Un grande Bargnani guida i Knicks, Chicago e Houston vincono ma sudano

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NEW YORK KNICKS @ DETROIT PISTONS 121-115 (2 OT)
Grande spettacolo quello andato in scena a Auburn Hills. Ci sono volute, infatti due tempi supplementari per far arrendere i Pistons. Il primo tempo è targato totalmente Detroit, con i padroni di casa che più di una volta provano l’allungo decisivo; dopo i primi 24’, i Pistons sono sopra di 12 (41-53). Al rientro dagli spogliatoi, i Knicks cambiano marcia, guidati da un Hardaway Jr. in grande spolvero, ma che dovrà abbandonare la partita anzitempo dopo che il suo compagno di squadra Amundson lo colpisce con una gomitata involontaria, aprendogli una ferita sulla fronte. La rimonta, ad ogni modo, si conclude a fine terzo quarto, quando Bargnani si libera di Monroe e va a schiacciare il 63-62. Detroit a fine del quarto periodo tenta un nuovo allungo, ma ancora il Mago è lì a rispondere colpo su colpo. I Pistons sono avanti di tre a 10’’ dal termine, ma Galloway si inventa una tripla in transizione da 8 metri che manda le squadre al primo overtime. Il primo tempo supplementare si conclude 10-10, mentre il secondo viene deciso dal canestro con fallo di Larkin, che manda New York sul +4 a 28’’ dal termine.   
NEW YORK KNICKS:
  Early 2, Amundson 17 (14 reb), Bargnani 25 (12 reb), Hardaway Jr. 18, Galloway 12, Thomas 7, Aldrich 2, Smith 9, Larkin 16, Shved 11, Wear, Acy 2.
DETROIT PISTONS: Prince, Monroe 28 (13 reb), Drummond 21 (15 reb), Caldwell-Pope 19, Jackson 16, Tolliver 6, Butler 2, Lucas III 4, Meeks 16, Williams 3.

MINNESOTA TIMBERWOLVES @ CHICAGO BULLS 89-96
Senza Rose, i Bulls trovano lo stesso il successo sui T’wolves. Primo quarto abbastanza equilibrato, dove un insolito Noah comincia a dispensare assist ai compagni, concludendo i primi 12’ con 7 passaggi decisivi a referto. Ma le cose in casa Chicago non vanno per il meglio: nel secondo quarto Gibson atterra male con il piede sinistro e si procura un distorsione alla caviglia che non gli permetterà di rientrare in campo. 44-51 è il risultato con cui si chiude il primo tempo. Ma non appena comincia il terzo quarto, Minnesota infila un parziale di 7-0 e pareggia subito i conti. I canestri di Butler continuano a tenere i T’wolves a distanza di sicurezza; la tripla di Dunleavy e il canestro di Butler negli ultimi 3’, mettono al sicuro risultato e vittoria.
MINNESOTA TIMBERWOLVES:
 Wiggins 14, Payne 6, Pekovic 12 (11 reb), Martin 18, Rubio 15 (10 ast), Dieng 4, Neal 9, LaVine 9, Budinger, Robinson 2.
CHICAGO BULLS: Dunleavy 21, Gibson 4, Noah 11 (12 reb), Butler 28 (12 reb), Brooks 6, Snell 12, Mirotic 8, Hinrich 4, Mohammed 2, Moore, McDermott.

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BROOKLYN NETS @ HOUSTON ROCKETS 98-102
 Sfiora l’impresa, Brooklyn, al Toyota Center di Houston. I Nets, inoltre, partono fortissimo: prima infilano un parziale di 12-2, poi chiudono il primo quarto sul 36-25. La rimonta dei Rockets si concretizza sul finire del quarto, dopo i canestri dei protagonisti inattesi: Jones e Ariza, che con la sua tripla impatta a quota 48. Nonostante la grande partita di Jones, le squadre continuano a rimanere in perfetto equilibrio anche nel terzo periodo. Ad inizio dell’ultimo quarto, Anderson trova il canestro del sorpasso (80-78) ma nell’azione colpisce Prigioni allo zigomo sinistro con il gomito: l’argentino non rientrerà più in campo. I Nets continuano a crederci ma nel finale si disuniscono: Beverley ha tutto lo spazio per mandare a bersaglio la tripla del +6 a 80’’ dal termine. Brooklyn ritorna a -1, ma a quel punto è uno step back di Harden che rimette le cose a posto e lancia Houston per la vittoria.
BROOKLYN NETS:
Anderson 13, Johnson 13, Plumlee 15, Brown 14, Williams 15, Jack 4, Lopez 12 (12 reb), Young 9, Jefferson 3.
HOUSTON ROCKETS:
Ariza 20, Jones 26 (12 reb), Motiejunas 11, Harden 15 (12 ast), Beverley 9, Smith 10, Terry 5, Brewer 6, Prigioni, Dorsey.

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone