Minnesota Timberwolves @ Miami Heat 103-91: non basta Whiteside, ultimo quarto da sogno Wiggins&Co

All’American Airlines Arena di South Beach Miami, FL, arrivano i Minnesota Timberwolves di Andrew Wiggins e di un ritrovato Ricky Rubio, tornato a disposizione di coach Sam Mitchell dopo aver saltato 4 partite. I riflettori della TripleA, però, sono tutti puntati su Hassan Whiteside che inizia decisamente con le marce alte, come dimostra la stoppata perentoria che infligge a Dieng che invano chiede i due punti validi. Il primo quarto viene letteralmente dominato dal centro Heat che annienta ogni tentativo di avvicinamento al ferro da parte degli avversari. Dragic è bravo a coinvolgerlo anche in attacco e dopo aver fatto saltare una difesa un po’ passiva e tardiva negli aiuti, lascia lì il cioccolattino che Whiteside scarta con estrema violenza. Si chiude 20-25 il primo periodo di gioco con i T’Wolves più concentrati sul come non farsi stoppare che sul piano partita preparato. Non appena svanisce questa preoccupazione costante, ecco che Minnesota sviluppa meglio il suo gioco e gioca alla pari con i padroni di casa. Non appena coach Spo concede qualche minuto in panca a Whiteside, gli ospiti nel approfittano per riempire l’area e attaccare il ferro. La difesa di Bosh è competente, ma quella del suo collega di reparto fa maggiormente la differenza. La penetrazione e il canestro di Muhhamad vale il vantaggio Timberwolves (31-29), vantaggio annullato immediatamente non appena Miami inizia a correre. Dragic non si limita solo a gestire la palla come sa ma vede anche il canestro stasera: pareggia il conto dei punti nel quarto e ristabilisce 5 lunghezze di vantaggio quando le due squadre guadagnano la via degli spogliatoi.

Il terzo quarto, dopo i ritmi elevati del primo tempo, è piuttosto interlocutorio, con le percentuali che calano da una parte e dall’altra e con un punteggio relativamente basso. Deng con la tripla fa volare i suoi sul +7, ma Minnesota resta a contatto grazie ai canestri di Wiggins e Towns. Miami chiude il quarto con un vantaggio di 7 punti e si appresta a gestire il margine in un quarto quarto pieno di insidie. Scesi in campo con un nuovo volto, inizia un’altra partita per i Minnesota Timberwolves: si inizia con i due canestri, intervallati dal tap-in di Whiteside, di un ispiratissimo Andrew Wiggins, coadiuvato da Zach LaVine che addirittura allunga sul +9 a 2′ dalla fine. Da un lato gli Heat spengono l’interruttore dell’attacco (solo 22 i punti segnati con percentuali in netto calo rispetto al primo tempo) e dall’altro quello della difesa, consentendo ai T’Wolves uno show negli ultimi 12′ da 41 punti! Decisivi gli approcci positivi dalla panchina di LaVine (17) e Muhammad (16) per il parziale dell’ultimo periodo ma altrettanto importanti sono le giocate di un ormai maturo talento come Wiggins. Whiteside completa la sua personalissima serata di gloria, con una tripla doppia da 22 punti, 14 rimbalzi e 10 stoppate, nel secondo tempo ma non basta a Miami che crolla sotto i colpi dei Timberwolves 103-91. Miami tradita dai tiri liberi, con 5 errori di Winslow, 7 di Whiteside e 2 di Deng, mentre Minnesota è bravissima a gestire il gioco limitando le palle perse ad 8.

MINNESOTA TIMBERWOLVES (5-6): Prince, Garnett 4, Towns 14 + 14 RT, Wiggins 24, Rubio 7, Bjelica, Martin 8, Dieng 5, LaVine 17, Muhammad 16, Payne 8.

MIAMI HEAT (6-4): Deng 20, Bosh 10, Whiteside 22 + 10 BLK + 14 RT, Wade 10, Dragic 16, Winslow 8 + 11 RT, Johnson 3, McRoberts, Green 2.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone