One of those nights: i numeri della notte Nba

Altra nottata da grandi numeri in Nba. Record (positivi e negativi) battuti o eguagliati, straordinarie prestazioni individuali e di squadra. Tutto, o quasi, nello stesso momento, come tradizione impone.

Partiamo, e non potrebbe essere altrimenti dai Golden State Warriors. Che vincano non fa francamente più notizia (ora siamo a 17-0 e domani all’Oracle Arena arrivano i Sacramento Kings). Ma il bello è che i ragazzi di Kerr trovano ogni sera un nuovo motivo per far parlare di loro. Contro i Suns (nella partita dal punteggio più alto della stagione fino ad ora, 116-135) è stato siglato il nuovo record di franchigia per numero di triple mandate a bersaglio: ora l’asticella è fissata a quota 22 (su 38 tentativi per un 58% che ha dell’incredibile), a -1 dal record assoluto che appartiene agli Orlando Magic di Van Gundy e fatto registrare nel marzo del 2009 (pareggiato da Houston nel 2013 proprio contro Golden State). Superfluo parlare dell’ennesima prestazione monstre di Steph Curry: 41 punti (11/20 dal campo, 9/16 da tre), 8 assist e 6 rimbalzi in poco più di tre quarti e mezzo. Non così, invece, per quella di Leandro Barbosa: 21 punti in 23 minuti, con 8/9 al tiro e un perfetto 5/5 dall’arco. Menzione d’onore obbligata anche per Draymond Green, all’ennesima tripla doppia che passa sotto silenzio a causa dei fenomeni che si ritrova accanto: 14 punti, 10 rimbalzi e altrettanti assist in 33 minuti.

Oh, a proposito degli Orlando Magic di cui sopra: la vittoria contro i Bucks porta la firma di un Elfryd Payton sempre più convincente da 22 punti e 10 assist.

L’altra faccia della luna è costituita, ovviamente, dai Philadelphia 76ers: sconfitta consecutiva numero 17 in questo inizio di stagione, con le L di fila che diventano 27 se si considera anche il finale della scorsa annata. Record negativo all time non solo per la Nba, ma anche per tutti gli sport professionistici americani: superati anche i Tampa Bay Buccaneers (Nfl) che tra il 1976 e il 1977 si fermarono a quota 26. Stavolta a vestire i panni di giustiziere di Phila è stato James Harden: 50 punti (14/28 e 6/12 da tre), 9 rimbalzi, 8 assist e terzo cinquantello nelle ultime due stagioni, primo in assoluto della lega.

Buone notizie anche per gli Oklahoma City Thunder che, nonostante la serata di appannamento di Westbrook, hanno (ri)trovato un Durant che, dopo il rientro dall’infortunio, viaggia a 31 punti di media a partita: contro i Pistons KD35 ha scritto 34 (10/22 dal campo, 4/9 da tre) con 13 rimbalzi. Numeri che ha provato ad eguagliare Kawhi Leonard nella vittoria degli Spurs contro i Nuggets di un ottimo Gallinari (16 punti): 25 (11/18 e 2/4), più 7 rimbalzi, più 6 assist, più 5 stoppate.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone