ACCADE OGGI, 29/10/2010: Boston, TD Garden, Rondo il Monello e l’ennesima tripla doppia. I 24 assist sono un record!

 

THE CLINIC. L’etimologia della parola è chiaramente di origine inglese e il suo significato più generale corrisponde ad un incontro con un gruppo di allievi selezionati e più meritevoli. Ai clinic partecipano i migliori talenti sia in termini di giocatori sia in termini di allenatori e conoscitori del gioco. Insomma, una sorta di convegno per migliorare un aspetto del gioco e per far comprendere a chi è più pronto le soluzioni dinamiche maggiormente efficaci. E allora com’è possibile che un singolo giocatore venga soprannominato THE CLINIC? Per rispondere a questo domanda dobbiamo introdurre prima la sua storia, la sua formazione e i suoi numeri. Nasce a Louisville, Kentucky, il 22 febbraio del 1986 da un padre che all’età di 7 anni se n’è andato e da una madre che per mantenere una famiglia formata da 4 figli lavorava il più possibile. Si interessa prima al calcio ma non convinto si spostò sul fronte cestistico, incoraggiato anche dalla mamma che preferiva la pallacanestro per rinforzare il gracile corpicino del figlio. Se ancora non avete inteso di chi siamo parlando, il nostro personaggio è Rajon Pierre Rondo, playmaker dei Boston Celtics dal 2006. Decise di frequentare la Lousiville Eastern High School per 3 anni, guadagnandosi il settimo posto nella classifica dei migliori talenti dello stato, per poi trasferirsi alla famosa Oak Hill Academy del Virginia. Qui iniziano ad uscire i primi incredibili di un uomo che si delinea mentalmente e fisicamente molto distante dagli altri “ragionatori” in campo: nel suo anno da senior, Rondo distribuì 31 assist in una sola partita, ad appena 4 dallo storico record nazionale di 35 assist. Scelse poi di giocare per Kentucky, nonostante fosse inizialmente intenzionato a giocare per Louisville, la grande rivale dell’università nel Virginia. Arriviamo a giorni un po’ più recenti perché anche il suo percorso per arrivare ai Celtics non è stato tranquillo: è stato la 21ª scelta assoluta dei Suns nel draft del 2006; Phoenix decise, poi, di scambiarlo con i Boston Celtics assieme a Brian Grant per la scelta del primo giro dei Cleveland Cavaliers nel draft del 2007, più una somma economica. Le prime stagioni non sono affatto esaltanti, gioca poco e non rende come al college. Davanti a lui Delonte West, non proprio l’esempio migliore che vorresti dare al tuo rookie. rajon-rondo-back-passWest la stagione successiva andrà via e così Doc Rivers decide di affidargli le chiavi della squadra in mano e lui ripaga questa fiducia con delle cifre più che positive per un giocatore al secondo anno: 10.2 punti di media, 6.6 assist di media e 4.1 rimbalzi di media. Le stagioni a seguire andranno increscendo, tanto che molti addetti ai lavori trasformeranno i Big3 di Boston (Pierce, Garnett e Allen) nei Big4, inserendo anche Rajon. Non sono solo i Big3 a trasformarsi, ma anche i soprannomi che a Rondo vengono attribuiti: oltre The Clinic viene definito come Mr. Triple Double! Perché Mr. Triple Double è facile da intuire ma quello che, invece, non è pensabile è ogni singolo numero delle sue triple doppie, piuttosto frequenti. Un solo immenso dato in questione domina in casa Celtics: il numero di triple doppie in carriera è arrivato a 28! Parliamoci chiaro, non che la gestione di Rajon sia sempre brillante, sotto controllo e ragionata ma è proprio questo che lo rende unico nel suo genere. L’avvocato Buffa lo soprannominerà Rondo il Monello perché non ascolta praticamente nessuno ma quando i numeri sono quelli, c’è ben poco da rimproverare. 4237 assist in 505 partite disputate (media di 8.4 assist a gara in carriera), con l’annata 2009-2010, quella successiva al titolo, davvero da incorniciare: 794 assist (career-high in una stagione) in 81 partite disputate (9.8 di media). Se cercate nella classifica degli assistman ogni epoca non compare Rondo, neppure tra i primi 50 posti. Ma le classifiche dicono tutto e non dicono niente perché la qualità, la bellezza estetica degli assist di Rondo probabilmente appartiene a poche persone che hanno calcato parquet di una certa importanza. Ci focalizziamo su un suo altro record. Precisamente 4 anni fa, Rajon il Monello faceva registrare una delle più inverosimili triple doppie del decennio: 10 punti, 10 rimbalzi e 24 assist, career high! Era la seconda partita stagionale per i Celtics che ospitavano i New York Knicks dei vari Stoudemire, Gallinari, Felton e Wilson Chandler. Dall’altra parte Boston rispondeva con i big4 e Shaquille O’Neil, squadra d’altri tempi. Una partita molto combattuta, decisa nel finale dal solito immarcabile Paul Pierce e conclusasi col punteggio di 101-105 per i padroni di casa. I numeri che abbiamo descritto in precedenza per The Clinic sono stati realizzati in 45’ di gioco e in condizioni fisiche non del tutto ottimali, come spesso è accaduto. Ad aiutare quei pazzeschi dati di Rondo intervennero, come si vede bene dal video, The Captain & The Truth (25 punti con 4/6 dall’arco) e Kevin Garnett (24 punti con 12/17 dal campo). Un playmaker decisamente come non ne sono mai nati per questo gioco e un uomo che con la sua fantasia senza limiti imbarazza il sistema. Rajon Rondo è così, prendere o lasciare. Conviene prendere perché se è vero che gli occhi vogliono la loro parte, il Monello li riempie di gioia ogni volta che tocca la palla.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone