Warriors, Durant: "Mai avrei immaginato di poter raggiungere quota 20.000 punti"

La partita che stanotte, alla Oracle Arena, i Golden State Warriors affronteranno contro i Los Angeles Clippers avrà una valenza doppia per Kevin Durant. Innanzitutto, l’MVP delle Finals 2017 tornerà in campo dopo uno stop di tre partite per un problema al polpaccio destro; soprattutto, però, stanotte KD potrebbe raggiungere o superare la fatidica quota di 20.000 punti in carriera.

Basteranno 25 punti alla stella dei Figli della Baia per diventare il secondo giocatore più giovane di sempre (29 anni, 3 mesi e 12 giorni) a raggiungere questo obiettivo, dietro solo a LeBron James (28 anni e 17 giorni). In più, KD diventerà il quinto di sempre a toccare quota 20.000 punti prima dei 30 anni, come prima di lui, oltre a LBJ, anche Kobe Bryant , Wilt Chamberlain e Michael Jordan.

Raggiunto da ESPN, Durant ha ammesso che non è semplice per lui realizzare il valore di questa impresa, soprattutto accostato a simili mostri sacri. “Non avrei mai pensato che il mio nome potesse essere compreso nella stessa conversazione con nomi simili. Sapere di appartenere ad un gruppo del genere è speciale per me” – dice Durant – “Non è mai stato un mio obiettivo contare i punti realizzati. Non gioco a basket per questo. Ma riuscirci prima dei 30 anni è un qualcosa di speciale. Non è scontato, vista quanto è breve la lista di giocatori che ci sono riusciti in passato“.

Durant, quindi, sottolinea di essersi sempre posto obiettivi sul breve termine: “Quando arrivai nella Lega, il mio obiettivo era quello di vincere il Rookie of the Year. Poi sono andato avanti. Il secondo anno volevo i 25 punti di media a partita. Ogni anno mi sono posto un obiettivo. Ma mai di raggiungere 20.000 o 30.000 punti. Mi sono sempre concentrato un giorno alla volta, cercando sempre di stare sul pezzo. E adesso eccomi qui“.

Ho riflettuto molto riguardo da dove sono arrivato e quanto sono cresciuto” – conclude KD  – “Penso tutto il tempo a coloro i quali sono stati miei compagni di squadra, e ai miei avversari, che mi hanno spinto a diventare quello che sono adesso. Ho avuto momenti straordinari come questo da giocatore e cerco solo di ricordare i momenti speciali che mi hanno fatto arrivare a questo punto, contribuendo a darmi ancora più motivazione per migliorare sempre più“.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone