Cleveland - Toronto, Top&Flop di Gara 5: i Big Three dominano, deludono tutti i Raptors

Se in questa serie si poteva definire “fondamentale” una gara al meglio delle 7, quella era proprio Gara 5, vinta e stravinta dai Cleveland Cavaliers con uno dei passivi più pesanti di sempre. Alla fine della gara il tabellone della Quicken Loans Arena reciterà 78-116 e ulteriori commenti sarebbero superflui perchè per una volta il risultato finale rispecchia il divario visto sul parquet. Arrendevoli i Raptors, forse fin troppo prematuramente. Dopo un brutto inizio, dovuto soprattutto all’aggressività dei padroni di casa, Lowry, DeRozan e coach Casey non sono riusciti neanche mai ad avvicinarsi ai Cavs che hanno dominato in lungo e in largo una partita che risposta l’inerzia dalla parte dei wine-and-gold.

TOP

The Cleveland Cavaliers’ Big Three – Dopo una orrenda Gara4 all’Air Canada Centre, Kyrie Irving e Kevin Love erano chiamati a riscattare cifre e prestazioni non adatte né al loro nome né alla loro fama. LeBron lo sa, gli lascia il palcoscenico libero per l’intero primo quarto (LBJ chiuderà con soli 4 punti il 1Q sui 37 realizzati da Cleveland) e loro ripagano con un inizio scoppiettante, aggressivo ed estremamente preciso. Preciso sarà forse il migliore dei Big Three, Kevin Love, autore di un primo tempo da 6/6 dal campo e 19 punti messi a referto, aggiungendo 2 stoppate e una palla rubata. Se il primo tempo è del californiano, il secondo è di Uncle Drew, giocatore a cui fa particolarmente bene l’aria di casa. Chiuderà il primo tempo con 12 punti, piazzandone 11 anche nel secondo tempo e terminando la gara con 23 e un positivo 9/17. Le solite scorribande, i soliti crossover letali e i consueti jumper che tanto hanno fatto soffrire la difesa di Toronto in G1, in G2 e in parte anche in G4. L’ultimo, ma non ultimo, tassello è LeBron James: un Re nervoso, spesso a colloqui con gli arbitri (spesso con ragione, altre volte meno) ma che ha saputo dare la spinta in più alla squadra per migliorare le cose dopo nemmeno 48h da una cocente sconfitta. Preciso come non mai in carriera durante i PO (anche stasera aggiunge un 10/17 e un 58.6% dal campo), a tratti anche troppo altruista (le due palle perse nascono da tentativi di innescare Smith e Love) ma sempre e comunque decisivo: 23+6+8 le sue cifre, inserendo la terza. Gioca 31′, più di Love e Irving, a dimostrazione di quanto Lue lo ritenga vitale anche per tenere vivi i giocatori della second unit.
Ultimo dato, i plus/minus dei 3: Kevin Love +31, LeBron  James +31, Kyrie Irving +26.

Tristan Thompson – Forse non ha tutti i torni Hakeem Olajuwon quando dice che questi playoff stanno testimoniando un passaggio di mentalità nel modo di attaccare ma allo stesso tempo stanno rivelando quanto siano tornati di moda i centri dominanti. Ne è l’esempio migliore Adams sponda Thunder, ne è esempio Biyombo per i i canadesi e, per la prima volta in questi PO, ne è esempio Tristan Thompson. Cleveland stravince anche la lotta a rimbalzo (27-48) e anche se lo score di TT dice 2/2 dal campo, 5/8 ai liberi e 10 rimbalzi (5 difensivi e 5 offensivi) il suo impatto all’ombra dei cristalli va al di là di queste cifre, con una protezione del ferro e un controllo dei rimbalzi (tagliando fuori un animale da rimbalzo come Biyombo) che non si vedevano da molto, forse troppo tempo. Non abbiamo mai valutato Thompson dalle cifre e non cominceremo certo oggi ma l’impatto è stato indiscutibilmente ottimo.

FLOP

Scegliere un flop in un roster dove il “miglior” plus/minus è di -13 (calcolando i veri uomini in rotazione per coach Casey) non è semplice. Dopo due convincenti prove davanti al pubblico amico, i Raptors si sciolgono come neve al sole al primo tentativo di allungo dei Cavs e cadono nel baratro di gara 5 dopo appena 12 minuti. Nessuno prova a rialzarsi, nessuno riesce a prendere le redini offensive e difensive della squadra e i risultati sono sui vostri schermi. Due soli giocatori in doppia cifra, 78 punti realizzati, il 39.1% dal campo (ma a tratti anche il 24% prima del Garbage Time), il 17% da 3 (3/17), 19 palle perse e 30 punti concessi da palla persa. Puntare il dito contro qualcuno non avrebbe senso, la partita è stat persa e mal giocata da ogni Raptor, coach Casey compreso. Incompresibile un approccio del genere arrivati a questo punto, incomprensibile (nonostante i meriti ovvi di Cleveland) un parziale così netto con la serie in equilibrio. Da Lowry che non ha letteralmente azzeccato una scelta offensiva (5 palle perse) a DeRozan, autore di 14 punti di cui 10 vengono dalla lunetta. La difesa di LeBron lo infastidisce particolarmente e il -32 di plus/minus, il peggiore della squadra incarna perfettamente la sua gara. L’unica nota positiva può essere inquadrata in Valanciunas, al rientro dopo aver saltato ben 8 partite di postseason. Non impatta benissimo neanche lui ma recuperarlo e fargli mettere quasi 20 minuti nelle gambe è una buona cosa.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone