Silver: "Non sospendere Green è stata una decisione difficile"

Adam Silver, commissioner NBA, si è presentato ai microfoni di ESPN, per spiegare il perchè la Lega ha deciso di non sospendere Draymond Green, dopo il calcio nelle parti basse rifilato a Steven Adams, durante Gara-3 delle Western Finals tra Warriors e Thunder.

 

Non possiamo sapere cosa c’è nel cuore di una persona” – esordisce Silver – “La realtà, comunque, è che dobbiamo fare di tutto per determinare l’intenzionalità di un gesto. Prendiamo i colpi alla testa, ad esempio. Se qualcuno rifila un pugno in faccia ad un avversario, viene sospeso. Ma abbiamo visto in molte serie, tra cui nei Playoff di quest’anno, dei giocatori che hanno colpito degli avversari in volto. Stessi risultati ma sanzioni diverse“.

 

Per Silver, quindi, è fondamentale ascoltare la versione degli arbitri i quali, essendo in campo vicini ai giocatori, posseggono molte informazioni con le quali arrivare ad una decisione: “Gli arbitri hanno una sensazione, dal campo. Sono inseriti nel contesto. Sentono i giocatori mentre parlano e mentre discutono tra di loro. E’ un insieme di informazioni che noi abbiamo. E siamo anche in grado di vedere quando Draymond Green dice ‘E’ un tipo di basket naturale per me’. Quindi, quando agita la gamba, è un movimento solito da parte sua? Lo riconosco, è stata una chiamata molto difficile. Noi abbiamo indagato e abbiamo stabilito che l’aggiornamento da Flagrant 1 a Flagrant 2 fosse appropriato. Ma, in questo caso, abbiamo deciso di non sospendere il giocatore“.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone