli altri match della notte Detroit cade contro Chicago trascinata dai 24 punti di Markkanen, lo stesso succede ai Cavs che cadono malamente all’American Airlines Center contro gli Heat di un favoloso Duncan Robinson che mette a segno il suo career high da 29 punti. Vince Brooklyn anche senza Irving (terzo match out per problemi alla spalla) ma trascinata da Allen e Dinwiddie che spazzano Charlotte 101-91.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone