L'importanza di non essere dipendenti. Questa è la grande forza degli Warriors

Doveva essere la partita della verità per LeBron ed i suoi Cavaliers. Gara-2, invece, si è trasformata in un massacro, con i Warriors che hanno schiacciato senza pietà gli avversari, come dimostra il punteggio finale (77-110). Una prova di forza ancor più devastante se si pensa che il gioiello plasmato dal duo Kerr-Myers ha dimostrato di essere una vera squadra, capace di far fronte in ogni momento al periodo non eccezionale delle sue stelle più luminose, trovando sempre nuovi protagonisti.

Se nel primo atto di queste Finals l’elemento risolutore per Golden State è stata la panchina, con il trio Livingston-Iguodala-Barbosa capace di mettere insieme ben 45 punti, contro i 10 dei rispettivi avversari, stanotte il proscenio è stato tutto per Draymond Green il quale, alla sua proverbiale solidità difensiva, ha aggiunto una prova superba anche nella metà campo offensiva (28 punti (5/8 da tre), 7 reb e 5 ast in 34 minuti), punendo puntualmente le scelte difensive dei Cavs.

In un quadro generale che è un’esaltazione dei valori del basket come gioco di squadra, non è facile trovare qualcuno che si elevi distintamente sugli altri. Probabilmente, però, il giocatore che più di tutti sta attirando l’attenzione è un brasiliano atipico di 33 anni, che sta vivendo una seconda giovinezza sulle rive della Baia.

Leandro Mateus Barbosa, per tutti “Leandrinho”, era praticamente considerato un ex giocatore, in particolare dopo l’infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, rimediato nel 2012/13, durante l’esperienza ai Celtics. Finito ai margini della Lega, Barbosa approda ai Warriors, firmando il 10 Settembre 2014, contribuendo, con un apporto più che dignitoso, alla conquista dell’anello. In questa stagione, il brasiliano di San Paolo ha vissuto una stagione pressochè sulle stesse cifre della precedente, anche se leggermente in calo (6.4 punti (46.2% dal campo e 35.5% da tre), contro 7.1 punti (47.4% dal campo e 38.4% dall’arco)). In questi Playoff, Barbosa si è fatto trovare pronto nelle serie contro Rockets e Blazers, soffrendo tantissimo, come tutta la panchina Warriors, contro OKC.

 

Ma è in queste Finals 2016 che Leandrinho sta facendo il diavolo a quattro, mettendo in crisi Cleveland non appena mette piede sul parquet. Prima di un tentativo di tripla alla cieca da quasi metà campo nel quarto periodo di Gara-2, il paulista aveva un pazzesco 10/10 dal campo nei primi due atti (10.5 dal campo e 83.3% dal campo, contro il 4.7 e il 55% dal campo prima di questa serie). In tutti i modi ha fatto male ai Cavs: da tre, in layup dopo una rubata, con dei floater pazzeschi, degni dell’estro dei brasiliani. Un apporto alla causa tangibile ed indiscutibile, di un giocatore che ha saputo mettersi al servizio di Kerr e dei suoi compagni, verso l’obiettivo del back-to-back.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone