Top & Flop Cleveland-Toronto: Irving dominante, Lowry irriconoscibile

Il primo atto delle Eastern Conference Finals viene archiviato col risultato più prevedibile. Sonora vittoria dei Cavaliers e ben poco rimane ai Toronto Raptors, se non l’enorme smacco subito. Andiamo ad analizzare i migliori e peggiori della gara appena conclusasi.

TOP

Kyrie Irving: per il momento, si era tenuto su cifre nella norma, per uno come lui. Forse l’aria di Finals gli ha dato alla testa e ha espresso quel gioco irridente che ne fa uno dei simboli di questa Lega. Oltre i punti, che sono arrivati e tanti (27), conta anche il come: solo una tripla, con un 11-17 dal campo, che vuol dire essere risultato imprendibile in penetrazione per la difesa avversaria.

LeBron James: niente ciabatte, stavolta, perché con un paio di schiacciate ha fatto saltare la Quicken Loans Arena. Tutti tiri a basso rischio, per LBJ, che opta per soluzioni facili e chiude con percentuali altissime dal campo. Come per Irving, la difesa di Toronto non riesce a trovare valide contromisure su di lui, e questo è più per meriti propri. Un paio di passaggi per i backdoor sono un piacere per gli occhi.

(www.bleacherreport.com)
(www.bleacherreport.com)

FLOP

Kyle Lowry: si era già parlato della necessità dei Raptors di avere lui e DeRozan in buone serate per avere delle chance concrete nella serie. I presagi sono quelli sbagliati, però, in una giornata da dimenticare su entrambe le metà del campo. La sua incostanza potrebbe risultare fatale e per le prossime volte è consigliabile attaccare di più Irving dal palleggio: con la difesa approssimativa di Love è difficile pensare che si tema di cercare il ferro. Chiudere con 0 tiri liberi e 0-7 da tre farebbe optare per la nostra soluzione.

Cory Joseph: Casey non lo tiene molto in campo, per quelli che sono gli standard abituali. Questo anche perché nel tempo che resta in campo non lascia un segno positivo. Si fida troppo dei propri mezzi, ma siamo alle ECF e la mano può tremare più del previsto. Anche lui è chiamato a trovare soluzioni significative per fermare Irving, che se ne prende gioco in più occasioni.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone