Rockets, Harden: "L'intesa con Westbrook ci sarà sicuramente. Ci conosciamo da sempre"

Ultimo in ordine di tempo, ma non meno sorprendente, all’interno della Free Agency probabilmente più folle di sempre, il passaggio di Russell Westbrook agli Houston Rockets, con contemporaneo approdo di Chris Paul agli Oklahoma City Thunder, è una di quelle operazioni destinate a scatenare tante discussioni ed interrogativi tra fan ed addetti ai lavori.

In particolare, la domanda che un pò tutti si fanno è se Harden e Westbrook possano funzionare nella stessa squadra. A rispondere al quesito è stato lo stesso The Beard, durante un evento promozionale a Houston: “Per Russell si è aperto un nuovo capitolo dopo 11 anni ai Thunder. Ma ho parlato con lui e so che è contento di questo cambiamento. Noi lo accoglieremo a braccia aperte, e sono certo che per lui sarà facile inserirsi nel nostro gruppo“.

Lo conosco fin da quando eravamo bambini, siamo amici e questo rende tutto diverso; lui si fida di me e io di lui” – continua Harden – “Quando parli di giocatori con così tanto talento, le cose si sistemano da sole. Ti parli, vai in campo e dai tutto, migliori possesso dopo possesso, partita dopo partita. Quando hai giocatori intelligenti con voglia di sacrificarsi, le cose sono destinate a funzionare, sempre“.

Un compito comunque non semplice, quello che attende coach Mike D’Antoni. Anche se James è convinto che sarà semplice per lui convivere con il ritrovato compagno di squadra: “Ogni volta che metti in campo due futuri hall of famer sia che funzionerà. Cercheremo di ottenere il massimo da questa convivenza, ma non dovrò cambiare il loro modo di giocare, ne sono sicuro. Avere massima libertà aiuterà anche Westbrook, e lui aiuterà noi. Siamo una buona squadra e dobbiamo migliorare per arrivare al Titolo“.

A chi gli chiede del suo rapporto con Chris Paul, Harden replica netto: “Ho letto tante falsità su di noi. Chiaramente, come compagni che hanno voglia di vincere, ogni tanto è capitato di discutere; ma è sempre finito tutto lì. È parte del basket. Io e Chris abbiamo sempre avuto un buon rapporto, e lo abbiamo anche adesso, che non siamo più compagni di squadra“.

Durante l’evento, infine, si è verificato anche un siparietto tra la stella della franchigia texana ed un ragazzino, il quale gli ha chiesto il perché ha cominciato ad usare il suo ‘traveling step-back’, come definito dal ragazzino. “In NBA, specialmente al livello più alto, devi trovare dei modi per migliorare ogni anno. Devi cercare un modo per crearti un vantaggio, ogni singolo anno. Ed è quello che sto facendo; e fidati, non è passi“, ha spiegato Harden.

Quest’anno mi presenterò con qualcosa di più creativo, che sembrerà passi ma non lo sarà” – annuncia l’MVP 2017/18 – “Anche quando sono stato in viaggio tra Europa e Cina, ed anche qui negli States, ho visto molti ragazzini della tua età (riferito a quello che gli ha posto la domanda, ndr) lavorare sul proprio step-back e su mosse per migliorarlo, in modo da crearsi un vantaggio che li renderà migliori sui propri coetanei. Questo è quello che faccio anche io. Anche se poi dovessero cominciare a fischiarmi ‘passi’, io continuerò a trovare modi per essere creativo e per ottenere un impatto sul Gioco“.

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone