Rondo si prende Dallas, vittoria scaccia-crisi per Detroit, buon successo per i Nets. Nowitzki (ri)entra nella storia

BROOKLYN NETS @ BOSTON CELTICS 109-107
Nonostante l’aria di cambiamento in casa Nets (Deron parte dalla panchina), Brooklyn passa al TD Garden. In un primo quarto all’insegna dell’equilibrio, a metà periodo Bradley alza per l’accorrente Green che schiaccia i due punti del 13-11. Nel secondo quarto, il copione non cambia, con le squdre che viaggiano punto a punto: da un lato, Plumlee fa sentire la propria presenza sotto le plance, dall’altro Boston si affida alle scorribande dei propri piccoli, su tutti Bradley. Al rientro dagli spogliatoi, i Celtics provano a cambiare marcia: la schiacciata in campo aperto di Green vale il 64-72 a metà frazione. Il periodo si chiude con il buzzer beater di D-Will che vale il 79-86. Nell’ultimo quarto, Jack trova il pareggio a quota 99. La tripla di Sullinger (101-104, 2’) complica i piani di Brooklyn. La risposta arriva puntuale da Alan Anderson che quasi casualmente trova la tripla del pareggio pochi secondi più tardi e a 28’’ dalla sirena, il palleggio-arresto.tiro di Jack vale il +2 Nets. Sul 109-107, Boston ha 1.7’’ per provare a mandarla all’overtime: da fondo campo la rimessa di Green arriva perfetta nelle mani di SUllinger, ma il suo fade-away balla sul ferro e poi esce.
BROOKLYN NETS:
Johnson 9, Garnett 6, Plumlee 14 (12 reb), Karasev 7, Jack 27, Lopez 8, Anderson 15, Williams 8, Bogdanovic 4, Teletovic 11.
BOSTON CELTICS: Green 22, Sullinger 19, Zeller 14, Bradey 17, Smart 5, Nelson 5, Olynyk 11, Turner 3, Wright 4, Crowder 3, Bass 4, Wallace.

(foto da: sportspyder.com)
(foto da: sportspyder.com)

INDIANA PACERS @ DETROIT PISTONS 109-119
 Finalmente tornano al successo, i Pistons, proprio dopo aver tagliato Josh Smith. La forza di Detroit era e continua ad essere il reparto lunghi: Drummond fa la voce grossa e sull’alzata di Jennings schiaccia il 17-24 a 4’ dalla prima sirena. La giocata sarà replicata sul pick&roll ma stavolta ad alzare è DJ Augustin, mentre il numero 0 è sempre il finalizzatore: 35-40 dopo quattro minuti del secondo periodo. Dall’altra pate arriva puntuale la risposta dell’ex di partita, Stuckey, che piazza la tripla del 46-48. Proprio la guardia dei Pacers dovrà interrompere prematuramente la sua partita: in uno scontro di gioco si procura una brutta contusione alla faccia andando a sbattere contro Jerebko. Nel terzo quarto c’è l’allungo decisivo dei Pistons: prima dall’arco e poi con un lay-up, in entrambi i casi in transizione, Caldwell-Pope manda i suoi sul +14, un vantaggio che riusciranno a gestire per il resto della partita. Nessun minuto per Gigi Datome.
INDIANA PACERS: S. Hill 14, West 6 (11 reb), Hibbert 19, Stuckey 9, Watson 14, Miles 3, Allen 10, G. Hill 13, Scola 14, Sloan 4, Copeland 3, Washington.
DETROIT PISTONS:
Singler 9, Monroe 19 (15 reb), Drummond 20, Caldwell-Pope 15, Jennings 14 (10 ast), Jerebko 10, Butler 3, Augustin 14, Meeks 13, Anthony 2.

LOS ANGELES LAKERS @ DALLAS MAVERICKS 98-102
Senza Bryant, i Lakers non riescono nell’impresa all’American Airlines Center; Nowitzki sempre più nella storia: supera Hayes nella classifica degli scorer all-time. Partono forte i Mavericks, con un parziale di 0-10 grazie all’alley-oop sull’asse Rondo-Chandler. Nel secondo periodo, Young prova a ricucire lo strappo: una tripla in transizione vale il -2 Lakers (28-30). All’inizio del terzo, Dirk riscrive la storia: il jumper dalla media che vale il 42-50; Kobe si alza in piedi e lo applaude, insieme a tutto il palazzetto. Nell’ultimo quarto, Young e Boozer tentano di raggiungere Dallas, ma ancora Rondo ispira Chandler che in volo appoggia l’alzata di Rajon al vetro subendo fallo, per il 79-89. Un minuto dopo, con la tripla di Rondo, Dallas allunga sul +16. A poco vale lo sforzo offensivo finale dei Lakers.
LOS ANGELES LAKERS:
Johnson 11 (10 reb), Davis 10 (11 reb), Hill 12 (10 reb), Ellington 12, Price 7, Young 15, Boozer 18, Lin 5, Sacre 2, Clarkson 6.
DALLAS MAVERICKS: Parsons 12, Nowitzki 14, Chandler 5 (12 reb), Ellis 15, Rondo 21, Harris 6, Villanueva 13, Smith, Jefferson 6, Barea.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone