MARCH MADNESS - Sweet 16: Kansas, Oregon, Oklahoma e Villanova vincono senza problemi, teste di serie ristabilite a Sud ed Ovest

Prosegue lo spettacolo di questa folle stagione NCAA: nella notte, infatti, si è giocata la prima giornata delle Sweet 16, e non sono mancate le emozioni.

SOUTH REGIONAL

Perry Ellis lotta a rimbalzo con Diamond Stone di Maryland. (Foto da: www.houstonchronicle.com)
Perry Ellis lotta a rimbalzo con Diamond Stone di Maryland.
(Foto da: www.houstonchronicle.com)

Prosegue la cavalcata di Kansas, grande favorita di quest’anno, che non si fa intimorire nemmeno da Maryland e avanza alle finali regionali, dove affronterà Villanova. Partita equilibrata fino all’intervallo, poi nel secondo tempo i Jayhawks serrano i ranghi in difesa e creano un margine sufficiente per gestire nel finale e chiudere i conti 79-63.

Ottima prova a rimbalzo per la squadra di coach Self, soprattutto sotto le plance avversarie, tanto che i rimbalzi offensivi catturati in più rispetto agli avversari, 6, sono quasi quanti i tiri tentati in più rispetto ai Terrapins, 7, statistica che denota l’importanza delle seconde chances offensive. Fondamentale è stata la prestazione di Perry Ellis, sempre più leader dei suoi, che con un clinic offensivo da 27 punti e 10/17 dal campo ha dato la spinta decisiva verso le Elite 8. In suo aiuto, Wayne Selden, con 19 punti, 7 rimbalzi e 6 assist, e Lucas Landen, doppia-doppia da 14 e 11 carambole per lui; sull’altro lato del campo ha faticato parecchio Diamond Stone per problemi di falli, riuscendo a segnare solo 5 punti con 4 tiri tentati in 21 minuti, mentre a resistere fino alla fine sono stati Sulaimon e Trimble, 18 punti il primo, 17 il secondo.

Ryan Arcidiacono attacca James Palmer di Miami. (Foto da: www.scoopnest.com)
Ryan Arcidiacono attacca James Palmer di Miami.
(Foto da: www.scoopnest.com)

La finale regionale, però, non sarà per nulla scontata per Kansas, che dovrà affrontare una delle rivelazioni di quest’anno, Villanova, che dopo aver superato nettamente Miami 92-69 stanotte, si appresta a giocarsi alla pari le proprie carte domani sera.

Il dominio dei Wildcats è stato totale, ed è facilmente leggibile dai numeri: innanzitutto la precisione al tiro è stata irreale, con Miami che si è dovuta arrendere di fronte al 66.6% dalla lunga distanza ed al 62.7% globale. Anche il giro palla è stato nettamente superiore a quello degli Hurricanes, con 17 tiri assistiti e 7 palloni persi, contro il 12 in entrambe le statistiche degli avversari. Infine la difesa, in grado di recuperare 8 palloni e commettere 16 falli, rispetto alle 6 palle rubate ed alle 19 infrazioni commesse da Miami, è stata superiore. Grande merito per il successo va assegnato all’italo-americano Ryan Arcidiacono, che ha guidato la squadra con 21 punti, 3 rimbalzi e 4 assist e a Kris Jenkins, 21 anche per lui, con 9 carambole e 4 passaggi vincenti; per gli Hurricanes ci ha provato McClellan, con 26 punti e 8/12 dal campo.

WEST REGIONAL

Dillon Brooks schiaccia contro la difesa di Duke. (Foto da: www.fansided.com)
Dillon Brooks schiaccia contro la difesa di Duke.
(Foto da: www.fansided.com)

Niente doppietta, invece, per Duke, che dopo aver vinto il titolo la scorsa stagione, quest’anno si schianta contro Oregon e si ferma alle Sweet 16. Come nelle altre sfide, primo tempo caratterizzato dall’equilibrio, con i Ducks in vantaggio di soli 5 punti al termine del periodo, ma nel secondo hanno alzato i ritmi offensivi e chiuso la pratica 82-68.

Eccezionale il giro palla di Oregon, capace di assistere ben 22 dei 32 tiri realizzati, contro i soli 12 su 26 dei Blue Devils. La squadra di coach Altman è stata superiore anche sotto le plance, catturando 7 rimbalzi in più degli avversari, 38 a 31. Per gli sconfitti grande prestazione dell’ennesimo prodotto NBA plasmato da coach K, Brandon Ingram, che ha cercato di mantenere a galla la nave prendendosi ben 20 tiri sui 59 di squadra, riuscendo a realizzare così 24 punti; è mancato, però, l’apporto di Grayson Allen, che pur realizzando 13 punti, si è fermato a 4/13, davvero troppo poco per uno dei fari della squadra. Mattatori dei Ducks sono stati Dillon Brooks, autore di 22 punti, 5 rimbalzi e 6 assist, ed Elgin Cook, che ha sfiorato la doppia-doppia con 16 punti e 9 rimbalzi e 6/8 dal campo.

Lattin, Woodard e Buford festeggiano dopo la vittoria contro Texas A&M. (Foto da: www.newsok.com)
Lattin, Woodard e Buford festeggiano dopo la vittoria contro Texas A&M.
(Foto da: www.newsok.com)

Ad attendere i Ducks ci sarà Oklahoma, unica squadra in grado prendere un consistente vantaggio nel primo tempo e gestirlo nel secondo. I Sooners, infatti, hanno chiuso la prima frazione con un parziale di 21-6, che li ha portati a condurre di 19, vantaggio sufficiente per essere amministrato fino al 77-63 finale.

Fondamentale per la fuga iniziale è stata la precisione al tiro, che si è attestata sul 54.5% nei primi 20 minuti, per poi scendere leggermente sotto il 50% a fine partita. Gli avversari, però, hanno vissuto una serataccia, realizzando solo 22 dei 64 tiri tentati, limite che non ha permesso agli Aggies di ripetere l’impresa di settimana scorsa. Come per Oregon, anche per Oklahoma la palla è girata molto bene, tanto che i giocatori di coach Kruger sono stati in grado di assistere ben 23 dei 31 tiri realizzati, contro i 13 su 22 degli avversari. Top scorer del match è stato Jordan Woodard, capace di realizzare 22 punti e di servire 5 assist con 8/11 al tiro, ma non è mancato l’apporto del solito Buddy Hield, che ha messo a referto una doppia-doppia da 17 punti e 10 rimbalzi.

E dopo aver vissuto le prime 4 partite di queste Sweet 16, prepariamoci a vivere le emozioni della seconda giornata, che ci propone Iowa State-Virginia, Wisconsin-Notre Dame, Gonzaga-Syracuse e, dulcis in fundo, Indiana-North Carolina.

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone