Anthony e i Knicks rovinano la festa ai Cavs. Dallas facile su Utah mentre Minnesota batte Detroit

DETROIT PISTONS @ MINNESOTA TIMBERWOLVES 91-97

Due giganti a confronto: Andre Drummond (Pistons) e Nikola Pekovic (Twolves) (foto da: sportspyder.com)
Due giganti a confronto: Andre Drummond (Pistons) e Nikola Pekovic (Twolves) (foto da: sportspyder.com)

Prima vittoria per i Twolves (1-1) che, al Target Center di Minneapolis, hanno la meglio sui Pistons (0-2), grazie ai 19 punti di Thaddeus Young e ai 17 e 10 rimbalzi di Nikola Pekovic, in pieno recupero dopo la borsite ad un piede che ne ha condizionato l’estate. A Detroit, con Datome ancora una volta non utilizzato da Van Gundy, non bastano i 24 punti di Butler e i 20 di Augustin per evitare il ko. Il primo periodo è all’insegna dell’equilibrio, tanto da terminare 21-21; in evidenza, per gli ospiti, Drummond con 6 punti (alla fine, per lui, doppia doppia da 11 e 12 rimbalzi). Stesso copione anche nei secondi 12’, con Minnesota che non riesce ad andare oltre il +3 di massimo vantaggio in tre occasioni, e Detroit che arriva massimo al +4 (27-23 dopo 1’42” con un canestro di Caldwell-Pope). All’intervallo lungo, i Twolves sono avanti di uno (44-45). Il 3° quarto è quello della svolta: Pekovic lotta come un leone sotto le plance, mettendone a segno 9 nel periodo e costringendo Drummond a commettere 3 falli nei primi 5’ del secondo tempo. Con lui fuori, i Pistons crollano fino al -19, grazie ad un layup di Young (51-70 a 4’56” dalla sirena), prima di un parziale recupero in chiusura di periodo,con un contro break di 14-5, propiziato dagli 8 punti di Butler (71.4% dal campo); da segnalare, per i padroni di casa, anche 6 punti del rookie Wiggins. Dopo 36’, il tabellone recita 65-75 per Minnesota. Un po’ a sorpresa, nell’ultimo quarto Detroit torna in partita, anche se una tripla di Kevin Martin (assist di Mo Williams) riporta i Twolves avanti di 13 a poco meno di 10’ dalla fine (67-80). Da questo momento in poi, un Butler caldissimo (16 punti nel solo 4° periodo) conduce i suoi ad un break di 21-8, culminante nella tripla dell’88-88 dello stesso 34enne prodotto della University of Connecticut, a 1’43” dalla sirena. Ci pensa, però, Young a fermare l’emorragia, rispondendo per le rime con una tripla a 1’28” dalla fine che da il via al contro break dei Minnesota (3-9) con il quale si chiude il match.

DETROIT PISTONS (0-2): Jerebko 4, Singler 5, Drummond 11 (12 reb), Caldwell-Pope 11, Jennings 4, Butler 24, J. Smith 10, D.J. Augustin 20, J. Anthony 2, Datome, Dinwiddie, Mitchell, Monroe

MINNESOTA TIMBERWOLVES (1-1): Wiggins 8, LaVine, Pekovic 17 (10 reb), Brewer 8,  Rubio 11, Dieng 4, T. Young 19, K. Martin 12, Muhammad 2, Bennett 4, Mo Williams 13, Hummel, Budinger

 

NEW YORK KNICKS @ CLEVELAND CAVALIERS 95-90

Grande partita di Carmelo Anthony, che trascina i suoi al successo sui Cavs con 25 punti (foto da: bleacherreport.com)
Grande partita di Carmelo Anthony, che trascina i suoi al successo sui Cavs con 25 punti (foto da: bleacherreport.com)

Non proprio il debutto che LeBron e tutta Cleveland si aspettavano. A causa anche di una prestazione sottotono del “Prescelto” (“Non ho pressato. Non ho fatto abbastanza”, dirà a fine gara), i Knicks di coach Fisher (1-1) ammutoliscono la Quicken Loans Arena, sospinti dai 25 punti di un ottimo Carmelo Anthony; ai Cavs (0-1), non bastano, oltre ai 17 di James (5/15 dal campo e ben 8 palle perse), i 41 punti della coppia Irving-Love, con il secondo capace di conquistare anche 14 rimbalzi. Eppure, la serata non era iniziata male per Cleveland: a 6 punti in fila di Anthony, i locali rispondono con un 2-14 di parziale che vale l’8-16 a metà primo periodo, con un layup di Varejao; Love ci mette appena 13” per bagnare il suo esordio in Ohio (assist di Irving), mentre LeBron deve aspettare 5’30” per tornare a segnare con la maglia che lo lanciò nel firmamento NBA nel 2003. Dopo aver toccato anche il +9, i Cavs chiudono avanti i primi 12” per 18-25. I Knicks “ammirati” a Boston sembravano la vittima sacrificale perfetta per l’esordio dei nuovi Big Three di Cleveland; invece, i ragazzi della Grande Mela non ci stanno e combattono, anche se Fisher deve fare i conti con l’assenza di Calderon, sostituito bene da Larkin (9 punti e 5 assist in 28’). Dopo essere finiti anche a -11 (canestro di Thompson dopo 1’37” per il 20-31), i Knicks si rifanno sotto fino al pareggio (40-40), siglato da Larkin a 2’08” dalla sirena di fine primo tempo, che si conclude sul 42-44 Cavs, grazie a due liberi di Irving e un canestro di Thompson. Fisher trova un ottimo contributo dalla panchina,come con Shumpert, il quale realizza 5 dei suoi 12 punti totali nei primi 4’ del 3° quarto, mandando i suoi sul +5 (51-46); Cleveland torna avanti con 6 punti in 2’ di Irving, ma le triple di Anthony (autore anche di una splendida schiacciata) e Prigioni, unite ai canestri di Stoudemire (8 a referto) e Jason Smith (12 per lui), propiziano il +7 ospite a 2’12” dalla sirena (67-60), che costringe coach Blatt al time-out. Il parziale si conclude con gli ospiti avanti 67-64. Emozioni nel 4° periodo. Varejao riporta avanti i suoi (69-70 a 10’07”); New York risponde alla grande, con un break di 11-1 culminante con una tripla di Anthony per l’80-71 (6’18”), con anche 4 punti di un ottimo Acy (8 e 10 rimbalzi alla fine per lui). Allora, LeBron e Irving provano a trascinare i compagni alla rimonta, ma i Knicks rispondono colpo su colpo; un layup di Kyrie, a 1’43” dal termine, vale il -3 (88-85), ma prima J.R. Smith poi Anthony (gran jumper dalla linea di fondo in faccia a LeBron a 25” dalla sirena) condannano Cleveland alla sconfitta.

NEW YORK KNICKS (1-1): Jason Smith 12, C. Anthony 25, Dalembert, Larkin 9, Shumpert 12, Stoudemire 8, Acy 8 (10 reb), Prigioni 6, J.R. Smith 11, Hardaway Jr, Wear 2, Aldrich 2, Early

CLEVELAND CAVALIERS (0-1): Dellavedova 6, James 17, Varejao 10, Waiters 10, Irving 22, Thompson 6, Love 19 (14 reb), Miller, Marion, Haywood, Harris, Jones, Kirk

 

UTAH JAZZ @ DALLAS MAVERICKS 102-120

Dirk Nowitzki (Mavs) contrastato da Joe Ingles (Jazz) . Per il tedesco 21 punti a referto (foto da: beaumontenterprise.com)
Dirk Nowitzki (Mavs) contrastato da Joe Ingles (Jazz) . Per il tedesco 21 punti a referto (foto da: beaumontenterprise.com)

Tutto facile per Dallas (1-1) che, all’American Airlines Center, riscatta il ko di misura all’esordio con gli Spurs battendo Utah (0-2). Gran prova di squadra per i Mavs, i quali portano ben 7 giocatori in doppia cifra, con Parsons e un Nowitzki evergreen sugli scudi, entrambi con 21 punti a referto; ottima prova anche per Aminu, con una doppia doppia da 16 e 10 rimbalzi. Agli ospiti non risultano sufficienti le buone prove dei vari Hayward (16), Favors (17 e 11 rimbalzi), Burke (16) e Burks (15) per evitare la seconda L di fila. La partita è segnata da un primo tempo mostruoso, offensivamente parlando, di Dallas, capace di rifilarne 69 ai malcapitati Jazz. Chandler bagna il suo ritorno in Texas con ben tre schiacciate da alley-oop nel solo primo periodo, dove un po’ tutti, da Nowitzki ad Ellis (14 a referto per lui), passando per Parsons e Wright (14 punti) si divertono; dall’altra parte, Hayward fa quel che può per provare a tenere i suoi in partita (9 punti nel periodo), ma dopo 12’ il tabellone recita 20-36 per Dallas. I Mavs non si fermano neanche nel 2° quarto: Barea firma il +21 (24-45 a 8’41” dalla sirena); i canestri di Chandler e Parsons valgono il +25 (35-60 a 3’47”); Aminu, con un libero, realizza il +29, massimo vantaggio, a 1’23” dall’intervallo lungo (38-67). Le due squadre tornano negli spogliatoi sul 44-69. Il secondo tempo vede i Mavs placare la loro furia agonistica, consentendo a Utah di limare un po’ di svantaggio. Nel 3° periodo, terminato 73-93, si mettono in evidenza, per i padroni di casa, Aminu (8 punti) e, per gli ospiti, Burks (11 punti su 15 totali). Puro garbage time negli ultimi 12”, con il distacco tra le due squadre sempre a cavallo dei 20 punti in favore di Dallas.

UTAH JAZZ (0-2): Hood, Hayward 16, Kanter 11, Burks 15, Burke 16, Favors 17 (11 reb), Gobert 5, Clark 3, Exum 2, Ingles 2, Novak 6, Evans

DALLAS MAVERICKS (1-1): D. Harris 12, Parsons 21, Chandler 13, Ellis 14, Nelson 5, Aminu 16 (10 reb), Nowitzki 21, Wright 14, Barea 4, Jefferson, Crowder, G. Smith, Villanueva

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone