Team USA, Pat Ewing: "Ci sono tanti giocatori forti dal resto del mondo. Vincere è più difficile"

L’esordio di Team USA nel torneo olimpico di Tokyo 2020 è stato tutt’altro che indimenticabile, dato che i ragazzi guidati da coach Gregg Popovich si sono dovuti inchinare alla Francia, vincente 83-76. Sul tema della competitività delle selezioni made in USA, rispetto al resto del mondo, si è pronunciato uno dei componenti del mitico Dream Team di Barcelona ’92, Pat Ewing.

Chiaro, durante queste Olimpiadi tiferò per la squadra di coach Popovich” – dice Ewing – “Peccato che, visto il periodo in cui viviamo, siamo costretti a perdere giocatori a causa del protocollo COVID. Vincere ora è più facile o più difficile di alcuni anni fa? Sicuramente più difficile, essendoci tanti grandi giocatori NBA provenienti dalle altre parti del mondo. I giocatori attuali sono cresciuti guardando il Dream Team; noi dominavamo il mondo, ma ora il mondo ci ha quasi raggiunti“.

A proposito di Dream Team, questo il ricordo di Ewing: “Di quel bellissimo periodo ricordo ogni cosa, non solo le partite ma anche gli allenamenti. Eravamo tutti grandissimi giocatori e davamo il massimo in ogni circostanza. Si crearono anche bellissimi legami, come con Larry Bird o Chris Mullin. Certi ricordi restano per sempre, indimenticabili“.

Da ex stella dei Knicks, non poteva mancare un pensiero sulla franchigia della Grande Mela, tornata quest’anno ai Playoff dopo un’assenza di otto anni, facendo i complimenti a coach Thibodeau: “Tom è un grandissimo allenatore e un amico. Un allenatore con una grande etica del lavoro, in grado di trasmettere tanto ai ragazzi; due caratteristiche che lo rendono straordinario“.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone