The Undefeated lancia il "2016-2017 All-NBA Snub Team"

La discussione sugli esclusi di lusso dai primi 3 quintetti NBA sarà lunga e le ripercussioni per alcuni giocatori saranno anche gravose per quanto riguarda le situazioni contrattuali. The Undefeated, il sito di cultura pop di ESPN, ha proposto un vero e proprio quarto e alternativo quintetto composto solo ed esclusivamente dagli snubs, gli snobbati illustri. La divisione che il team di The Undefeated è riuscita a fare segue quella utilizzata per gli altri quintetti ufficiali, quindi in base ai ruoli. Scopriamo chi fa parte del 2016-2017 All-NBA Snub Team:

  1. KYRIE IRVING: Cleveland Cavaliers, 25.2 ppg, 5.8 apg, 3.2 rpglos-angeles-lakers-cleveland-cavaliers-850x560
    L’esclusione di Uncle Drew è probabilmente la più clamorosa. Un giocatore così importante e così maledettamente decisivo in un contesto in cui gravita tale LeBron James non può essere sottovalutato così. I dati, che spesso offendono un giocatore dal talento come quello che ha a disposizione Kyrie, sono strabilianti nonostante le uscite a vuoto siano state più di quelle dello scorso anno. Un’assenza che non trova alcun tipo di fondamento pratico e teorico.
  2. DAMIAN LILLARD: Portland Trail Blazers, 27.0 ppg, 5.9 apg, 4.9 rpg Mar 15, 2015; Toronto, Ontario, CAN; Portland Trail Blazers guard Damian Lillard (0) during their victory against the Toronto Raptors at Air Canada Canada Centre. The Trail Blazers beat the Raptors 113-97. Mandatory Credit: Tom Szczerbowski-USA TODAY SportsStagione sicuramente da alti e bassi ma mai come stavolta Lillard, l’eterno snobbato, meritava un posto tra i primi 15 migliori giocatori della Lega. Ha saputo caricarsi sulle spalle gran parte della squadra, condividendo le responsabilità con un giocatore come CJ McCollum. Dunque, il fulcro centrale è stato il #0 dei Portland TrailBlazers e chiedere una stagione andando a fare i PO ad Ovest e con 27 punti di media, con picchi altissimi post ASG, non è da tutti. Anzi, probabilmente solo DAME Dolla è in grado di fare certe cose.
  3. PAUL GEORGE: Indiana Pacers, 23.7 ppg, 6.6 rpg, 3.3 apg NBA: Indiana Pacers at Toronto Raptors
    Quando facevamo riferimento alle ripercussioni contrattuali negative parlavamo proprio di Paul George. Il #13 dei Pacers è riuscito a portare una squadra davvero limitata ai PO, caricandosela sulle spalle negli ultimi due mesi di stagione e riuscendo in un’impresa che Indianapolis ricorderà per un bel po’. Non hanno convinto tante cose di questa stagione ma non si può certo mettere in discussione un talento cristallino come quello di George. Come può un giocatore che viene spesso inserito nella Top10 dei giocatori NBA offensivamente essere escluso da questi quintetti? Meriterebbe un posto in questa nuova Top15.
  4. GORDON HAYWARD: Utah Jazz, 21.9 ppg, 5.4 rpg, 3.5 apg Utah Jazz v Phoenix Suns
    Probabilmente dopo Kyrie Irving è l’esclusione che nessuno si aspettava di vedere. Tutti abbiamo controllato almeno due volte per controllare se c’era il suo nome e non trovarlo è stata una grande delusione. Talento spropositato, forza in costante crescita e leadership silenziosa ma efficace: la stagione dei Hayward, senza mezzi termini, è stata strepitosa e i suoi Jazz devono tanto al suo franchise-player se sono arrivati tra le prime 8 squadre della NBA. La cavalcata contro i Clippers l’ha visto come sempre protagonista, affermandosi come spina nel fianco per qualsiasi tipo di difesa. Gordon Hayward è il nuovo snub-man per eccellenza perché sembrava impossibile non inserirlo tra i 15 migliori giocatori della stagione. Eppure…
  5. DEMARCUS COUSINS, New Orleans Pelicans, 27 ppg, 11 rpg, 1.3 bpg NBA: Preseason-Los Angeles Clippers at Sacramento Kings
    Basterebbero i numeri per capire della grande ingiustizia ma sembrano non convincere. La doppia-doppia di media lo pone su un livello simil-Towns per la portata dell’esclusione. Eppure neanche questi numeri sono bastati per farlo entrare nel terzo quintetto NBA, preferendo altri tipi di giocatori, probabilmente meno scomodi. La stagione di DMC, al di là della questione comportamentale, è stata incredibile per efficacia e qualità di pallacanestro giocata. Non vederlo tra i primi centri è un vero peccato. Il centro più talentuoso deve essere fuori da un contesto come questo, preferendo giocatori come DeAndre Jordan? Sembra uno scherzo…

 

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone