NUGGETS – Lawson ed Afflalo guidano la rinascita di Denver

Insieme ad Afflalo, Ty Lawson è il principale artefice della risalita dei Nuggets (foto da: si.com)
Insieme ad Afflalo, Ty Lawson è il principale artefice della risalita dei Nuggets (foto da: si.com)

Se c’è una squadra che ha saputo cambiare volto, rispetto ad un inizio di regular season davvero deficitario, questi sono i Denver Nuggets. La franchigia del Colorado, con coach Brian Shaw a dirigere le operazioni, ha vissuto un avvio di stagione caratterizzato da un attacco in difficoltà e una difesa che a tratti pareva una fetta di Emmenthal, con una mancanza di alchimia tra i vari giocatori del roster tale da spingere a pensare ad una stagione molto dura, in controtendenza con i pronostici iniziali, che vedevano nei Nuggets una delle possibili pretendenti ad un posto nei Play-Off, benché intorno alla 8° posizione ad Ovest.

In effetti, le prime due settimane sono state pressoché un incubo: se si esclude la vittoria con Detroit all’esordio, Denver è incappata in 6 L consecutive, con numeri davvero esplicativi sulla situazione della squadra: 101 punti di media in attacco (di per sé non male) e 111 concessi agli avversari; decisamente troppo. Il solo Ty Lawson a cercar di non far naufragare la nave, mentre molti altri decisamente sottotono, a partire da un Faried lontano parente di quello ammirato ai Mondiali e lo scorso anno; male anche i vari Afflalo, Mozgov e Chandler, con un apporto della panchina spesso insignificante, con in più un Gallinari ancora ai box.

La stagione comincia a girare con la vittoria in casa dei disastrati (dagli infortuni) Pacers, il 14 Novembre, trascinati dai 17 di Afflalo e dalla doppia doppia di Lawson (11+10 ast). Dopo l’inopinata sconfitta con i Knicks, la vera svolta si è avuta alla Quicken Loans Arena di Cleveland (17/11), al cospetto dei favoritissimi Cavs dei Big Three James-Irving-Love, abbattuti dalla grande prova ancora del duo Afflalo-Lawson (24 e 23+12 ast). Questa sorprendente vittoria esterna è stata la prima di una serie di 5 W consecutive, che hanno permesso ai Nuggets di raggiungere il 50% nel rapporto tra W e L, battendo 114-109 i Bulls (25/11). Il recentissimo back-to-back con i Suns non ha fatto altro che confermare il record dei bianco-azzurri, sconfitti in Arizona, ma poi capaci di travolgere Bledsoe&co tre notti fa, per 122-97.

Danilo Gallinari, in cerca della forma migliore per sospingere Denver alla post season (foto da: gazzetta.com)
Danilo Gallinari, in cerca della forma migliore per sospingere Denver alla post season (foto da: gazzetta.com)

Ma cosa è cambiato? I ragazzi di coach  Shaw hanno modificato lo stile di gioco, aumentando l’aggressività in entrambi i lati del campo e la lucidità nella fase offensiva, troppe volte affidata all’iniziativa dei singoli nei primi match. Questa metamorfosi ha portato Denver, nelle ultime 9 partite giocate, ad una media punti realizzata di 108.8, e subiti pari a 101.1; un miglioramento evidente. Ampliando la visuale, i Nuggets si sono issati al 4° posto sia per quel che riguarda l’attacco (105.5) che i rimbalzi (45.3), mentre sono 16° per assist a partita (20.9) e 26° per punti concessi (105.5). Ovviamente, è cambiato anche il contributo di giocatori determinanti, per le fortune di questa squadra. Con Lawson (16.3 punti, 41.8% dal campo, 10.0 assist e 1.3 palloni rubati in 35.6 minuti medi di impiego) ed Afflalo (14.6 punti, 45.3% dal campo in 30.4 minuti medi di impiego) confermatisi i migliori, abbiamo alcuni giocatori che si stanno rendendo protagonisti di un rendimento sempre crescente. A partire da Kenneth Faried, il quale pare aver superato il momento di appannamento durato quasi tutto il mese di Novembre; l’atleticità e la presenza sotto le plance di The Manimal saranno fondamentali per il prosieguo della stagione di Denver. Importante è anche il contributo del reparto lunghi, con Chandler e Mozgov entrambi in doppia cifra (rispettivamente 12.9 e 10.0), con il russo di San Pietroburgo miglior rimbalzista della squadra (7.5).

Per quel che ci riguarda più da vicino, prosegue il reintegro di Danilo Gallinari, altro tassello che risulterà decisivo per le chance di post season. Dopo lo spavento del primo incontro con i Suns, Danilo ha dimostrato di aver superato tutte le paure, più che normali dopo le vicissitudini passate dal ragazzo di Sant’Angelo Lodigiano, con una prova confortante, condita da 11 punti (4/7 dal campo) e 8 rimbalzi in 23’ di impiego. Ovvio, la strada verso il pieno recupero e una forma al livello di quella esibita nella prima parte di 2012-13 è ancora lunga. Il sogno Play-Off dei Nuggets, senza ombra di dubbio, passa anche dalle mani del nostro Gallo.

Questo mese di Dicembre, che partirà stanotte con la partita di Salt Lake con i Jazz, rappresenterà la cartina di tornasole sulle velleità della franchigia dell’owner Stan Kroenke. Ben 16 partite attendono i Nuggets, con i riflettori puntati sul periodo tra l’Immacolata e il 19: sei match dove Denver dovrà affrontare, nell’ordine, Toronto (fuori), Miami, Houston (fuori), San Antonio, ancora Houston e i Clippers. Il difficile arriva adesso.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone