I Cavs centrano la 12° di fila con i Clippers. Vittorie ampie per Blazers e Mavs. Ok gli Hornets

WASHINGTON WIZARDS @ CHARLOTTE HORNETS 87-94

Con 27 punti a referto, Gerald Henderson ha trascinato Charlotte ad un'importante vittoria su Washington (foto da: vavel.com)
Con 27 punti a referto, Gerald Henderson ha trascinato Charlotte ad un’importante vittoria su Washington (foto da: vavel.com)

Nella sfida della Time Warner Cable Arena, importante vittoria per gli Hornets (22-27, 13-13 in casa), che si issano al 7° posto ad Est, battendo i Wizards (31-20, 13-12 in trasferta) che continuano nel loro periodo poco felice, venendo agganciati dai Cavs al 3° posto. I 27 punti di Henderson guidano Charlotte alla 3° W di fila (7-3 nelle ultime 10; 12-3 dal 3 Gennaio in poi, terzo miglior record dopo Hawks e Warriors), in una partita che ha visto i padroni di casa dominare a rimbalzo (37-50) e mettere a segno ben 15 stoppate (Maxiell 7). 5° L di seguito, invece, per i capitolini (3-7 nelle ultime 10), ai quali non sono sufficienti i 19 di Pierce e la doppia doppia di Wall (15+13 ast con 6/13 dal campo). Primo quarto all’insegna degli attacchi: Pierce (10 nel periodo) e Wall guidano le offensive ospiti, coadiuvati dall’energia del duo Gortat-Nene sotto le plance; gli Hornets rispondono prima con la coppia Henderson (13 nel periodo)-Kidd-Gilchrist e poi, nel finale di quarto, con i canestri del duo Maxiell-Stephenson. Al 12′, i ragazzi di coach Clifford comandano 30-34. Nel prosieguo del match, le due squadre non riusciranno più a tenere le percentuali del primo periodo. Dopo essere finiti a -7, i Wizards, con i canestri di Porter Jr. e Butler, piazzano un break di 18-3 che li fa volare sul 50-42 a 3’49” dall’intervallo lungo, al quale le due squadre arrivano sul 54-49 per Washington. Gli ospiti partono forte anche nel terzo periodo, toccando il +11 (60-49). Nei primi 6′, Charlotte tira con un misero 1/7 dal campo, ma è tenuto in partita dal solito Henderson e dalle triple di Williams e Roberts. Il periodo termina 74-69 per gli ospiti. Nell’ultima frazione, sale in cattedra la difesa degli Hornets, che costringe Washington ad un 5/19 dal campo. Born Ready firma l’aggancio a quota 76, mentre Neal, in layup, il vantaggio sul 78-80 (6’35” dalla fine). Gli ospiti provano a reagire con Nene, ma, negli ultimi 6′, vanno a segno solo una volta dal campo. I liberi di Henderson e Kidd-Gilchrist chiudono la partita, che termina 87-94 per Charlotte.

WASHINGTON WIZARDS (31-20): Nene 11, Pierce 19, Gortat 8, Wall 15 (13 ast), Beal 1, Humphries 4, Porter Jr. 7, R. Butler 11, Blair 4, Temple 7, Webster, A. Miller

CHARLOTTE HORNETS (22-27): C. Zeller, Henderson 27, Kidd-Gilchrist 11, Jefferson 8 (10 reb), Roberts 12, Maxiell 11, M. Williams 8, Stephenson 11, Neal 6, Vonleh, Taylor, Hairston, E. Williams

 

LOS ANGELES CLIPPERS @ CLEVELAND CAVALIERS 94-105

Nel 12° successo di fila dei Cavs, 23 punti a referto per LeBron (foto da: bleacherreport.com)
Nel 12° successo di fila dei Cavs, 23 punti a referto per LeBron (foto da: bleacherreport.com)

Nel big match della notte NBA, continua il volo dei Cavs (31-20, 19-9 in casa) i quali, alla Quicken Loans Arena, la spuntano dominando i Clippers (33-17, 13-10 fuori casa). Per la squadra di coach Blatt si tratta della 12° vittoria di fila, arrivata grazie ai 24 di Love (9 rimbalzi) e ai 23 di LBJ (9 assist), con Smith a quota 16, mentre Irving incappa in una serata opaca (10 punti, 6 rimbalzi e 4 assist, 1/5 dal campo in 32′). I californiani, invece, sono alla 3° sconfitta nelle ultime 4, in una serata caratterizzata dai falli tecnici (5), con Griffin autore di 16 punti (8 rimbalzi), Crawford di 13, con Jordan a quota 14 rimbalzi (8 punti) e CP3 sottotono (10+9 assist, 4/14 dal campo). Cleveland parte subito forte, sulla spinta poderosa dei suoi due lunghi, ovvero Love e Mozgov, che dominano sotto le plance e realizzano i primi 16 punti dei Cavs. Dall’altra parte, è Crawford (9 nel periodo) che prova a far restare attaccati i suoi; ma, dopo 12′, i padroni di casa guidano 20-30. Il copione non muta neanche nel secondo periodo, con i Cavs letali in attacco e attenti dietro, capaci di limitare uno dei più forti attacchi della Lega. Se si accende anche LeBron (13 nel periodo), per gli ospiti si fa dura, come quando, a 8’16” dalla sirena di metà partita, il #23 penetra e va a segno in layup nel traffico, guadagnandosi anche il libero supplementare (sbagliato). I Cavs non sono solo James: ancora Love, ma anche Thompson e Smith (2 triple), danno una grande mano, consentendo alla franchigia dell’Ohio di andare negli sposgliatoi avanti di 23 (42-65). Nei Clippers, Griffin è l’unico a battersi sul serio, ma è troppo solo; e nel terzo periodo i californiani affondano definitivamente. I Big Three ne mettono 23 su 29 nel periodo, mentre i Clippers perdono un po´ la testa, beccandosi 4 tecnici nel giro di 3′. Al 36′, il tabellone recita un inequivocabile 63-94 Cavs. Il match è chiuso, ma nel quarto periodo Cleveland si rilassa un filo troppo, subendo un 31-11 di parziale, che comunque non mette in discussione la meritata vittoria per LeBron&co.

LOS ANGELES CLIPPERS (33-17): Griffin 16, Barnes 4, Jordan 8 (14 reb), Paul 10, Crawford 13, Udoh 4, G. Davis 7, Hawes 11, Turkoglu, Rivers 10, Wilcox 6, D. Jones 5

CLEVELAND CAVALIERS (31-20): Love 24, James 23, Mozgov 12, Irving 10, J.R. Smith 16, J. Jones, T. Thompson 9 (10 reb), Haywood, Shumpert 4, Dellavedova 4, Marion 2, M. Miller 1

 

DALLAS MAVERICKS @ SACRAMENTO KINGS 101-78

Monta Ellis al tiro, contrastato da Ben McLemore. Per il #11 dei Mavs a referto (foto da: sacbee.com)
Monta Ellis al tiro, contrastato da Ben McLemore. Per il #11 dei Mavs 21 punti a referto (foto da: sacbee.com)

Grazie ad un secondo quarto da 37-20, i Mavericks (34-18, 19-10 in trasferta) espugnano la Sleep Train Arena, mettendo ko i Kings (17-31, 10-17 in casa) ed agganciando i Clippers al 5° posto ad Ovest. Senza Rondo e con Nowitzki a riposo, nei texani (5-5 nelle ultime 10) spiccano la doppia doppia di Chandler (16+16 reb), i 21 di Ellis e i 15 di Barea. Per Sacramento (1-9 nelle ultime 10), non basta la doppia doppia di routine di Cousins (23+11 reb), con 17 palle perse contro le 9 di Dallas e un misero 14.3% da 3 (3/21), a fronte del 35.3% dei Mavs (12/34). Dopo un avvio di partita equilibrato (20-20 il primo periodo e 12 di Cousins), Dallas scappa via nel secondo periodo. La panchina dei texani (Villanueva, Jefferson e Harris) è particolarmente incisiva, ma Sacramento riesce a restar agganciata fino a 5’16” dall’intervallo (35-35). Da questo momento in avanti, però, trascinati da Ellis (13 nel periodo), Chandler e Barea, i Mavs realizzano il break killer di 25-8 che indirizza definitivamente la partita (60-43). Nel secondo tempo, infatti, Dallas riesce a controllare senza difficoltà i timidi tentativi di rientro di una Sacramento dalle polveri bagnate al tiro. Quindi, dopo aver toccato un massimo vantaggio di +29, i ragazzi di coach Carlisle portano a casa un successo agevole e meritato per 101-78.

DALLAS MAVERICKS (34-18): Aminu 2, Parsons 6, T. Chandler 16 (16 reb), Barea 15, Ellis 21, G. Smith, Powell 4, Villanueva 8, R. Jefferson 14, Felton, D. Harris 15, Ledo, Nowitzki

SACRAMENTO KINGS (17-31): J. Thompson, Gay 11, Cousins 23 (11 reb), Collison 6, McLemore 5, D. Williams 7, Q. Miller, Landry 3, Casspi 5, Hollins 4, R. McCallum 4, Sessions 7, Stauskas 3

 

PHOENIX SUNS @ PORTLAND TRAIL BLAZERS 87-108

P.J. Tucker (Suns) e LaMarcus Aldridge (Blazers) si contendono un possesso (foto da: valleyofthesuns.com)
P.J. Tucker (Suns) e LaMarcus Aldridge (Blazers) si contendono un possesso (foto da: valleyofthesuns.com)

Al Moda Center, bella prova di forza dei Blazers (34-13, 22-5 in casa) che con un quarto finale da 42 punti a referto, schiantano i Suns (28-23, 13-13 in trasferta). Per Portland (4-6 nelle ultime 10) decisivi i 20 punti di un ritrovato Batum, la 220.esima doppia doppia in carriera di Aldridge (19+13 reb) e quella di Robin Lopez (11+12 reb), con Lillard autore di una serata normale (13 e 6/15 dal campo); contando anche i 14 di Matthwes e i 12 di McCallum, sono ben 6 i giocatori in doppia cifra per i Blazers, di nuovo 4° da soli ad Ovest. Nei Suns (5-5 nelle ultime 10), da segnalare i 18 di Markieff Morris e i 17 di Bledsoe, con un 8° posto nella Western ora minacciato da Pelicans e Thunder, distanti rispettivamente una e due partite. Grazie ai canestri del trio Aldridge-Batum-Matthews, i Blazers cominciano meglio l’incontro, portandosi sul 15-27 a fine primo quarto. Phoenix, però, non ci sta a far da vittima sacrificale: dopo aver impattato nel secondo periodo (20-19 di parziale, 35-46 al 24′, con McCallum autore, per i padroni di casa, di 10 punti nella seconda frazione), gli uomini di coach Hornacek rientrano pienamente nel match nel terzo periodo, grazie alla vena di Markieff Morris ed Eric Bledsoe (9 ed 8 punti nel periodo). All’alba dell’ultimo quarto, le due squadre sono divise da un solo punto (65-66). I Blazers, però, partono subito forte, andando sul +8 con una tripla di Matthews (67-75). Dopo due liberi di Isaiah Thomas, grazie ai quali Phoenix si porta sul -4, i ragazzi di Rip City piazzano l’allungo decisivo: un break di 4-15 firmato Lopez-Batum-Lillard che proietta Portland sul +15 (77-92 a 4’07” dalla fine). I Suns sono frastornati, e Aldridge può chiuderla, realizzando 6 punti in fila per il +19. I Blazers vincono 87-108.

PHOENIX SUNS (28-23): Markieff Morris 18, Tucker 6, Len 5, Bledsoe 17, G. Dragic 9, Wright 2, Marcus Morris 8, Miles Plumlee 1, Thomas 6, Goodwin 4, G. Green 9, Bullock, Z. Dragic 2

PORTLAND TRAIL BLAZERS (34-13): Aldridge 19 (13 reb), Batum 20, R. Lopez 11 (12 reb), Lillard 13, Matthews 14, T. Robinson, Claver 3, Crabbe, M. Leonard 8, Blake 5, C.J. McCallum 12, Burton 3, D. Wright

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone