Phoenix Suns, Bledsoe e Booker le basi per la rinascita

DOVE L’ABBIAMO LASCIATA
Sotto il sole dell’Arizona l’obbiettivo di coach Earl Watson deve passare per forza di cose dal tentativo di cancellare l’orrenda stagione 2015/2016 chiusa con sole 23 vittorie e 59 sconfitte ( peggio solo nella stagione del debutto NBA 1968/69). Un calvario iniziato con l’infortunio di Bledsoe a dicembre che costrinse l’allora Head Coach Jeff Hornacek (licenziato  a febbraio), a promuovere Brandon Knight, anche lui mai all 100% fisicamente, nel ruolo di starting guard e affidandogli grossa parte del peso offensivo. Fiducia ripagata? Non proprio. Per lui è stata la miglior stagione in termini di punti con quasi 20 di media, ma è l’efficienza offensiva del 24enne di Miami, unita alle troppe palle perse, a non aver convinto. Inoltre, una squadra che ha concesso troppo sulla sua metà campo non può che ripartire dalla difesa, con Chandler uomo chiave e chiamato a svolgere un ruolo fondamentale in campo e fuori, considerata la sua esperienza. La chiave sembra proprio il gruppo, compattato in estate come dichiarato dagli stessi Bledsoe e Chandler.

IL MERCATO ESTIVO
“I rookie devono giocare e devono farlo ora.” I tre giovani arrivati in estate saranno dunque un’arma da utilizzare subito perchè: “Sbagliare aiuta a non avere paura a confrontarsi e migliorare.” ha aggiunto Watson nel Media Day. Dragan Bender è sicuramente l’uomo da tenere d’occhio. Il diciottenne croato di 216 centimetri è stato scelto alla numero 4 nell’ultimo draft, e non avendo giocato molto nella sua ultima avventura al Maccabi Tel Aviv, avrà bisogno del campo per conoscersi e farsi conoscere. Marquese Chriss(19 anni), scelto con l’ottava dai Kings e poi girato proprio a Phoneix, fa della fisicità un’arma importante e l’aiuto del veterano Chandler potrebbe farlo maturare rapidamente dal punto di vista tecnico.
Tyler Ulis invece è un’importante innesto per il reparto guardie. Arriva da Kentucky, dove ha dimostrato di essere uno dei migliori leader del college basketball. Il mercato ha visto poi il ritorno di Jared Dudley e sopratutto di Leandro Barbosa, reduce dall’esperienza Warriors. Ecco dunque il perfetto mix di giovani e veterani voluto da coach Watson.

Eric Bledsoe 26 anni (foto da somosnba.com)
Eric Bledsoe 26 anni (foto da somosnba.com)

L’UOMO FRANCHIGIA

Non può che essere Eric Bledsoe. Solo 31 partite giocate la scorsa stagione prima dell’infortunio al menisco di fine dicembre. Il suo programma di recupero si è concentrato sul perdere peso svolgendo sessioni di Yoga e Boxe, e curando al meglio l’alimentazione.
Se dovesse riuscire finalmente a giocare una stagione libero da guai fisici potrebbe regalare soddisfazioni e anche l’utilizzo di Knight dalla panchina gioverebbe all’intero sistema di gioco mantenendo la profondità del roster, una delle armi di questi Suns 2016.

 

SU COSA PUNTARE

Come detto, il plotone di giovani che fanno di Phoenix una delle franchigie più giovani della lega, è un punto di partenza per la stagione che deve necessariamente essere quella della rinascita. Tra questi non ci siamo dimenticati del 19enne Devin Booker. Il giovane talento ha disputato la scorsa stagione in crescendo culminate con il career high (35 punti) al Pepsi Center di Denver. Le sue sessioni di allenamento del tiro dall’arco sono diventate virali in estate.

IL PRONOSTICO

Una stretta forbice che va dalle 30 alle 34 vittorie potrebbe essere già un passo avanti, piccolo ma pur sempre un passo, verso la rinascita. Con Kings e Lakers sarà battaglia per il terzo posto della Pacific Division

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone