Team USA, Colangelo: "Una convocazione di Anthony sarebbe stata solo una distrazione"

Nel mentre Team USA continua la propria preparazione e marcia di avvicinamento ai Mondiali di Cina 2019, sotto la direzione di coach Gregg Popovich e del suo staff, cercando possibilmente di non perdere altri pezzi, continua a tener banco il secco no alla convocazione di Carmelo Anthony, che qualcuno tra gli addetti ai lavori aveva prospettato.

Un ‘Melo’ che, a 35 anni, è free agent ormai da Febbraio, quando venne tagliato dai Chicago Bulls, a conclusione di un periodo molto negativo, con le esperienze fallimentari con le maglie di Oklahoma City Thunder e Houston Rockets.

Jerry Colangelo, AD di USA Basketball, ha parlato proprio di Anthony, intervistato da Chris Mannix di Sports Illustrated, ha spiegato i perché del no all’ex Nuggets e Knicks: “Capisco perché il suo agente stia lavorando in questo modo, vuole metterlo in vetrina e offrigli un’altra occasione. Ma l’unico modo in cui Anthony potrà essere soddisfatto è ricevendo una chiamata da un’altra franchigia NBA. Negli ultimi tempi è stato aggressivamente sui media, con dichiarazioni del tipo ‘…Sento di poter ancora giocare. Ho bisogno solo dell’opportunità, bla bla bla’“.

Per noi di Team USA sarebbe stato più una distrazione che altro, e ne abbiamo discusso” – prosegue Colangelo – “Dobbiamo concentrarci sulla squadra; abbiamo un insieme di nuovi giocatori e rimarremo fedeli a questo gruppo. Quando inserisci un elemento diverso, perdi qualcosa in ogni caso. E’ stato questo il motivo. Non c’è niente contro Carmelo, io gli voglio bene. Ma penso che non sarebbe stata una cosa giusta per il nostro programma al momento“.

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone