È la notte di Messina, e gli Spurs vincono! Continuano a vincere Warriors e Grizzlies in vetta alla Conference

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PACERS @ SPURS 100-106 – A San Antonio è la notte di Ettore Messina, che grazie ad una indisponibilità di Gregg Popovich, costretto a non essere in panchina dopo un piccolo problema di salute, diventa il primo coach nato in Europa a sedere su una panca NBA.
E l’esordio è vincente perché gli Spurs hanno la meglio dei Pacers di Indiana.
La partenza non è delle migliori: i Pacers strappano il parziale nel primo e nel secondo quarto, chiudendo il primo tempo a +5. Ottima partita di Rodney Stuckey per gli ospiti, che chiuderà con 22 punti, ma dall’altra parte sono i soliti noti a tenere a galla gli Spurs: Parker, Leonard e Duncan guidano la rimonta del terzo quarto, e come sempre risulteranno fondamentali i 28 punti di un ritrovato Ginobili.
Belinelli parte dalla panchina e ne mette 6 con 2/5 dal campo in 17 minuti sul parquet.

INDIANA – Hill 10, Scola 13, Mahinmi 8, Stuckey 22, Sloan 3, Copeland 12, Miles 5, Allen 8, Price 11, Rudez 8.
SAN ANTONIO – Leonard 21 e 13 reb, Duncan 17, Diaw 2, Green 2, Parker 21, Ginobili 28, Belinelli 6, Baynes 9.

WARRIORS @ MAGIC 111-96 – Senza soffrire e con un Curry solito trascinatore: dopo i 40 della scorsa notte, il play della Baia ne mette stavolta ‘solo’ 28 in 24 minuti, con 9/13 dal campo e un sempre incredibile 6/8 da dietro l’arco.
Gli ospiti chiudono in vantaggio i primi tre parziali, con Orlando che dopo l’intervallo lungo perde completamente le marcature; Oladipo, Payton ed Harris provano a recuperare il risultato nell’ultimo quarto, ma il parziale di 31-19 dell’ultima frazione non basta a recuperare il -15 finale.
Golden State sale al secondo posto ad Ovest, con un record di 12-2, dietro solo a Memphis, che nell’altra gara della notte ha battuto i Lakers.

GOLDEN STATE – Barnes 16, Green 10, Bogut 6 e 12 reb, Thompson 12, Curry 28, Iguodala 13, Speights 11, Livingston 15.
ORLANDO – Harris 16 e 10 reb, Frye 2, Vucevic 11 e 13 reb, Fournier 10, Oladipo 12, Green 7, Payton 13, Harkless 6, Gordon 13.

GRIZZLIES @ LAKERS 99-93 – I Lakers ci provano fino alla fine, ma si devono arrendere ai Memphis Grizzlies che strappano la vittoria allo Staples Center e mantengono la prima piazza a Ovest con un record di 13-2.
Il primo quarto va ai padroni di casa, che tengono l’equilibrio anche nel secondo quarto.
È al rientro dall’intervallo lungo che si decide la partita: Randolph e Gasol alzano il livello fisico sotto le plance, un livello che ai Lakers nessuno riesce a contenere. Il vantaggio arriva fino alla doppia cifra e dall’altra parte Kobe, con 22 punti, non può nulla per non far ampliare la forbice tra le due squadre.
Positiva la serata di Young in uscita dalla panchina: 13 punti in 28 minuti, ma un po’ troppa imprecisione per quel suo 4-14 dal campo.

MEMPHIS – Allen 4, Randolph 16, Gasol 19 e 11 reb, Lee 10, Conley 19, Prince 2, Udrih 4, Pondexter 8, Koufos 6, Carter 5, Leuer 6.
LOS ANGELES – Johnson 5, Boozer 4, Hill 11, Bryant 22, Lin 14, Young 13, Davis 2, Price 11, Ellington 5, Sacre 6.

JAZZ @ THUNDER 82-97 – Ancora senza Westbrook e Durant, ma con un Reggie Jackson da 22 punti e un Ibaka finalmente decisibo sotto i tabelloni.
Oklahoma torna dallo Utah con una buona vittoria on the road contro i Jazz, mantenendo sempre il vantaggio sull’avversario.
Il primo tempo finisce sul +8, vantaggio ampliato nei restanti due quarti.
I padroni di casa provano a tenersi in partita, ma la differenza la fa la differente lunghezza della panchina: sono solo sei i giocatori di Utah a timbrare il tabellino. Hayward ne mette 24, Kanter e Burks 16, ma il confronto sotto le plance tra Favors e Ibaka è nettamente a favore dello spagnolo.
Entrambe le squadre restano comunque ampiamente fuori dalla zona playoffs a Ovest.

UTAH – Hayward 24, Favors 11, Kanter 16, Burks 16, Burke 12, Exum 3.
OKLAHOMA CITY – Ibaka 20, Adams 6 e 11 reb, Roberson 5, Jackson 22, Lamb 21, Perkins 4, Collison 2, Morrow 12, Telfair 5.

 

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone