Un Curry eroico non basta agli incerottati Warriors. I Raptors vincono 123-109 e vanno sul 2-1

Le NBA Finals 2019 si spostano nella Baia, alla Oracle Arena di Oakland, per Gara-3. I Toronto Raptors, stavolta, non hanno il braccino ed espugnano di forza il campo dei Campioni in Carica, sfruttando al meglio la loro difficilissima situazione a livello d’infermeria. Trascinati dal solito Kawhi Leonard (30+7 rimbalzi e 6 assist), dai solidissimi Kyle Lowry (23+9 assist), Pascal Siakam (18+9 rimbalzi e 6 assist) e Marc Gasol (17+7 rimbalzi), e da un Danny Green tornato per una sera quello dei tempi d’oro di San Antonio (18+5 rimbalzi con 6/10 da tre), i ragazzi di coach Nurse hanno dominato, tornando avanti nella serie e riprendendosi il fattore campo. A Golden State, invece, non basta il solo Stephen Curry, che ne mette a referto 47 punti (14/31 dal campo), con 8 rimbalzi e 7 assist; un #30 non molto assistito dai compagni, con i soli Draymond Green (17+7 rimbalzi) ed Andre Iguodala (11+6 rimbalzi), con coach Kerr sostanzialmente tradito dai lunghi (male male Cousins e Bell), ad eccezione di Bogut.

All’ultimo minuto, gli Warriors decidono di rinunciare a Klay Thompson, che va a far compagnia nella lista degli indisponibili a Kevin Durant e a Kevon Looney; in quintetto, dall’inizio, c’è Livingston, mentre parte con la formazione tipo Toronto. La partita si sblocca con due liberi di Lowry, mentre dall’altro lato arrivano subito 5 punti di Curry. L’avvio di Toronto, però, è migliore e sembra sfruttare subito le evidenti debolezze dei padroni di casa, con un Siakam molto efficace a firmare il +8 (15-7), che costringe Kerr al time-out (7’37” da giocare). Ancora il camerunense firma il +10, poi ribadito da Marc Gasol; gli Warriors sono soltanto Curry, che accorcia fino al -5 (19-14 e 5’18” alla prima pausa). Ma la replica degli ospiti è immediata, e una tripla dall’angolo in transizione di Danny Green vale il nuovo +10 (24-14 con 4’24” da giocare). Golden State fatica tantissimo in attacco se Steph non crea, così come in difesa l’assenza di Klay si sente tantissimo, e i Raptors giocano con molta intelligenza. Dalla lunetta, Leonard porta il margine a 12 lunghezze (28-16), prima di due assist di Curry che producono 5 punti firmati McKinnie-Cook. Leonard si mette in moto soprattutto dalla lunetta, con anche un gioco da tre punti; il primo periodo termina con due grandi triple di Curry e Danny Green, per il 36-29 Raptors al 12′. Da sottolineare l’inizio del #30, che gioca tutti i minuti disponibili (come Draymond Green), con 17 punti, 6 rimbalzi e 3 assist.

Green e Curry in panca, Siakam e Cousins aprono il secondo quarto, con VanVleet a mettere la bomba del nuovo +10 Raptors (41-31). Il #43 dei Raptors è super aggressivo e pasteggia nel pitturato Warriors, firmando 6 punti in un amen, per il +12 ospite (45-33 e 9’42” da giocare), che costringe Kerr al time-out, soprattutto davanti ad una difesa finora inesistente o quasi. Cook mette un bel canestro in isolamento alla ripresa, ma Lowry risponde subito con la bomba del +13 (48-35); il massimo vantaggio dei canadesi viene ritoccato da Ibaka il quale, dalla linea della carità, fa il 2/2 del +14 (52-38 a 7’42” dalla pausa lunga). Dopo una serie di palloni persi da una parte e dall’altra e uno sfondamento di Leonard, è ancora Kerr a chiamare time-out. Ma non c’è niente da fare, dato che la difesa ospite chiude bene su Curry e gli altri, pur con tiri aperti, non la mettono manco per sbaglio. Allo stesso modo, Toronto non segna e, dopo un canestro facile nel pitturato di Draymond Green, è coach Nurse a fermare il match (52-40 e 4’20” da giocare). La partita continua ad essere oseremmo dire ‘melmosa’, con tante sporcature da una parte e dall’altra. Il più lucido dei Raptors è Kyle Lowry, che mette a referto gli ultimi 8 punti del quarto degli ospiti, con due triple di rara importanza; dall’altro lato è Curry a riaccendersi (25 nel primo tempo) e a provare ad accorciare, con Iguodala a realizzare il canestro che chiude i primi 24′ sul 60-52 per gli ospiti.

Si ritorna in campo, e la partita riprende con alcuni orrori difensivi di un Cousins assolutamente in affanno nella propria metà campo, e puntualmente attaccato da Gasol che, su assist di Lowry, riporta a 14 le lunghezze di margine dei Raptors (66-52). Curry ed Iguodala, quest’ultimo con due triple in fila, provano a tenere a galla gli Warriors, puntualmente rispediti indietro, sempre da dietro l’arco, prima da Lowry poi da Leonard. Un’altra bomba del #30 porta i Figli della Baia sul -8, con Nurse che chiama il primo time-out del terzo quarto (73-65 a 6’42” dall’ultima pausa). VanVleet, quasi sullo scadere dei 24″, mette la bomba del +11 (76-65); Golden State, con tanta fatica, con le unghie e con i denti, accorcia di nuovo sul -7 con Green (78-71); ma sono uno splendido VanVleet e una tripla di Leonard a ricacciarli indietro per l’ennesima volta. Sul -12 (83-71 con 3’32” da giocare), Kerr è costretto nuovamente a chiamare time-out. Dopo due ottimi canestri consecutivi di Bogut, i Raptors allungano le mani sulla partita, con due bombe in transizione per Danny Green e due liberi di Leonard, per il nuovo massimo vantaggio, +16 (91-75). Che il momento sia altamente propizio per gli ospiti lo si nota con la tripla buttata per aria allo scadere dei 24 di Danny Green (6/8 da tre), che conferma il +16. Al 36′, le due squadre sono sul 96-83 Toronto.

Golden State parte bene nel quarto periodo, con un 1/2 di Iguodala, un canestro di Cook (che subito dopo subisce due sonore stoppate da Green prima e da Ibaka poi), e un 3/3 di Curry, con il punteggio che dice -7 (96-89). Per l’ennesima volta, però, i Raptors ricacciano indietro gli Warriors, stavolta con 4 punti d’oro d’Ibaka (100-89 e 9’36” sul cronometro). I californiani sono ormai sulle gambe e mollano definitivamente la presa, continuando a difendere male, venendo continuamente puniti da un Lowry fantastico in attacco e da un Leonard molto in gestione. Il #2 firma il +17 che, a 5’42” dal termine, sa tanto di game, set and match (111-94). In realtà, con orgoglio Golden State prova a rendere meno scontato il finale di partita; ma ci pensa il solito VanVleet, allo scadere dei 24″, con la pazzesca tripla del +13 (118-105 ad 1’39” dal termine). Kerr alza bandiera bianca, e Toronto s’impone 123-109.

TORONTO RAPTORS @ GOLDEN STATE WARRIORS 123-109 (2-1)

TORONTO RAPTORS: Gasol 17, Leonard 30, Siakam 18, Danny Green 18, Lowry 23, Anunoby, Miller, Powell, Ibaka 6, VanVleet 11, Lin, McCaw, Meeks . All. Nick Nurse.

GOLDEN STATE WARRIORS: Cousins 4, Draymond Green 17, Iguodala 11, Livingston 4, Curry 47, Bell 2, Jerebko 6, McKinnie 3, Jones, Bogut 6, Cook 9, Evans. All. Steve Kerr.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone